Terremoto di magnitudo Md 3.0 del 26-05-2000 ore 10:12:35 (UTC) in zona: 1 km NE Rocca Canterano (RM)

Un terremoto di magnitudo Md 3.0 è avvenuto nella zona: 1 km NE Rocca Canterano (RM), il

  • 26-05-2000 10:12:35 (UTC)
  • 26-05-2000 12:12:35 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 41.9640, 13.0310 ad una profondità di 8 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Rocca Canterano RM 1 196 196
Agosta RM 2 1765 1961
Canterano RM 2 351 2312
Marano Equo RM 4 779 3091
Cervara di Roma RM 4 455 3546
Gerano RM 4 1263 4809
Cerreto Laziale RM 5 1118 5927
Rocca Santo Stefano RM 6 975 6902
Anticoli Corrado RM 6 915 7817
Subiaco RM 7 9074 16891
Ciciliano RM 7 1336 18227
Roviano RM 8 1351 19578
Rocca di Botte AQ 8 856 20434
Saracinesco RM 8 185 20619
Sambuci RM 8 925 21544
Pisoniano RM 9 770 22314
Arsoli RM 9 1586 23900
Camerata Nuova RM 9 447 24347
Bellegra RM 9 2887 27234
Oricola AQ 10 1244 28478
San Vito Romano RM 10 3273 31751
Roiate RM 10 737 32488
Affile RM 10 1548 34036
Cineto Romano RM 11 601 34637
Riofreddo RM 11 781 35418
Olevano Romano RM 11 6687 42105
Arcinazzo Romano RM 12 1348 43453
Mandela RM 12 917 44370
Pereto AQ 12 682 45052
Vicovaro RM 13 4019 49071
Capranica Prenestina RM 13 351 49422
Castel Madama RM 13 7399 56821
Casape RM 14 744 57565
Vallinfreda RM 14 283 57848
San Gregorio da Sassola RM 14 1619 59467
Poli RM 14 2418 61885
Jenne RM 14 366 62251
Roccagiovine RM 15 263 62514
Rocca di Cave RM 15 377 62891
Serrone FR 15 3099 65990
Vivaro Romano RM 15 182 66172
Genazzano RM 15 6036 72208
Carsoli AQ 16 5396 77604
Licenza RM 16 1011 78615
San Polo dei Cavalieri RM 17 2992 81607
Castel San Pietro Romano RM 17 902 82509
Vallepietra RM 17 283 82792
Piglio FR 18 4666 87458
Percile RM 18 255 87713
Paliano FR 18 8281 95994
Palestrina RM 18 21672 117666
Cave RM 18 11287 128953
Tivoli RM 19 56533 185486
Collalto Sabino RI 19 442 185928
Turania RI 20 241 186169
Marcellina RM 20 7280 193449

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
19 Km a E di Tivoli (56533 abitanti)
25 Km a E di Guidonia Montecelio (88673 abitanti)
37 Km a NE di Velletri (53303 abitanti)
46 Km a E di Roma (2864731 abitanti)
52 Km a NE di Aprilia (73446 abitanti)
53 Km a SW di L'Aquila (69753 abitanti)
55 Km a NE di Pomezia (62966 abitanti)
56 Km a N di Latina (125985 abitanti)
66 Km a NE di Anzio (54211 abitanti)
69 Km a E di Fiumicino (78395 abitanti)
74 Km a SE di Terni (111501 abitanti)
92 Km a SE di Viterbo (67173 abitanti)
95 Km a SW di Teramo (54892 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 3.0
ML-VAX 2.0
2000-05-26
10:12:35
41.964 13.031 8 2013-07-15
08:40:51
Bollettino Sismico Italiano INGV 395309
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 2000-05-26 10:12:35 ± 0.304
Latitudine 41.9640 ± 0.0119
Longitudine 13.0310 ± 0.0151
Profondità (km) 8 ± 2 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 395309

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 1819.4
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 96
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 16
Numero di fasi 16
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.4
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00251
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.01376
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 10
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 10
Parametri delle magnitudo

Md:3.0

Campo Valore
Valore 3.0
Incertezza
Num. stazioni usate 7
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 395309
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 23:11:40

ML:2.0

Campo Valore
Valore 2.0
Incertezza
Num. stazioni usate 1
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 395309
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 13:07:13
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.ASS.Z. 2000-05-26T10:13:12.71 10.0 undecidable manual SN 346 1.1211 -0.24 0.5
--.ARV.Z. 2000-05-26T10:13:04.23 10.0 undecidable manual PN 357 1.5318 1.74 0
--.SDI.Z. 2000-05-26T10:12:57.26 10.0 undecidable manual SG 113 0.6327 -0.4 0.6
--.ASS.Z. 2000-05-26T10:12:56.47 10.0 undecidable manual PN 346 1.1211 -0.5 1.1
--.RFI.Z. 2000-05-26T10:12:55.60 10.0 undecidable manual PG 132 0.9657 0.63 1
--.CRVI.Z. 2000-05-26T10:12:54.53 10.0 undecidable manual PG 104 0.9657 -0.01 1.5
--.MNS.Z. 2000-05-26T10:12:53.57 10.0 undecidable manual SG 328 0.4884 0.38 0.6
--.NRCA.Z. 2000-05-26T10:12:51.96 10.0 undecidable manual PG 4 0.8658 -0.58 1.1
--.RDP.Z. 2000-05-26T10:12:47.74 10.0 undecidable manual SG 229 0.3108 0.41 0.6
--.SDI.Z. 2000-05-26T10:12:47.37 10.0 undecidable manual PG 113 0.6327 -0.77 1
--.MA9.Z. 2000-05-26T10:12:47.15 10.0 undecidable manual SG 235 0.333 -1.02 0.2
--.PQ9.Z. 2000-05-26T10:12:46.37 10.0 undecidable manual SG 78 0.2775 0.05 0.8
--.MNS.Z. 2000-05-26T10:12:44.95 10.0 undecidable manual PG 328 0.4884 -0.61 1.3
--.RDP.Z. 2000-05-26T10:12:42.35 10.0 undecidable manual PG 229 0.3108 0.18 1.8
--.MA9.Z. 2000-05-26T10:12:42.77 10.0 undecidable manual PG 235 0.333 0.11 1.9
--.PQ9.Z. 2000-05-26T10:12:41.70 10.0 undecidable manual PG 78 0.2775 0.11 1.9
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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