Terremoto di magnitudo Md 2.7 del 22-05-2000 ore 11:25:58 (Italia) in zona: 2 km SW Cervara di Roma (RM)

Un terremoto di magnitudo Md 2.7 è avvenuto nella zona: 2 km SW Cervara di Roma (RM), il

  • 22-05-2000 09:25:58 (UTC)
  • 22-05-2000 11:25:58 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 41.9790, 13.0530 ad una profondità di 5 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Cervara di Roma RM 2 455 455
Agosta RM 2 1765 2220
Marano Equo RM 3 779 2999
Rocca Canterano RM 4 196 3195
Canterano RM 4 351 3546
Rocca di Botte AQ 6 856 4402
Anticoli Corrado RM 6 915 5317
Camerata Nuova RM 7 447 5764
Cerreto Laziale RM 7 1118 6882
Gerano RM 7 1263 8145
Subiaco RM 7 9074 17219
Roviano RM 7 1351 18570
Arsoli RM 8 1586 20156
Rocca Santo Stefano RM 8 975 21131
Oricola AQ 8 1244 22375
Saracinesco RM 9 185 22560
Ciciliano RM 9 1336 23896
Sambuci RM 10 925 24821
Pereto AQ 10 682 25503
Riofreddo RM 10 781 26284
Cineto Romano RM 11 601 26885
Pisoniano RM 11 770 27655
Bellegra RM 11 2887 30542
Affile RM 11 1548 32090
Roiate RM 12 737 32827
Arcinazzo Romano RM 12 1348 34175
San Vito Romano RM 12 3273 37448
Mandela RM 12 917 38365
Vallinfreda RM 13 283 38648
Olevano Romano RM 13 6687 45335
Carsoli AQ 13 5396 50731
Vicovaro RM 14 4019 54750
Jenne RM 14 366 55116
Vivaro Romano RM 14 182 55298
Roccagiovine RM 15 263 55561
Castel Madama RM 15 7399 62960
Capranica Prenestina RM 15 351 63311
Serrone FR 16 3099 66410
Vallepietra RM 16 283 66693
Casape RM 16 744 67437
San Gregorio da Sassola RM 16 1619 69056
Licenza RM 16 1011 70067
Poli RM 17 2418 72485
Rocca di Cave RM 17 377 72862
Percile RM 18 255 73117
Genazzano RM 18 6036 79153
Collalto Sabino RI 18 442 79595
San Polo dei Cavalieri RM 18 2992 82587
Turania RI 18 241 82828
Piglio FR 18 4666 87494
Sante Marie AQ 19 1166 88660
Cappadocia AQ 19 528 89188
Paliano FR 19 8281 97469
Orvinio RI 20 405 97874
Castel San Pietro Romano RM 20 902 98776
Tagliacozzo AQ 20 6889 105665
Nespolo RI 20 246 105911

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
21 Km a E di Tivoli (56533 abitanti)
27 Km a E di Guidonia Montecelio (88673 abitanti)
40 Km a NE di Velletri (53303 abitanti)
48 Km a E di Roma (2864731 abitanti)
50 Km a SW di L'Aquila (69753 abitanti)
54 Km a NE di Aprilia (73446 abitanti)
57 Km a NE di Pomezia (62966 abitanti)
58 Km a N di Latina (125985 abitanti)
69 Km a NE di Anzio (54211 abitanti)
71 Km a E di Fiumicino (78395 abitanti)
73 Km a SE di Terni (111501 abitanti)
92 Km a SE di Viterbo (67173 abitanti)
93 Km a SW di Teramo (54892 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.7 2000-05-22
09:25:58
41.979 13.053 5 2013-07-15
08:41:04
Bollettino Sismico Italiano INGV 394929
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 2000-05-22 09:25:58 ± 0.222
Latitudine 41.9790 ± 0.0136
Longitudine 13.0530 ± 0.0221
Profondità (km) 5 (operator assigned)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 394929

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 2367.3
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 112
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 13
Numero di fasi 13
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.5
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00316
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.01368
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 7
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 7
Parametri della magnitudo

Md:2.7

Campo Valore
Valore 2.7
Incertezza
Num. stazioni usate 4
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 394929
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 23:11:18
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.ASS.Z. 2000-05-22T09:26:36.93 10.0 undecidable manual SN 344 1.11 0.26 0.7
--.NRCA.Z. 2000-05-22T09:26:28.32 10.0 undecidable manual SG 2 0.8547 -0.14 0.8
--.ARV.Z. 2000-05-22T09:26:26.86 10.0 undecidable manual PN 356 1.5207 1 0.5
--.SDI.Z. 2000-05-22T09:26:20.71 10.0 undecidable manual SG 115 0.6216 -0.36 0.7
--.ASS.Z. 2000-05-22T09:26:20.14 10.0 undecidable manual PN 344 1.11 -0.24 1.7
--.RFI.Z. 2000-05-22T09:26:18.28 10.0 undecidable manual PG 133 0.9657 0.48 1.5
--.MNS.Z. 2000-05-22T09:26:16.51 10.0 undecidable manual SG 325 0.4884 -0.23 0.8
--.NRCA.Z. 2000-05-22T09:26:15.77 10.0 undecidable manual PG 2 0.8547 0.13 2
--.MA9.Z. 2000-05-22T09:26:10.77 10.0 undecidable manual SG 234 0.3552 -1.32 0.1
--.SDI.Z. 2000-05-22T09:26:10.65 10.0 undecidable manual PG 115 0.6216 -0.73 1.2
--.MNS.Z. 2000-05-22T09:26:08.60 10.0 undecidable manual PG 325 0.4884 -0.82 1
--.MA9.Z. 2000-05-22T09:26:07.90 10.0 undecidable manual PG 234 0.3552 0.9 0.9
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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