Terremoto di magnitudo Md 2.6 del 11-01-1987 ore 00:21:37 (Italia) in zona: 1 km SW Mangone (CS)

Un terremoto di magnitudo Md 2.6 è avvenuto nella zona: 1 km SW Mangone (CS), il

  • 10-01-1987 23:21:37 (UTC)
  • 11-01-1987 00:21:37 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 39.2020, 16.3290 ad una profondità di 14 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Mangone CS 1 1891 1891
Santo Stefano di Rogliano CS 1 1725 3616
Cellara CS 2 504 4120
Rogliano CS 2 5637 9757
Figline Vegliaturo CS 3 1137 10894
Piane Crati CS 4 1423 12317
Marzi CS 4 989 13306
Aprigliano CS 5 2890 16196
Belsito CS 5 923 17119
Paterno Calabro CS 6 1398 18517
Carpanzano CS 6 255 18772
Pietrafitta CS 7 1310 20082
Dipignano CS 8 4376 24458
Scigliano CS 8 1226 25684
Pedace CS 8 1907 27591
Parenti CS 8 2188 29779
Malito CS 9 783 30562
Serra Pedace CS 9 986 31548
Casole Bruzio CS 9 2578 34126
Trenta CS 9 2633 36759
Spezzano Piccolo CS 10 2079 38838
Altilia CS 10 711 39549
Pedivigliano CS 10 831 40380
Domanico CS 11 943 41323
Grimaldi CS 11 1680 43003
Spezzano della Sila CS 11 4541 47544
Colosimi CS 11 1247 48791
Carolei CS 11 3330 52121
Cosenza CS 12 67546 119667
Rovito CS 12 3158 122825
Celico CS 12 2802 125627
Motta Santa Lucia CZ 13 845 126472
Zumpano CS 13 2570 129042
Bianchi CS 13 1305 130347
Lappano CS 13 941 131288
Mendicino CS 14 9450 140738
Soveria Mannelli CZ 14 3076 143814
Conflenti CZ 15 1392 145206
Martirano CZ 15 884 146090
Cerisano CS 15 3196 149286
Lago CS 16 2624 151910
San Pietro in Guarano CS 16 3663 155573
Martirano Lombardo CZ 16 1112 156685
Aiello Calabro CS 17 1729 158414
Castrolibero CS 17 9894 168308
Cleto CS 17 1301 169609
Castiglione Cosentino CS 17 2896 172505
Decollatura CZ 17 3159 175664
Marano Principato CS 17 3180 178844
Marano Marchesato CS 18 3553 182397
Panettieri CS 19 351 182748
Rende CS 19 35338 218086
Carlopoli CZ 19 1516 219602
San Mango d'Aquino CZ 20 1564 221166
San Pietro in Amantea CS 20 505 221671

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
12 Km a SE di Cosenza (67546 abitanti)
25 Km a N di Lamezia Terme (70714 abitanti)
40 Km a NW di Catanzaro (90612 abitanti)
70 Km a W di Crotone (62178 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.6 1987-01-10
23:21:37
39.202 16.329 14 2013-07-15
08:40:51
Bollettino Sismico Italiano INGV 39129
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1987-01-10 23:21:37 ± 0.226
Latitudine 39.2020 ± 0.0126
Longitudine 16.3290 ± 0.0462
Profondità (km) 14 ± 3 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 39129

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 4221.2
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 142
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 12
Numero di fasi 12
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.5
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00154
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.01408
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 9
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 9
Parametri della magnitudo

Md:2.6

Campo Valore
Valore 2.6
Incertezza
Num. stazioni usate 4
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 39129
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 17:39:12
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.SO9.Z. 1987-01-10T23:22:16.00 10.0 undecidable manual SN 190 1.1433 1.15 0.1
--.MG9.Z. 1987-01-10T23:22:13.00 10.0 undecidable manual SN 327 1.11 -0.89 0.2
--.SGO.Z. 1987-01-10T23:22:05.20 10.0 undecidable manual PN 330 1.5651 0.29 1
--.SO9.Z. 1987-01-10T23:21:59.50 10.0 undecidable manual PN 190 1.1433 0.32 1.2
--.MG9.Z. 1987-01-10T23:21:57.90 10.0 undecidable manual PN 327 1.11 -0.73 0.8
--.ORI.Z. 1987-01-10T23:21:55.50 10.0 undecidable manual PG 5 0.8436 0.78 0.8
--.GR9.Z. 1987-01-10T23:21:52.00 10.0 undecidable manual SG 168 0.3885 -0.35 0.9
--.DR2.Z. 1987-01-10T23:21:50.80 10.0 undecidable manual PG 209 0.6327 0.09 1.7
--.ROI.Z. 1987-01-10T23:21:47.10 10.0 undecidable manual PG 26 0.3996 0.53 1.2
--.TS9.Z. 1987-01-10T23:21:46.00 10.0 undecidable manual PG 0 0.444 -1.39 0.2
--.GR9.Z. 1987-01-10T23:21:45.80 10.0 negative manual PG 168 0.3885 -0.39 2.8
--.ACI.Z. 1987-01-10T23:21:43.00 10.0 undecidable manual PG 326 0.1665 0.66 1
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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