Terremoto di magnitudo Md 2.6 del 23-01-1987 ore 21:58:06 (Italia) in zona: 2 km SE Pradleves (CN)

Un terremoto di magnitudo Md 2.6 è avvenuto nella zona: 2 km SE Pradleves (CN), il

  • 23-01-1987 20:58:06 (UTC)
  • 23-01-1987 21:58:06 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 44.4030, 7.2930 ad una profondità di 12 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Pradleves CN 2 250 250
Monterosso Grana CN 3 505 755
Castelmagno CN 6 66 821
Valgrana CN 7 786 1607
Montemale di Cuneo CN 8 241 1848
Cartignano CN 8 190 2038
Roccabruna CN 9 1585 3623
Dronero CN 9 7035 10658
Valloriate CN 10 109 10767
Demonte CN 10 2003 12770
San Damiano Macra CN 10 430 13200
Rittana CN 10 109 13309
Caraglio CN 11 6836 20145
Aisone CN 11 248 20393
Villar San Costanzo CN 11 1547 21940
Bernezzo CN 12 4104 26044
Gaiola CN 12 582 26626
Moiola CN 12 234 26860
Celle di Macra CN 13 100 26960
Roccasparvera CN 14 741 27701
Vinadio CN 14 644 28345
Cervasca CN 14 5013 33358
Macra CN 14 59 33417
Vignolo CN 15 2600 36017
Valdieri CN 16 935 36952
Valmala CN 16 52 37004
Marmora CN 17 68 37072
Stroppo CN 18 103 37175
Borgo San Dalmazzo CN 18 12468 49643
Canosio CN 18 80 49723
Melle CN 18 292 50015
Roccavione CN 18 2761 52776
Sambuco CN 19 92 52868
Frassino CN 19 265 53133
Busca CN 19 10181 63314
Rossana CN 19 908 64222
Brossasco CN 20 1084 65306
Venasca CN 20 1437 66743
Roaschia CN 20 107 66850
Entracque CN 20 774 67624

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
21 Km a W di Cuneo (56081 abitanti)
74 Km a SW di Moncalieri (57294 abitanti)
76 Km a NW di Sanremo (54807 abitanti)
81 Km a SW di Torino (890529 abitanti)
91 Km a SW di Asti (76202 abitanti)
95 Km a W di Savona (61345 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.6
M 2.6
1987-01-23
20:58:06
44.403 7.293 12 2013-07-15
08:40:51
Bollettino Sismico Italiano INGV 39759
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1987-01-23 20:58:06 ± 0.12
Latitudine 44.4030 ± 0.0095
Longitudine 7.2930 ± 0.0141
Profondità (km) 12 ± 2 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 39759

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 1539.5
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 91
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 28
Numero di fasi 28
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.4
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00089
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.01085
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 17
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 17
Parametri delle magnitudo

Md:2.6

Campo Valore
Valore 2.6
Incertezza
Num. stazioni usate 2
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 39759
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 17:39:47

M:2.6

Campo Valore
Valore 2.6
Incertezza
Num. stazioni usate
Tipo di magnitudo M
Localizzazione di riferimento 39759
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 09:50:03
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.LPL.Z. 1987-01-23T20:58:44.60 10.0 undecidable manual SN 340 1.1766 -0.48 0.3
--.LMR.Z. 1987-01-23T20:58:44.90 10.0 undecidable manual SN 208 1.1988 -0.82 0.1
--.LSD.Z. 1987-01-23T20:58:41.00 10.0 undecidable manual SN 354 1.0545 -1.16 0
--.CKI.Z. 1987-01-23T20:58:30.50 10.0 undecidable manual SG 88 0.6993 -0.94 0.1
--.FIN.Z. 1987-01-23T20:58:29.60 10.0 undecidable manual SG 106 0.6771 -1.16 0.1
--.LPL.Z. 1987-01-23T20:58:29.50 10.0 undecidable manual PN 340 1.1766 0.55 0.7
--.LMR.Z. 1987-01-23T20:58:29.90 10.0 undecidable manual PN 208 1.1988 0.58 0.7
--.LPG.Z. 1987-01-23T20:58:29.30 10.0 undecidable manual PN 340 1.1544 0.65 0.6
--.LRG.Z. 1987-01-23T20:58:28.90 10.0 undecidable manual PN 215 1.1544 0.23 1.1
--.IMP.Z. 1987-01-23T20:58:28.90 10.0 undecidable manual SG 138 0.6438 -0.74 0.2
--.RRL.Z. 1987-01-23T20:58:27.90 10.0 undecidable manual SG 325 0.6327 -1.19 0.1
--.LSD.Z. 1987-01-23T20:58:27.80 10.0 undecidable manual PN 354 1.0545 0.53 0.8
--.FRF.Z. 1987-01-23T20:58:25.20 10.0 undecidable manual PG 209 0.9546 -0.62 0.7
--.BNI.Z. 1987-01-23T20:58:22.50 10.0 undecidable manual PG 326 0.777 -0.02 1.6
--.ROB.Z. 1987-01-23T20:58:22.60 10.0 undecidable manual SG 103 0.4218 0.09 1
--.CKI.Z. 1987-01-23T20:58:21.50 10.0 undecidable manual PG 88 0.6993 0.43 1.2
--.RSP.Z. 1987-01-23T20:58:21.00 10.0 undecidable manual PG 358 0.7437 -0.89 0.4
--.FIN.Z. 1987-01-23T20:58:20.70 10.0 undecidable manual PG 106 0.6771 0.02 1.7
--.RRL.Z. 1987-01-23T20:58:19.40 10.0 undecidable manual PG 325 0.6327 -0.31 1.4
--.IMP.Z. 1987-01-23T20:58:19.80 10.0 undecidable manual PG 138 0.6438 -0.23 1.5
--.SBF.Z. 1987-01-23T20:58:18.20 10.0 undecidable manual PG 169 0.5439 0.01 1.7
--.ROB.Z. 1987-01-23T20:58:16.20 10.0 undecidable manual PG 103 0.4218 0.28 2.9
--.DA9.Z. 1987-01-23T20:58:13.00 10.0 undecidable manual SG 341 0.0999 0.42 0.7
--.STV.Z. 1987-01-23T20:58:13.60 10.0 undecidable manual SG 170 0.1554 -0.3 0.9
--.SOO.Z. 1987-01-23T20:58:13.80 10.0 undecidable manual SG 306 0.1665 -0.63 0.5
--.DA9.Z. 1987-01-23T20:58:11.00 10.0 undecidable manual PG 341 0.0999 0.82 0.5
--.STV.Z. 1987-01-23T20:58:11.20 10.0 undecidable manual PG 170 0.1554 0.26 3
--.SOO.Z. 1987-01-23T20:58:11.30 10.0 undecidable manual PG 306 0.1665 0.05 3.4
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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