Terremoto di magnitudo Md 2.9 del 27-03-1985 ore 22:30:37 (Italia) in zona: 3 km SW Pizzone (IS)

Un terremoto di magnitudo Md 2.9 è avvenuto nella zona: 3 km SW Pizzone (IS), il

  • 27-03-1985 21:30:37 (UTC)
  • 27-03-1985 22:30:37 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 41.6440, 14.0150 ad una profondità di 3 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Pizzone IS 3 329 329
Castel San Vincenzo IS 4 516 845
Scapoli IS 5 680 1525
Rocchetta a Volturno IS 6 1113 2638
Cerro al Volturno IS 8 1281 3919
San Biagio Saracinisco FR 8 349 4268
Colli a Volturno IS 9 1349 5617
Montenero Val Cocchiara IS 9 538 6155
Alfedena AQ 10 864 7019
Fornelli IS 11 1909 8928
Filignano IS 11 648 9576
Scontrone AQ 12 574 10150
Acquaviva d'Isernia IS 12 425 10575
Montaquila IS 12 2456 13031
Picinisco FR 12 1218 14249
Acquafondata FR 12 263 14512
Barrea AQ 13 726 15238
Rionero Sannitico IS 13 1118 16356
Vallerotonda FR 13 1581 17937
Viticuso FR 14 353 18290
Settefrati FR 14 728 19018
Civitella Alfedena AQ 15 296 19314
Villa Latina FR 15 1241 20555
Forlì del Sannio IS 15 675 21230
Pozzilli IS 15 2380 23610
Macchia d'Isernia IS 16 1035 24645
Conca Casale IS 17 200 24845
Villetta Barrea AQ 17 653 25498
Sant'Elia Fiumerapido FR 17 6166 31664
Venafro IS 18 11280 42944
Castel di Sangro AQ 18 6538 49482
Gallinaro FR 18 1269 50751
Atina FR 18 4316 55067
San Donato Val di Comino FR 18 2107 57174
Belmonte Castello FR 18 739 57913
Isernia IS 19 21842 79755
Monteroduni IS 19 2264 82019
Roccasicura IS 19 550 82569
Miranda IS 19 1047 83616

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
69 Km a NW di Caserta (76326 abitanti)
76 Km a N di Aversa (53047 abitanti)
80 Km a S di Chieti (51815 abitanti)
81 Km a N di Giugliano in Campania (122974 abitanti)
83 Km a NW di Acerra (59573 abitanti)
84 Km a N di Afragola (65057 abitanti)
84 Km a N di Marano di Napoli (59874 abitanti)
85 Km a N di Casoria (77642 abitanti)
86 Km a NW di Benevento (60091 abitanti)
89 Km a N di Pozzuoli (81661 abitanti)
92 Km a N di Napoli (974074 abitanti)
93 Km a S di Pescara (121014 abitanti)
94 Km a SE di L'Aquila (69753 abitanti)
94 Km a E di Latina (125985 abitanti)
95 Km a NW di Portici (55274 abitanti)
97 Km a N di Ercolano (53709 abitanti)
98 Km a S di Montesilvano (53738 abitanti)
100 Km a N di Torre del Greco (86275 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.9 1985-03-27
21:30:37
41.644 14.015 3 2013-07-15
08:40:51
Bollettino Sismico Italiano INGV 3739
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1985-03-27 21:30:37 ± 0.254
Latitudine 41.6440 ± 0.0240
Longitudine 14.0150 ± 0.0270
Profondità (km) 3 ± 3 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 3739

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 3487.5
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 155
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 9
Numero di fasi 9
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.4
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00146
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.01109
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 7
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 7
Parametri della magnitudo

Md:2.9

Campo Valore
Valore 2.9
Incertezza
Num. stazioni usate 2
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 3739
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 17:08:28
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.AQU.Z. 1985-03-27T21:31:07.00 10.0 undecidable manual SG 327 0.8325 -1.07 0
--.MNS.Z. 1985-03-27T21:31:02.50 10.0 undecidable manual PN 307 1.2321 0.61 0.5
--.TR9.Z. 1985-03-27T21:31:00.40 10.0 undecidable manual PG 122 1.0878 0.55 0.6
--.SOR.Z. 1985-03-27T21:30:59.80 10.0 undecidable manual PG 166 1.0878 -0.02 1.1
--.AQU.Z. 1985-03-27T21:30:54.70 10.0 undecidable manual PG 327 0.8325 -0.57 0.6
--.MSC.Z. 1985-03-27T21:30:47.40 10.0 undecidable manual PG 184 0.444 -0.51 0.8
--.SGG.Z. 1985-03-27T21:30:46.00 10.0 negative manual PG 133 0.3663 -0.16 2.8
--.SD1.Z. 1985-03-27T21:30:44.00 10.0 undecidable manual SG 292 0.1665 -0.31 0.7
--.SD1.Z. 1985-03-27T21:30:42.00 10.0 negative manual PG 292 0.1665 0.44 1.9
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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