Terremoto di magnitudo Md 2.7 del 27-03-1985 ore 09:48:58 (Italia) in zona: 1 km SE Pescocostanzo (AQ)

Un terremoto di magnitudo Md 2.7 è avvenuto nella zona: 1 km SE Pescocostanzo (AQ), il

  • 27-03-1985 08:48:58 (UTC)
  • 27-03-1985 09:48:58 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 41.8840, 14.0770 ad una profondità di 12 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Pescocostanzo AQ 1 1128 1128
Rivisondoli AQ 2 700 1828
Roccaraso AQ 4 1627 3455
Rocca Pia AQ 10 178 3633
Ateleta AQ 11 1181 4814
Gamberale CH 11 320 5134
Castel di Sangro AQ 11 6538 11672
Palena CH 12 1392 13064
Castel del Giudice IS 13 346 13410
San Pietro Avellana IS 14 503 13913
Pettorano sul Gizio AQ 14 1376 15289
Pizzoferrato CH 14 1130 16419
Cansano AQ 15 274 16693
Campo di Giove AQ 15 803 17496
Sant'Angelo del Pesco IS 15 364 17860
Lettopalena CH 15 358 18218
Scontrone AQ 16 574 18792
Barrea AQ 16 726 19518
Scanno AQ 16 1847 21365
Capracotta IS 17 903 22268
Alfedena AQ 17 864 23132
Colledimacine CH 17 202 23334
Taranta Peligna CH 17 376 23710
Villetta Barrea AQ 17 653 24363
Civitella Alfedena AQ 17 296 24659
Montenerodomo CH 18 690 25349
Pescopennataro IS 18 285 25634
Quadri CH 18 815 26449
Montenero Val Cocchiara IS 19 538 26987
Borrello CH 19 354 27341
Vastogirardi IS 19 704 28045
Rionero Sannitico IS 20 1118 29163
Pacentro AQ 20 1174 30337
Lama dei Peligni CH 20 1271 31608

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
53 Km a S di Chieti (51815 abitanti)
66 Km a S di Pescara (121014 abitanti)
70 Km a S di Montesilvano (53738 abitanti)
76 Km a SE di L'Aquila (69753 abitanti)
92 Km a SE di Teramo (54892 abitanti)
92 Km a N di Caserta (76326 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.7 1985-03-27
08:48:58
41.884 14.077 12 2013-07-15
08:40:51
Bollettino Sismico Italiano INGV 3729
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1985-03-27 08:48:58 ± 0.79
Latitudine 41.8840 ± 0.0559
Longitudine 14.0770 ± 0.0456
Profondità (km) 12 ± 9 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 3729

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 7273.2
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 174
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 11
Numero di fasi 11
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 1
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00235
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.01182
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 7
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 7
Parametri della magnitudo

Md:2.7

Campo Valore
Valore 2.7
Incertezza
Num. stazioni usate 4
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 3729
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 17:08:28
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.MNS.Z. 1985-03-27T08:49:34.50 10.0 undecidable manual SN 296 1.1433 -1.03 0.4
--.AQU.Z. 1985-03-27T08:49:22.50 10.0 undecidable manual SG? 313 0.6882 0.39 0
--.PO9.Z. 1985-03-27T08:49:20.50 10.0 undecidable manual PN 309 1.0767 1.63 0.5
--.MNS.Z. 1985-03-27T08:49:20.50 10.0 undecidable manual PN 296 1.1433 0.78 1.1
--.SOR.Z. 1985-03-27T08:49:20.50 10.0 undecidable manual PN 171 1.3098 -1.49 0.6
--.SGG.Z. 1985-03-27T08:49:18.00 10.0 undecidable manual SG? 155 0.5439 0.43 0
--.AQU.Z. 1985-03-27T08:49:10.00 10.0 undecidable manual PG 313 0.6882 -1.97 0.4
--.SD1.Z. 1985-03-27T08:49:08.00 10.0 undecidable manual SG 228 0.2553 -0.6 0.9
--.SGG.Z. 1985-03-27T08:49:08.50 10.0 undecidable manual PG 155 0.5439 -0.86 1.3
--.DUI.Z. 1985-03-27T08:49:07.00 10.0 undecidable manual PG 128 0.3552 1.03 1.2
--.SD1.Z. 1985-03-27T08:49:05.00 10.0 negative manual PG 228 0.2553 0.82 2.7
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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