Terremoto di magnitudo Md 2.6 del 23-03-2000 ore 02:45:55 (Italia) in zona: 4 km W Lioni (AV)

Un terremoto di magnitudo Md 2.6 è avvenuto nella zona: 4 km W Lioni (AV), il

  • 23-03-2000 01:45:55 (UTC)
  • 23-03-2000 02:45:55 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 40.8870, 15.1450 ad una profondità di 16 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Lioni AV 4 6201 6201
Nusco AV 5 4203 10404
Sant'Angelo dei Lombardi AV 5 4250 14654
Torella dei Lombardi AV 7 2144 16798
Rocca San Felice AV 7 851 17649
Bagnoli Irpino AV 9 3217 20866
Guardia Lombardi AV 9 1718 22584
Morra De Sanctis AV 9 1297 23881
Teora AV 10 1537 25418
Castelfranci AV 10 2041 27459
Cassano Irpino AV 10 982 28441
Caposele AV 11 3483 31924
Villamaina AV 11 995 32919
Montella AV 12 7780 40699
Montemarano AV 13 2851 43550
Calabritto AV 13 2391 45941
Paternopoli AV 13 2384 48325
Castelvetere sul Calore AV 14 1615 49940
Frigento AV 15 3780 53720
Gesualdo AV 15 3516 57236
Sturno AV 15 3080 60316
Andretta AV 16 1927 62243
Conza della Campania AV 16 1373 63616
San Mango sul Calore AV 17 1185 64801
Carife AV 17 1408 66209
Castelnuovo di Conza SA 17 619 66828
Senerchia AV 17 842 67670
Santomenna SA 17 443 68113
Luogosano AV 17 1187 69300
Laviano SA 18 1438 70738
Acerno SA 18 2783 73521
Fontanarosa AV 18 3170 76691
Castel Baronia AV 18 1129 77820
Sant'Angelo all'Esca AV 18 801 78621
Vallata AV 19 2714 81335
Cairano AV 19 326 81661
Volturara Irpina AV 19 3289 84950
Valva SA 19 1643 86593
Trevico AV 20 993 87586
Sant'Andrea di Conza AV 20 1539 89125
Lapio AV 20 1572 90697
Chiusano di San Domenico AV 20 2277 92974
San Nicola Baronia AV 20 771 93745

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
30 Km a E di Avellino (54857 abitanti)
34 Km a NE di Battipaglia (50786 abitanti)
40 Km a NE di Salerno (135261 abitanti)
41 Km a SE di Benevento (60091 abitanti)
42 Km a NE di Cava de' Tirreni (53659 abitanti)
54 Km a E di Scafati (50787 abitanti)
60 Km a E di Castellammare di Stabia (66466 abitanti)
62 Km a W di Potenza (67122 abitanti)
65 Km a E di Acerra (59573 abitanti)
66 Km a E di Torre del Greco (86275 abitanti)
67 Km a E di Portici (55274 abitanti)
68 Km a E di Ercolano (53709 abitanti)
70 Km a E di Afragola (65057 abitanti)
71 Km a E di Caserta (76326 abitanti)
72 Km a E di Casoria (77642 abitanti)
72 Km a SW di Foggia (151991 abitanti)
75 Km a E di Napoli (974074 abitanti)
76 Km a SW di Cerignola (58396 abitanti)
79 Km a E di Giugliano in Campania (122974 abitanti)
79 Km a E di Aversa (53047 abitanti)
80 Km a E di Marano di Napoli (59874 abitanti)
89 Km a E di Pozzuoli (81661 abitanti)
91 Km a S di San Severo (53905 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.6 2000-03-23
01:45:55
40.887 15.145 16 2013-07-15
08:40:51
Bollettino Sismico Italiano INGV 384839
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 2000-03-23 01:45:55 ± 0.266
Latitudine 40.8870 ± 0.0124
Longitudine 15.1450 ± 0.0165
Profondità (km) 16 ± 3 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 384839

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 1955.2
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 94
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 16
Numero di fasi 16
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.3
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00081
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.00761
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 9
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 9
Parametri della magnitudo

Md:2.6

Campo Valore
Valore 2.6
Incertezza
Num. stazioni usate 5
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 384839
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 23:01:41
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.SL9.Z. 2000-03-23T01:46:17.81 10.0 undecidable manual SG 143 0.6105 0.53 0.3
--.RGNG.Z. 2000-03-23T01:46:12.99 10.0 undecidable manual PG 22 0.8436 0.67 0.4
--.FG5.Z. 2000-03-23T01:46:11.27 10.0 undecidable manual SG 13 0.3996 0.77 0.2
--.PSB1.Z. 2000-03-23T01:46:10.39 10.0 undecidable manual SG 323 0.4107 -0.53 0.4
--.SGO.Z. 2000-03-23T01:46:09.53 10.0 undecidable manual SG 159 0.3441 0.78 0.2
--.FG4.Z. 2000-03-23T01:46:08.54 10.0 undecidable manual SG 48 0.3663 -0.92 0.1
--.SL9.Z. 2000-03-23T01:46:07.75 10.0 undecidable manual PG 143 0.6105 -0.26 1.2
--.SMB1.Z. 2000-03-23T01:46:07.96 10.0 undecidable manual PG 327 0.5883 0.32 1.1
--.CA9.Z. 2000-03-23T01:46:05.40 10.0 undecidable manual SG 86 0.2109 0.47 0.4
--.FG5.Z. 2000-03-23T01:46:04.50 10.0 undecidable manual PG 13 0.3996 -0.05 1.7
--.PSB1.Z. 2000-03-23T01:46:04.28 10.0 positive manual PG 323 0.4107 -0.06 3.4
--.SGO.Z. 2000-03-23T01:46:02.50 10.0 undecidable manual PG 159 0.3441 -0.59 0.8
--.FG4.Z. 2000-03-23T01:46:02.70 10.0 undecidable manual PG 48 0.3663 -0.8 0.4
--.CI9.Z. 2000-03-23T01:46:01.27 10.0 undecidable manual SG 253 0.0888 -0.41 0.5
--.CA9.Z. 2000-03-23T01:46:01.40 10.0 undecidable manual PG 86 0.2109 0.16 1.7
--.CI9.Z. 2000-03-23T01:45:59.12 10.0 positive manual PG 253 0.0888 0.12 3.4
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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