Terremoto di magnitudo Md 2.6 del 12-02-2000 ore 20:16:48 (UTC) in zona: 1 km SW Agosta (RM)

Un terremoto di magnitudo Md 2.6 è avvenuto nella zona: 1 km SW Agosta (RM), il

  • 12-02-2000 20:16:48 (UTC)
  • 12-02-2000 21:16:48 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 41.9750, 13.0280 ad una profondità di 9 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Agosta RM 1 1765 1765
Rocca Canterano RM 2 196 1961
Marano Equo RM 2 779 2740
Cervara di Roma RM 4 455 3195
Canterano RM 4 351 3546
Cerreto Laziale RM 5 1118 4664
Anticoli Corrado RM 5 915 5579
Gerano RM 5 1263 6842
Roviano RM 6 1351 8193
Rocca di Botte AQ 7 856 9049
Saracinesco RM 7 185 9234
Rocca Santo Stefano RM 7 975 10209
Ciciliano RM 7 1336 11545
Sambuci RM 8 925 12470
Arsoli RM 8 1586 14056
Subiaco RM 8 9074 23130
Camerata Nuova RM 8 447 23577
Oricola AQ 9 1244 24821
Pisoniano RM 9 770 25591
Riofreddo RM 10 781 26372
Cineto Romano RM 10 601 26973
Bellegra RM 10 2887 29860
Mandela RM 11 917 30777
San Vito Romano RM 11 3273 34050
Pereto AQ 11 682 34732
Affile RM 12 1548 36280
Roiate RM 12 737 37017
Vicovaro RM 12 4019 41036
Vallinfreda RM 13 283 41319
Olevano Romano RM 13 6687 48006
Arcinazzo Romano RM 13 1348 49354
Castel Madama RM 13 7399 56753
Roccagiovine RM 14 263 57016
Casape RM 14 744 57760
Capranica Prenestina RM 14 351 58111
Vivaro Romano RM 14 182 58293
San Gregorio da Sassola RM 14 1619 59912
Carsoli AQ 14 5396 65308
Poli RM 15 2418 67726
Jenne RM 15 366 68092
Licenza RM 15 1011 69103
Rocca di Cave RM 16 377 69480
Serrone FR 16 3099 72579
San Polo dei Cavalieri RM 16 2992 75571
Genazzano RM 17 6036 81607
Percile RM 17 255 81862
Vallepietra RM 18 283 82145
Castel San Pietro Romano RM 18 902 83047
Collalto Sabino RI 18 442 83489
Turania RI 18 241 83730
Piglio FR 19 4666 88396
Palestrina RM 19 21672 110068
Tivoli RM 19 56533 166601
Orvinio RI 19 405 167006
Marcellina RM 19 7280 174286
Cave RM 19 11287 185573
Paliano FR 19 8281 193854

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
19 Km a E di Tivoli (56533 abitanti)
25 Km a E di Guidonia Montecelio (88673 abitanti)
38 Km a NE di Velletri (53303 abitanti)
46 Km a E di Roma (2864731 abitanti)
52 Km a SW di L'Aquila (69753 abitanti)
53 Km a NE di Aprilia (73446 abitanti)
55 Km a NE di Pomezia (62966 abitanti)
57 Km a N di Latina (125985 abitanti)
67 Km a NE di Anzio (54211 abitanti)
69 Km a E di Fiumicino (78395 abitanti)
72 Km a SE di Terni (111501 abitanti)
91 Km a SE di Viterbo (67173 abitanti)
94 Km a SW di Teramo (54892 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.6
ML-VAX 1.6
2000-02-12
20:16:48
41.975 13.028 9 2013-07-15
08:40:51
Bollettino Sismico Italiano INGV 382459
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 2000-02-12 20:16:48 ± 0.447
Latitudine 41.9750 ± 0.0089
Longitudine 13.0280 ± 0.0114
Profondità (km) 9 ± 3 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 382459

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 1365.0
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 100
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 19
Numero di fasi 19
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.4
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00251
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.01368
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 11
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 11
Parametri delle magnitudo

Md:2.6

Campo Valore
Valore 2.6
Incertezza
Num. stazioni usate 9
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 382459
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 22:59:19

ML:1.6

Campo Valore
Valore 1.6
Incertezza
Num. stazioni usate 4
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 382459
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 13:07:13
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.ASS.Z. 2000-02-12T20:17:26.70 10.0 undecidable manual SN 346 1.11 0.23 0.4
--.NRCA.Z. 2000-02-12T20:17:18.72 10.0 undecidable manual SG 4 0.8547 -0.01 0.5
--.ARV.Z. 2000-02-12T20:17:17.00 10.0 undecidable manual PN 357 1.5207 0.86 0.2
--.RVI2.Z. 2000-02-12T20:17:17.37 10.0 undecidable manual SG 115 0.8214 -0.07 0.5
--.SDI.Z. 2000-02-12T20:17:11.33 10.0 undecidable manual SG 114 0.6327 -0.34 0.5
--.ASS.Z. 2000-02-12T20:17:10.26 10.0 negative manual PN 346 1.11 -0.35 1.8
--.RFI.Z. 2000-02-12T20:17:08.61 10.0 undecidable manual PG 133 0.9768 0.2 1.1
--.AQU.Z. 2000-02-12T20:17:07.45 10.0 undecidable manual SG 36 0.4662 1.27 0
--.MNS.Z. 2000-02-12T20:17:06.31 10.0 undecidable manual SG 328 0.4773 -0.34 0.5
--.RNI2.Z. 2000-02-12T20:17:06.47 10.0 undecidable manual PG 107 0.8769 -0.05 1.3
--.NRCA.Z. 2000-02-12T20:17:05.32 10.0 undecidable manual PG 4 0.8547 -0.83 0.3
--.RVI2.Z. 2000-02-12T20:17:04.72 10.0 undecidable manual PG 115 0.8214 -0.68 0.5
--.RDP.Z. 2000-02-12T20:17:01.25 10.0 undecidable manual SG 227 0.3108 -0.07 0.6
--.SDI.Z. 2000-02-12T20:17:01.50 10.0 positive manual PG 114 0.6327 -0.57 1.5
--.PQ9.Z. 2000-02-12T20:17:00.54 10.0 undecidable manual SG 80 0.2775 0.41 0.4
--.AQU.Z. 2000-02-12T20:16:59.90 10.0 positive manual PG 36 0.4662 0.2 2.8
--.MNS.Z. 2000-02-12T20:16:58.82 10.0 negative manual PG 328 0.4773 -0.35 2.3
--.RDP.Z. 2000-02-12T20:16:56.58 10.0 positive manual PG 227 0.3108 0.48 1.8
--.PQ9.Z. 2000-02-12T20:16:55.91 10.0 positive manual PG 80 0.2775 0.5 1.8
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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