Terremoto di magnitudo Md 2.7 del 16-04-2000 ore 08:12:12 (Italia) in zona: 2 km S Anticoli Corrado (RM)

Un terremoto di magnitudo Md 2.7 è avvenuto nella zona: 2 km S Anticoli Corrado (RM), il

  • 16-04-2000 06:12:12 (UTC)
  • 16-04-2000 08:12:12 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 41.9950, 12.9900 ad una profondità di 4 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Anticoli Corrado RM 2 915 915
Marano Equo RM 2 779 1694
Saracinesco RM 3 185 1879
Roviano RM 4 1351 3230
Agosta RM 4 1765 4995
Sambuci RM 4 925 5920
Rocca Canterano RM 5 196 6116
Ciciliano RM 5 1336 7452
Cerreto Laziale RM 6 1118 8570
Arsoli RM 6 1586 10156
Cervara di Roma RM 7 455 10611
Cineto Romano RM 7 601 11212
Gerano RM 7 1263 12475
Mandela RM 7 917 13392
Canterano RM 7 351 13743
Riofreddo RM 8 781 14524
Oricola AQ 8 1244 15768
Rocca di Botte AQ 8 856 16624
Vicovaro RM 8 4019 20643
Roccagiovine RM 10 263 20906
Rocca Santo Stefano RM 10 975 21881
Pisoniano RM 10 770 22651
Vallinfreda RM 10 283 22934
Castel Madama RM 10 7399 30333
Camerata Nuova RM 10 447 30780
Licenza RM 12 1011 31791
Pereto AQ 12 682 32473
Vivaro Romano RM 12 182 32655
Subiaco RM 12 9074 41729
San Vito Romano RM 12 3273 45002
San Polo dei Cavalieri RM 13 2992 47994
San Gregorio da Sassola RM 13 1619 49613
Percile RM 13 255 49868
Casape RM 13 744 50612
Bellegra RM 13 2887 53499
Carsoli AQ 14 5396 58895
Poli RM 14 2418 61313
Roiate RM 15 737 62050
Capranica Prenestina RM 15 351 62401
Affile RM 15 1548 63949
Olevano Romano RM 15 6687 70636
Marcellina RM 15 7280 77916
Orvinio RI 16 405 78321
Turania RI 16 241 78562
Tivoli RM 16 56533 135095
Arcinazzo Romano RM 16 1348 136443
Collalto Sabino RI 17 442 136885
Rocca di Cave RM 17 377 137262
Genazzano RM 18 6036 143298
Castel San Pietro Romano RM 18 902 144200
Monteflavio RM 18 1348 145548
Pozzaglia Sabina RI 19 360 145908
Jenne RM 19 366 146274
Palestrina RM 19 21672 167946
Nespolo RI 19 246 168192
Serrone FR 19 3099 171291
Gallicano nel Lazio RM 20 6334 177625

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
16 Km a E di Tivoli (56533 abitanti)
22 Km a E di Guidonia Montecelio (88673 abitanti)
38 Km a NE di Velletri (53303 abitanti)
43 Km a E di Roma (2864731 abitanti)
52 Km a SW di L'Aquila (69753 abitanti)
53 Km a NE di Aprilia (73446 abitanti)
54 Km a NE di Pomezia (62966 abitanti)
59 Km a N di Latina (125985 abitanti)
67 Km a E di Fiumicino (78395 abitanti)
68 Km a NE di Anzio (54211 abitanti)
69 Km a SE di Terni (111501 abitanti)
87 Km a SE di Viterbo (67173 abitanti)
95 Km a SW di Teramo (54892 abitanti)
99 Km a E di Civitavecchia (52991 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.7 2000-04-16
06:12:12
41.995 12.99 4 2013-07-15
08:40:51
Bollettino Sismico Italiano INGV 386529
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 2000-04-16 06:12:12 ± 0.101
Latitudine 41.9950 ± 0.0050
Longitudine 12.9900 ± 0.0068
Profondità (km) 4 ± 1 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 386529

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 793.4
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 108
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 23
Numero di fasi 23
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.2
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00275
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.01133
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 13
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 13
Parametri della magnitudo

Md:2.7

Campo Valore
Valore 2.7
Incertezza
Num. stazioni usate 4
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 386529
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 23:03:19
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.SNTG.Z. 2000-04-16T06:12:54.50 10.0 undecidable manual SN 358 1.2543 -0.1 0.6
--.ASS.Z. 2000-04-16T06:12:51.00 10.0 undecidable manual SN 347 1.0878 0.3 0.4
--.CRVI.Z. 2000-04-16T06:12:48.20 10.0 undecidable manual SG 105 1.0101 -0.01 0.7
--.RFI.Z. 2000-04-16T06:12:47.90 10.0 undecidable manual SG 133 1.0101 -0.31 0.5
--.NRCA.Z. 2000-04-16T06:12:43.00 10.0 undecidable manual SG 6 0.8325 0.36 0.4
--.SNTG.Z. 2000-04-16T06:12:39.33 10.0 positive manual PN! 358 1.2543 2.52 0
--.SDI.Z. 2000-04-16T06:12:37.00 10.0 undecidable manual SG 115 0.666 -0.22 0.7
--.CPI2.Z. 2000-04-16T06:12:34.00 10.0 undecidable manual PG 112 1.0656 -0.13 1.6
--.RFI.Z. 2000-04-16T06:12:33.54 10.0 positive manual PG 133 1.0101 0.42 1.9
--.ASS.Z. 2000-04-16T06:12:33.62 10.0 undecidable manual PN 347 1.0878 -0.94 0.1
--.CRVI.Z. 2000-04-16T06:12:33.10 10.0 undecidable manual PG 105 1.0101 -0.02 1.7
--.RNI2.Z. 2000-04-16T06:12:31.00 10.0 undecidable manual PG 108 0.9102 -0.21 1.6
--.AQU.Z. 2000-04-16T06:12:31.37 10.0 undecidable manual SG 40 0.4662 0.69 0.2
--.MNS.Z. 2000-04-16T06:12:30.00 10.0 undecidable manual SG 329 0.444 0.04 0.8
--.NRCA.Z. 2000-04-16T06:12:30.59 10.0 undecidable manual PG 6 0.8325 0.69 0.4
--.RVI2.Z. 2000-04-16T06:12:29.90 10.0 undecidable manual PG 115 0.8436 -0.21 1.6
--.SDI.Z. 2000-04-16T06:12:27.00 10.0 undecidable manual PG 115 0.666 0.22 1.7
--.PQ9.Z. 2000-04-16T06:12:24.47 10.0 undecidable manual SG 85 0.3108 0.11 0.8
--.RDP.Z. 2000-04-16T06:12:24.50 10.0 undecidable manual SG 221 0.3108 -0.1 0.8
--.MNS.Z. 2000-04-16T06:12:22.40 10.0 undecidable manual PG 329 0.444 -0.18 1.8
--.AQU.Z. 2000-04-16T06:12:22.50 10.0 undecidable manual PG 40 0.4662 -0.5 0.8
--.PQ9.Z. 2000-04-16T06:12:19.39 10.0 undecidable manual PG 85 0.3108 0.04 2
--.RDP.Z. 2000-04-16T06:12:19.58 10.0 undecidable manual PG 221 0.3108 0.09 1.9
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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