Terremoto di magnitudo Md 3.0 del 14-06-2000 ore 20:22:47 (Italia) in zona: 2 km W Offida (AP)

Un terremoto di magnitudo Md 3.0 è avvenuto nella zona: 2 km W Offida (AP), il

  • 14-06-2000 18:22:47 (UTC)
  • 14-06-2000 20:22:47 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 42.9360, 13.6640 ad una profondità di 5 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Offida AP 2 5058 5058
Castignano AP 3 2796 7854
Appignano del Tronto AP 4 1785 9639
Cossignano AP 6 978 10617
Castorano AP 7 2380 12997
Montedinove AP 7 488 13485
Montalto delle Marche AP 7 2122 15607
Castel di Lama AP 8 8634 24241
Rotella AP 9 906 25147
Colli del Tronto AP 9 3668 28815
Spinetoli AP 10 7215 36030
Carassai AP 11 1100 37130
Ripatransone AP 11 4309 41439
Monsampolo del Tronto AP 11 4611 46050
Ascoli Piceno AP 12 49407 95457
Ortezzano FM 12 774 96231
Maltignano AP 12 2401 98632
Monte Rinaldo FM 12 379 99011
Acquaviva Picena AP 12 3831 102842
Ancarano TE 13 1857 104699
Folignano AP 13 9241 113940
Sant'Egidio alla Vibrata TE 13 9811 123751
Monte Vidon Combatte FM 13 433 124184
Montelparo FM 14 778 124962
Monteprandone AP 14 12655 137617
Force AP 14 1354 138971
Petritoli FM 15 2335 141306
Montefiore dell'Aso AP 15 2123 143429
Venarotta AP 15 2066 145495
Torano Nuovo TE 16 1611 147106
Montottone FM 16 979 148085
Controguerra TE 16 2436 150521
Santa Vittoria in Matenano FM 17 1330 151851
Monteleone di Fermo FM 17 395 152246
Massignano AP 17 1638 153884
Palmiano AP 17 196 154080
Monsampietro Morico FM 17 659 154739
Monterubbiano FM 17 2230 156969
Roccafluvione AP 17 2010 158979
Monte Giberto FM 18 801 159780
Montefalcone Appennino FM 18 424 160204
Moresco FM 18 598 160802
Grottammare AP 18 16006 176808
Nereto TE 18 5242 182050
San Benedetto del Tronto AP 18 47303 229353
Colonnella TE 18 3734 233087
Civitella del Tronto TE 18 5116 238203
Corropoli TE 18 5045 243248
Ponzano di Fermo FM 19 1674 244922
Cupra Marittima AP 19 5398 250320
Smerillo FM 19 365 250685
Sant'Omero TE 20 5243 255928

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
31 Km a N di Teramo (54892 abitanti)
61 Km a NW di Montesilvano (53738 abitanti)
68 Km a NE di L'Aquila (69753 abitanti)
69 Km a NW di Pescara (121014 abitanti)
77 Km a S di Ancona (100861 abitanti)
77 Km a NW di Chieti (51815 abitanti)
78 Km a E di Foligno (57155 abitanti)
93 Km a E di Terni (111501 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 3.0
ML-VAX 2.1
2000-06-14
18:22:47
42.936 13.664 5 2013-07-15
08:41:04
Bollettino Sismico Italiano INGV 396679
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 2000-06-14 18:22:47 ± 0.271
Latitudine 42.9360 ± 0.0136
Longitudine 13.6640 ± 0.0215
Profondità (km) 5 (operator assigned)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 396679

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 2309.8
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 171
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 23
Numero di fasi 23
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.6
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00372
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.01708
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 12
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 12
Parametri delle magnitudo

Md:3.0

Campo Valore
Valore 3.0
Incertezza
Num. stazioni usate 2
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 396679
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 23:13:00

ML:2.1

Campo Valore
Valore 2.1
Incertezza
Num. stazioni usate 1
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 396679
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 13:07:13
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.RGNG.Z. 2000-06-14T18:23:44.28 10.0 undecidable manual SN 130 1.8981 -0.49 0.5
--.CRE.Z. 2000-06-14T18:23:34.35 10.0 undecidable manual SN 298 1.4208 0.96 0.4
--.CRVI.Z. 2000-06-14T18:23:31.41 10.0 undecidable manual SN 158 1.2987 0.86 0.4
--.SDI.Z. 2000-06-14T18:23:28.22 10.0 undecidable manual SN 174 1.221 -0.65 0.6
--.FB9.Z. 2000-06-14T18:23:23.31 10.0 undecidable manual SG 319 0.9879 0.81 0.5
--.MNS.Z. 2000-06-14T18:23:20.11 10.0 undecidable manual SG 232 0.9102 0.31 0.8
--.CSNT.Z. 2000-06-14T18:23:20.80 10.0 undecidable manual PN 287 1.8093 1.37 0.4
--.PQ9.Z. 2000-06-14T18:23:20.62 10.0 undecidable manual SG 191 0.9213 0.01 0.8
--.RGNG.Z. 2000-06-14T18:23:19.69 10.0 undecidable manual PN 130 1.8981 -0.98 0.7
--.ARV.Z. 2000-06-14T18:23:16.90 10.0 undecidable manual SG 316 0.7659 0.79 0.5
--.ASS.Z. 2000-06-14T18:23:15.51 10.0 undecidable manual SG 279 0.7437 0.8 0.5
--.CRE.Z. 2000-06-14T18:23:14.28 10.0 undecidable manual PN 298 1.4208 0.18 1.7
--.CRVI.Z. 2000-06-14T18:23:12.55 10.0 undecidable manual PN 158 1.2987 0.09 1.9
--.SDI.Z. 2000-06-14T18:23:11.90 10.0 undecidable manual PN 174 1.221 -0.4 1.7
--.AQU.Z. 2000-06-14T18:23:11.31 10.0 undecidable manual SG 198 0.6105 1.01 0.4
--.PQ9.Z. 2000-06-14T18:23:07.30 10.0 undecidable manual PG 191 0.9213 0.58 1.6
--.FB9.Z. 2000-06-14T18:23:07.18 10.0 undecidable manual PG 319 0.9879 -0.63 1.5
--.MNS.Z. 2000-06-14T18:23:04.82 10.0 undecidable manual PG 232 0.9102 -1.43 0.4
--.NRCA.Z. 2000-06-14T18:23:03.10 10.0 undecidable manual SG 255 0.4107 -0.78 0.5
--.ASS.Z. 2000-06-14T18:23:02.16 10.0 undecidable manual PG 279 0.7437 -1.16 0.8
--.ARV.Z. 2000-06-14T18:23:02.42 10.0 undecidable manual PG 316 0.7659 -1.23 0.7
--.AQU.Z. 2000-06-14T18:23:00.91 10.0 undecidable manual PG 198 0.6105 0.13 2.1
--.NRCA.Z. 2000-06-14T18:22:56.61 10.0 negative manual PG 255 0.4107 -0.45 3.6
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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