Terremoto di magnitudo Md 2.6 del 22-03-2000 ore 05:29:36 (UTC) in zona: 2 km NE Canterano (RM)

Un terremoto di magnitudo Md 2.6 è avvenuto nella zona: 2 km NE Canterano (RM), il

  • 22-03-2000 05:29:36 (UTC)
  • 22-03-2000 06:29:36 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 41.9560, 13.0500 ad una profondità di 5 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Canterano RM 2 351 351
Rocca Canterano RM 2 196 547
Agosta RM 3 1765 2312
Cervara di Roma RM 4 455 2767
Gerano RM 5 1263 4030
Marano Equo RM 5 779 4809
Rocca Santo Stefano RM 5 975 5784
Subiaco RM 5 9074 14858
Cerreto Laziale RM 6 1118 15976
Anticoli Corrado RM 8 915 16891
Rocca di Botte AQ 8 856 17747
Bellegra RM 8 2887 20634
Camerata Nuova RM 9 447 21081
Affile RM 9 1548 22629
Ciciliano RM 9 1336 23965
Roiate RM 9 737 24702
Pisoniano RM 9 770 25472
Roviano RM 9 1351 26823
Saracinesco RM 10 185 27008
San Vito Romano RM 10 3273 30281
Arcinazzo Romano RM 10 1348 31629
Sambuci RM 10 925 32554
Arsoli RM 10 1586 34140
Olevano Romano RM 11 6687 40827
Oricola AQ 11 1244 42071
Pereto AQ 12 682 42753
Jenne RM 12 366 43119
Riofreddo RM 13 781 43900
Cineto Romano RM 13 601 44501
Capranica Prenestina RM 13 351 44852
Serrone FR 13 3099 47951
Mandela RM 13 917 48868
Casape RM 15 744 49612
Vicovaro RM 15 4019 53631
Rocca di Cave RM 15 377 54008
Poli RM 15 2418 56426
Genazzano RM 15 6036 62462
Vallinfreda RM 15 283 62745
Castel Madama RM 15 7399 70144
San Gregorio da Sassola RM 15 1619 71763
Vallepietra RM 15 283 72046
Piglio FR 16 4666 76712
Carsoli AQ 16 5396 82108
Roccagiovine RM 16 263 82371
Vivaro Romano RM 17 182 82553
Paliano FR 17 8281 90834
Castel San Pietro Romano RM 18 902 91736
Licenza RM 18 1011 92747
Cave RM 18 11287 104034
San Polo dei Cavalieri RM 18 2992 107026
Palestrina RM 18 21672 128698
Percile RM 19 255 128953
Trevi nel Lazio FR 19 1822 130775
Cappadocia AQ 20 528 131303

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
21 Km a E di Tivoli (56533 abitanti)
27 Km a E di Guidonia Montecelio (88673 abitanti)
37 Km a NE di Velletri (53303 abitanti)
47 Km a E di Roma (2864731 abitanti)
52 Km a NE di Aprilia (73446 abitanti)
53 Km a SW di L'Aquila (69753 abitanti)
55 Km a NE di Pomezia (62966 abitanti)
56 Km a N di Latina (125985 abitanti)
66 Km a NE di Anzio (54211 abitanti)
70 Km a E di Fiumicino (78395 abitanti)
75 Km a SE di Terni (111501 abitanti)
93 Km a SE di Viterbo (67173 abitanti)
95 Km a SW di Teramo (54892 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.6
ML-VAX 1.9
2000-03-22
05:29:36
41.956 13.05 5 2013-07-15
08:41:04
Bollettino Sismico Italiano INGV 384769
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 2000-03-22 05:29:36 ± 0.188
Latitudine 41.9560 ± 0.0139
Longitudine 13.0500 ± 0.0152
Profondità (km) 5 (operator assigned)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 384769

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 1990.8
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 113
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 14
Numero di fasi 14
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.6
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00235
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.01384
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 9
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 9
Parametri delle magnitudo

Md:2.6

Campo Valore
Valore 2.6
Incertezza
Num. stazioni usate 6
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 384769
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 23:01:37

ML:1.9

Campo Valore
Valore 1.9
Incertezza
Num. stazioni usate 1
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 384769
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 13:07:13
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.RVI2.Z. 2000-03-22T05:30:05.57 10.0 undecidable manual SG 114 0.7881 0.77 0.4
--.ARV.Z. 2000-03-22T05:30:04.84 10.0 undecidable manual PN 357 1.5318 0.48 1.1
--.SNTG.Z. 2000-03-22T05:30:01.48 10.0 undecidable manual PN 356 1.2987 0.46 1.2
--.ASS.Z. 2000-03-22T05:29:58.70 10.0 undecidable manual PN 345 1.1433 -0.17 1.7
--.SDI.Z. 2000-03-22T05:29:57.99 10.0 undecidable manual SG 113 0.6105 -1.05 0.3
--.RFI.Z. 2000-03-22T05:29:56.69 10.0 undecidable manual PG 133 0.9546 0.95 0.7
--.AQU.Z. 2000-03-22T05:29:53.68 10.0 undecidable manual SG 33 0.4662 -0.79 0.4
--.RVI2.Z. 2000-03-22T05:29:52.40 10.0 undecidable manual PG 114 0.7881 -0.72 1.2
--.SDI.Z. 2000-03-22T05:29:48.64 10.0 undecidable manual PG 113 0.6105 -0.8 1.1
--.RDP.Z. 2000-03-22T05:29:48.53 10.0 undecidable manual SG 231 0.3108 -0.13 0.9
--.PQ9.Z. 2000-03-22T05:29:47.50 10.0 undecidable manual SG 75 0.2553 0.67 0.5
--.AQU.Z. 2000-03-22T05:29:46.60 10.0 undecidable manual PG 33 0.4662 -0.74 1.2
--.PQ9.Z. 2000-03-22T05:29:43.21 10.0 undecidable manual PG 75 0.2553 0.82 1.1
--.RDP.Z. 2000-03-22T05:29:43.41 10.0 undecidable manual PG 231 0.3108 -0.04 2.2
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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