Terremoto di magnitudo Md 2.7 del 18-05-2000 ore 04:59:52 (Italia) in zona: 3 km E Teora (AV)

Un terremoto di magnitudo Md 2.7 è avvenuto nella zona: 3 km E Teora (AV), il

  • 18-05-2000 02:59:52 (UTC)
  • 18-05-2000 04:59:52 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 40.8420, 15.2850 ad una profondità di 6 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Teora AV 3 1537 1537
Castelnuovo di Conza SA 4 619 2156
Conza della Campania AV 5 1373 3529
Santomenna SA 5 443 3972
Caposele AV 6 3483 7455
Laviano SA 7 1438 8893
Sant'Andrea di Conza AV 7 1539 10432
Calabritto AV 8 2391 12823
Lioni AV 9 6201 19024
Pescopagano PZ 10 1910 20934
Cairano AV 10 326 21260
Morra De Sanctis AV 10 1297 22557
Andretta AV 11 1927 24484
Valva SA 11 1643 26127
Colliano SA 13 3638 29765
Senerchia AV 13 842 30607
Sant'Angelo dei Lombardi AV 13 4250 34857
Castelgrande PZ 14 943 35800
Guardia Lombardi AV 14 1718 37518
Calitri AV 15 4666 42184
Rocca San Felice AV 16 851 43035
Oliveto Citra SA 17 3802 46837
Nusco AV 18 4203 51040
Rapone PZ 18 990 52030
Bagnoli Irpino AV 18 3217 55247
Torella dei Lombardi AV 18 2144 57391
Muro Lucano PZ 19 5497 62888

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
36 Km a NE di Battipaglia (50786 abitanti)
42 Km a E di Avellino (54857 abitanti)
48 Km a E di Salerno (135261 abitanti)
49 Km a W di Potenza (67122 abitanti)
51 Km a E di Cava de' Tirreni (53659 abitanti)
53 Km a SE di Benevento (60091 abitanti)
65 Km a E di Scafati (50787 abitanti)
70 Km a E di Castellammare di Stabia (66466 abitanti)
70 Km a SW di Cerignola (58396 abitanti)
72 Km a SW di Foggia (151991 abitanti)
78 Km a E di Torre del Greco (86275 abitanti)
78 Km a E di Acerra (59573 abitanti)
78 Km a E di Portici (55274 abitanti)
79 Km a E di Ercolano (53709 abitanti)
82 Km a E di Afragola (65057 abitanti)
84 Km a E di Casoria (77642 abitanti)
84 Km a E di Caserta (76326 abitanti)
87 Km a E di Napoli (974074 abitanti)
92 Km a E di Giugliano in Campania (122974 abitanti)
92 Km a E di Aversa (53047 abitanti)
92 Km a E di Marano di Napoli (59874 abitanti)
94 Km a S di San Severo (53905 abitanti)
95 Km a W di Andria (100440 abitanti)
99 Km a SW di Barletta (94814 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.7 2000-05-18
02:59:52
40.842 15.285 6 2013-07-15
08:40:51
Bollettino Sismico Italiano INGV 394389
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 2000-05-18 02:59:52 ± 0.192
Latitudine 40.8420 ± 0.0110
Longitudine 15.2850 ± 0.0174
Profondità (km) 6 ± 3 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 394389

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 1908.5
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 99
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 12
Numero di fasi 12
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.4
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00113
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.00534
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 8
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 8
Parametri della magnitudo

Md:2.7

Campo Valore
Valore 2.7
Incertezza
Num. stazioni usate 4
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 394389
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 23:10:47
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.SL9.Z. 2000-05-18T03:00:13.33 10.0 undecidable manual SG 149 0.5217 1.62 0
--.VTB1.Z. 2000-05-18T03:00:05.25 10.0 undecidable manual PG 304 0.5883 0.33 1
--.SGO.Z. 2000-05-18T03:00:03.58 10.0 undecidable manual SG 176 0.2775 0.19 0.7
--.SL9.Z. 2000-05-18T03:00:02.89 10.0 undecidable manual PG 149 0.5217 -0.61 0.7
--.FG5.Z. 2000-05-18T03:00:01.55 10.0 undecidable manual PG 358 0.4329 -0.42 1.1
--.MU9.Z. 2000-05-18T02:59:59.75 10.0 undecidable manual SG 117 0.1665 0.41 0.5
--.FG4.Z. 2000-05-18T02:59:59.79 10.0 undecidable manual PG 31 0.333 -0.13 1.7
--.CA9.Z. 2000-05-18T02:59:58.45 10.0 undecidable manual SG 63 0.1221 0.66 0.3
--.SGO.Z. 2000-05-18T02:59:58.13 10.0 undecidable manual PG 176 0.2775 -0.56 1
--.CI9.Z. 2000-05-18T02:59:57.26 10.0 undecidable manual PG 275 0.1998 0.4 1.4
--.MU9.Z. 2000-05-18T02:59:56.10 10.0 undecidable manual PG 117 0.1665 -0.25 1.6
--.CA9.Z. 2000-05-18T02:59:55.55 10.0 undecidable manual PG 63 0.1221 0.09 1.8
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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