Terremoto di magnitudo Md 2.9 del 02-06-2000 ore 04:12:18 (Italia) in zona: 1 km SW Rocca Canterano (RM)

Un terremoto di magnitudo Md 2.9 è avvenuto nella zona: 1 km SW Rocca Canterano (RM), il

  • 02-06-2000 02:12:18 (UTC)
  • 02-06-2000 04:12:18 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 41.9480, 13.0120 ad una profondità di 5 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Rocca Canterano RM 1 196 196
Gerano RM 2 1263 1459
Canterano RM 2 351 1810
Cerreto Laziale RM 3 1118 2928
Rocca Santo Stefano RM 4 975 3903
Agosta RM 4 1765 5668
Marano Equo RM 5 779 6447
Ciciliano RM 6 1336 7783
Pisoniano RM 6 770 8553
Cervara di Roma RM 7 455 9008
Anticoli Corrado RM 7 915 9923
Bellegra RM 8 2887 12810
Sambuci RM 8 925 13735
San Vito Romano RM 8 3273 17008
Subiaco RM 8 9074 26082
Saracinesco RM 8 185 26267
Roviano RM 9 1351 27618
Roiate RM 9 737 28355
Olevano Romano RM 10 6687 35042
Rocca di Botte AQ 10 856 35898
Affile RM 10 1548 37446
Arsoli RM 11 1586 39032
Capranica Prenestina RM 11 351 39383
Arcinazzo Romano RM 11 1348 40731
Camerata Nuova RM 11 447 41178
Casape RM 11 744 41922
Oricola AQ 12 1244 43166
Poli RM 12 2418 45584
Mandela RM 12 917 46501
San Gregorio da Sassola RM 12 1619 48120
Cineto Romano RM 12 601 48721
Castel Madama RM 12 7399 56120
Vicovaro RM 12 4019 60139
Rocca di Cave RM 12 377 60516
Riofreddo RM 13 781 61297
Genazzano RM 13 6036 67333
Serrone FR 14 3099 70432
Pereto AQ 14 682 71114
Jenne RM 15 366 71480
Castel San Pietro Romano RM 15 902 72382
Roccagiovine RM 15 263 72645
Vallinfreda RM 15 283 72928
Palestrina RM 16 21672 94600
Cave RM 16 11287 105887
San Polo dei Cavalieri RM 16 2992 108879
Paliano FR 16 8281 117160
Licenza RM 17 1011 118171
Vivaro Romano RM 17 182 118353
Piglio FR 17 4666 123019
Carsoli AQ 18 5396 128415
Tivoli RM 18 56533 184948
Gallicano nel Lazio RM 18 6334 191282
Vallepietra RM 18 283 191565
Percile RM 18 255 191820
Marcellina RM 19 7280 199100
Zagarolo RM 19 17843 216943

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
18 Km a E di Tivoli (56533 abitanti)
24 Km a E di Guidonia Montecelio (88673 abitanti)
35 Km a NE di Velletri (53303 abitanti)
44 Km a E di Roma (2864731 abitanti)
49 Km a NE di Aprilia (73446 abitanti)
52 Km a NE di Pomezia (62966 abitanti)
54 Km a N di Latina (125985 abitanti)
55 Km a SW di L'Aquila (69753 abitanti)
64 Km a NE di Anzio (54211 abitanti)
67 Km a E di Fiumicino (78395 abitanti)
75 Km a SE di Terni (111501 abitanti)
91 Km a SE di Viterbo (67173 abitanti)
98 Km a SW di Teramo (54892 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.9
ML-VAX 2.3
2000-06-02
02:12:18
41.948 13.012 5 2013-07-15
08:41:04
Bollettino Sismico Italiano INGV 395719
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 2000-06-02 02:12:18 ± 0.199
Latitudine 41.9480 ± 0.0141
Longitudine 13.0120 ± 0.0168
Profondità (km) 5 (operator assigned)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 395719

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 2097.2
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 98
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 22
Numero di fasi 22
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.6
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00259
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.01392
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 14
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 14
Parametri delle magnitudo

Md:2.9

Campo Valore
Valore 2.9
Incertezza
Num. stazioni usate 6
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 395719
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 23:12:03

ML:2.3

Campo Valore
Valore 2.3
Incertezza
Num. stazioni usate 1
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 395719
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 13:07:13
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.ASS.Z. 2000-06-02T02:12:57.77 10.0 undecidable manual SN 346 1.1433 0.47 0.4
--.NRCA.Z. 2000-06-02T02:12:51.60 10.0 undecidable manual SG 4 0.8769 1.44 0.1
--.ARV.Z. 2000-06-02T02:12:47.50 10.0 undecidable manual PN 357 1.5429 1.14 0.4
--.VTB1.Z. 2000-06-02T02:12:45.13 10.0 undecidable manual PN 121 1.4319 0.42 0.8
--.SMB1.Z. 2000-06-02T02:12:45.70 10.0 undecidable manual PN 112 1.3875 1.57 0.2
--.BAI2.Z. 2000-06-02T02:12:43.75 10.0 undecidable manual PN 110 1.221 1.8 0.1
--.SDI.Z. 2000-06-02T02:12:41.20 10.0 undecidable manual SG 111 0.6327 -0.46 0.5
--.ASS.Z. 2000-06-02T02:12:39.63 10.0 positive manual PN 346 1.1433 -1.16 0.9
--.MNS.Z. 2000-06-02T02:12:38.80 10.0 undecidable manual SG 330 0.4995 1.62 0.1
--.CRVI.Z. 2000-06-02T02:12:38.68 10.0 undecidable manual PG 102 0.9768 0.46 1
--.AQU.Z. 2000-06-02T02:12:37.52 10.0 undecidable manual SG 35 0.4995 0.42 0.5
--.RFI.Z. 2000-06-02T02:12:37.20 10.0 positive manual PG 131 0.9657 -0.71 1.7
--.NRCA.Z. 2000-06-02T02:12:36.58 10.0 negative manual PG 4 0.8769 0.23 2.4
--.RDP.Z. 2000-06-02T02:12:30.00 10.0 undecidable manual SG 229 0.2886 0.47 0.5
--.PQ9.Z. 2000-06-02T02:12:30.34 10.0 undecidable manual SG 75 0.2997 0.5 0.5
--.SDI.Z. 2000-06-02T02:12:30.67 10.0 positive manual PG 111 0.6327 -1.08 1.2
--.MA9.Z. 2000-06-02T02:12:29.86 10.0 undecidable manual SG 235 0.3108 -0.69 0.4
--.MNS.Z. 2000-06-02T02:12:28.36 10.0 positive manual PG 330 0.4995 -0.81 1.7
--.AQU.Z. 2000-06-02T02:12:28.54 10.0 positive manual PG 35 0.4995 -0.58 2.2
--.RDP.Z. 2000-06-02T02:12:25.60 10.0 negative manual PG 229 0.2886 0.31 2.6
--.PQ9.Z. 2000-06-02T02:12:25.12 10.0 positive manual PG 75 0.2997 0.19 2.7
--.MA9.Z. 2000-06-02T02:12:25.61 10.0 undecidable manual PG 235 0.3108 0.27 1.3
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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