Terremoto di magnitudo Md 2.9 del 09-02-2000 ore 12:04:27 (UTC) in zona: 7 km S San Miniato (PI)

Un terremoto di magnitudo Md 2.9 è avvenuto nella zona: 7 km S San Miniato (PI), il

  • 09-02-2000 12:04:27 (UTC)
  • 09-02-2000 13:04:27 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 43.6150, 10.8740 ad una profondità di 3 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
San Miniato PI 8 27934 27934
Montaione FI 8 3700 31634
Castelfiorentino FI 8 17504 49138
Palaia PI 8 4612 53750
Gambassi Terme FI 11 4870 58620
Montopoli in Val d'Arno PI 11 11148 69768
Empoli FI 13 48109 117877
Santa Croce sull'Arno PI 13 14601 132478
Fucecchio FI 14 23618 156096
Castelfranco di Sotto PI 14 13427 169523
Peccioli PI 14 4807 174330
Certaldo FI 15 16121 190451
Capannoli PI 16 6381 196832
Cerreto Guidi FI 16 10870 207702
Capraia e Limite FI 17 7670 215372
Montespertoli FI 17 13537 228909
Santa Maria a Monte PI 17 13253 242162
Montelupo Fiorentino FI 18 14098 256260
Terricciola PI 19 4627 260887
Lajatico PI 19 1336 262223
Ponsacco PI 19 15611 277834
Vinci FI 20 14604 292438
Pontedera PI 20 29223 321661

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
30 Km a SW di Scandicci (50609 abitanti)
35 Km a SW di Prato (191150 abitanti)
35 Km a W di Firenze (382808 abitanti)
36 Km a S di Pistoia (90315 abitanti)
39 Km a SE di Lucca (89046 abitanti)
40 Km a E di Pisa (89158 abitanti)
46 Km a E di Livorno (159219 abitanti)
50 Km a NW di Siena (53903 abitanti)
57 Km a E di Viareggio (62467 abitanti)
75 Km a SE di Massa (69479 abitanti)
81 Km a SE di Carrara (63133 abitanti)
83 Km a W di Arezzo (99543 abitanti)
97 Km a N di Grosseto (82087 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.9
ML-VAX 2.4
2000-02-09
12:04:27
43.615 10.874 3 2013-07-15
08:40:51
Bollettino Sismico Italiano INGV 382199
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 2000-02-09 12:04:27 ± 0.217
Latitudine 43.6150 ± 0.0142
Longitudine 10.8740 ± 0.0157
Profondità (km) 3 ± 2 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 382199

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 2023.1
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 119
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 28
Numero di fasi 28
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.4
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00243
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.02938
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 18
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 18
Parametri delle magnitudo

Md:2.9

Campo Valore
Valore 2.9
Incertezza
Num. stazioni usate 9
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 382199
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 22:59:04

ML:2.4

Campo Valore
Valore 2.4
Incertezza
Num. stazioni usate 4
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 382199
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 13:07:13
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.FVI.Z. 2000-02-09T12:05:19.87 10.0 negative manual PN 23 3.2634 0.21 1.3
--.BOB.Z. 2000-02-09T12:05:16.20 10.0 undecidable manual SN 318 1.5318 -0.5 0.4
--.ARV.Z. 2000-02-09T12:05:13.93 10.0 undecidable manual SN 93 1.4985 -1.92 0
--.FB9.Z. 2000-02-09T12:05:12.42 10.0 undecidable manual SN 85 1.3764 -0.45 0.4
--.DOI.Z. 2000-02-09T12:05:12.69 10.0 negative manual PN 289 2.7528 0.08 1.3
--.CKI.Z. 2000-02-09T12:05:02.27 10.0 undecidable manual PN 293 2.0202 -0.43 0.9
--.NRCA.Z. 2000-02-09T12:04:59.75 10.0 positive manual PN 114 1.8093 0.11 1.9
--.EB9.Z. 2000-02-09T12:04:56.56 10.0 undecidable manual SG! 337 0.8658 -2.27 0
--.BOB.Z. 2000-02-09T12:04:56.70 10.0 negative manual PN 318 1.5318 0.75 0.8
--.SNTG.Z. 2000-02-09T12:04:55.82 10.0 undecidable manual PN 102 1.5318 -0.17 1.1
--.CRE.Z. 2000-02-09T12:04:55.37 10.0 undecidable manual SG 89 0.777 -0.57 0.3
--.ARV.Z. 2000-02-09T12:04:55.79 10.0 undecidable manual PN 93 1.4985 0.33 0.9
--.ZC9.Z. 2000-02-09T12:04:54.80 10.0 undecidable manual SG 5 0.7326 -0.61 0.2
--.FB9.Z. 2000-02-09T12:04:54.48 10.0 negative manual PN 85 1.3764 0.74 1.1
--.ASS.Z. 2000-02-09T12:04:54.16 10.0 positive manual PN 112 1.3986 0.04 2.3
--.RSM.Z. 2000-02-09T12:04:52.57 10.0 positive manual PN 73 1.1766 1.54 0.1
--.PGD.Z. 2000-02-09T12:04:51.44 10.0 undecidable manual SG 66 0.6549 -0.83 0.1
--.EB9.Z. 2000-02-09T12:04:45.26 10.0 undecidable manual PG 337 0.8658 -0.37 1.1
--.GRFL.Z. 2000-02-09T12:04:44.84 10.0 undecidable manual SG 170 0.4662 -1.03 0.3
--.CRE.Z. 2000-02-09T12:04:43.40 10.0 undecidable manual PG 89 0.777 -0.57 0.8
--.ZC9.Z. 2000-02-09T12:04:43.58 10.0 positive manual PG 5 0.7326 0.34 2.4
--.GU9.Z. 2000-02-09T12:04:43.60 10.0 negative manual PG 344 0.7548 -0.61 1.5
--.PGD.Z. 2000-02-09T12:04:41.47 10.0 positive manual PG 66 0.6549 -0.38 0.9
--.CSNT.Z. 2000-02-09T12:04:39.98 10.0 undecidable manual SG 114 0.333 -0.53 0.2
--.GRFL.Z. 2000-02-09T12:04:38.10 10.0 undecidable manual PG 170 0.4662 -0.05 1.3
--.PII.Z. 2000-02-09T12:04:37.64 10.0 undecidable manual SG 292 0.2664 -0.57 0.4
--.CSNT.Z. 2000-02-09T12:04:35.14 10.0 negative manual PG 114 0.333 0.09 2.6
--.PII.Z. 2000-02-09T12:04:33.92 10.0 negative manual PG 292 0.2664 0.19 2.4
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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