Terremoto di magnitudo Md 2.6 del 22-01-2000 ore 04:34:56 (Italia) in zona: Golfo di Napoli e Capri (Napoli)

Un terremoto di magnitudo Md 2.6 è avvenuto nella zona: Golfo di Napoli e Capri (Napoli), il

  • 22-01-2000 03:34:56 (UTC)
  • 22-01-2000 04:34:56 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 40.7410, 14.3450 ad una profondità di 5 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Torre del Greco NA 6 86275 86275
Ercolano NA 8 53709 139984
Trecase NA 8 9097 149081
Torre Annunziata NA 9 42789 191870
Portici NA 9 55274 247144
San Giorgio a Cremano NA 10 45557 292701
Boscotrecase NA 11 10363 303064
Vico Equense NA 11 20969 324033
San Sebastiano al Vesuvio NA 12 9196 333229
Boscoreale NA 12 28072 361301
Meta NA 12 8015 369316
Massa di Somma NA 12 5444 374760
Sant'Agnello NA 13 9122 383882
Castellammare di Stabia NA 13 66466 450348
Sorrento NA 13 16679 467027
Piano di Sorrento NA 13 13109 480136
Pompei NA 13 25358 505494
Cercola NA 13 18267 523761
Pollena Trocchia NA 14 13562 537323
Napoli NA 14 974074 1511397
Massa Lubrense NA 14 14243 1525640
Santa Maria la Carità NA 14 11722 1537362
Sant'Anastasia NA 15 27671 1565033
Terzigno NA 15 18968 1584001
Scafati SA 15 50787 1634788
Volla NA 16 23755 1658543
Gragnano NA 16 29136 1687679
Pimonte NA 16 5980 1693659
Somma Vesuviana NA 16 35233 1728892
Casola di Napoli NA 16 3898 1732790
Ottaviano NA 17 23860 1756650
Positano SA 17 3955 1760605
Sant'Antonio Abate NA 17 19743 1780348
San Giuseppe Vesuviano NA 17 30657 1811005
Lettere NA 17 6188 1817193
Poggiomarino NA 18 21976 1839169
Casavatore NA 19 18661 1857830
Angri SA 19 34002 1891832
Pomigliano d'Arco NA 19 39922 1931754
Casoria NA 19 77642 2009396
Casalnuovo di Napoli NA 19 49855 2059251
Arzano NA 20 34886 2094137

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
6 Km a SW di Torre del Greco (86275 abitanti)
8 Km a S di Ercolano (53709 abitanti)
9 Km a S di Portici (55274 abitanti)
13 Km a W di Castellammare di Stabia (66466 abitanti)
14 Km a SE di Napoli (974074 abitanti)
15 Km a W di Scafati (50787 abitanti)
19 Km a S di Casoria (77642 abitanti)
21 Km a S di Afragola (65057 abitanti)
22 Km a SE di Marano di Napoli (59874 abitanti)
23 Km a S di Acerra (59573 abitanti)
24 Km a SE di Giugliano in Campania (122974 abitanti)
24 Km a SE di Pozzuoli (81661 abitanti)
28 Km a SE di Aversa (53047 abitanti)
31 Km a W di Cava de' Tirreni (53659 abitanti)
36 Km a W di Salerno (135261 abitanti)
37 Km a S di Caserta (76326 abitanti)
43 Km a W di Avellino (54857 abitanti)
56 Km a W di Battipaglia (50786 abitanti)
57 Km a SW di Benevento (60091 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.6
ML-VAX 2.1
2000-01-22
03:34:56
40.741 14.345 5 2013-07-15
08:41:04
Bollettino Sismico Italiano INGV 380579
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 2000-01-22 03:34:56 ± 0.606
Latitudine 40.7410 ± 0.0379
Longitudine 14.3450 ± 0.0429
Profondità (km) 5 (operator assigned)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 380579

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 5550.4
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 211
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 13
Numero di fasi 13
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.8
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00469
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.00988
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 9
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 9
Parametri delle magnitudo

Md:2.6

Campo Valore
Valore 2.6
Incertezza
Num. stazioni usate 2
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 380579
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 22:57:32

ML:2.1

Campo Valore
Valore 2.1
Incertezza
Num. stazioni usate 1
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 380579
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 13:07:13
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.CA9.Z. 2000-01-22T03:35:28.90 10.0 undecidable manual SG 79 0.8325 1.24 0.4
--.RVI2.Z. 2000-01-22T03:35:28.47 10.0 undecidable manual SG 345 0.9102 -0.56 0.6
--.SGO.Z. 2000-01-22T03:35:23.00 10.0 undecidable manual SG 104 0.7437 -0.91 0.5
--.MGR.Z. 2000-01-22T03:35:19.50 10.0 undecidable manual PN 123 1.0989 0.23 1.6
--.CI9.E. 2000-01-22T03:35:16.00 10.0 undecidable manual SG 77 0.5217 -0.69 0.5
--.SDI.Z. 2000-01-22T03:35:16.84 10.0 undecidable manual PG 338 1.0434 -1.12 0.9
--.CA9.Z. 2000-01-22T03:35:15.96 10.0 undecidable manual PG 79 0.8325 1.78 0.5
--.RVI2.Z. 2000-01-22T03:35:15.34 10.0 undecidable manual PG 345 0.9102 -0.1 1.8
--.MU9.Z. 2000-01-22T03:35:15.72 10.0 undecidable manual PG 88 0.8658 1.11 1.1
--.CPI2.Z. 2000-01-22T03:35:14.37 10.0 undecidable manual PG 359 0.8325 0.19 1.9
--.SGO.Z. 2000-01-22T03:35:11.53 10.0 undecidable manual PG 104 0.7437 -0.96 1.2
--.RFI.Z. 2000-01-22T03:35:11.13 10.0 undecidable manual PG 334 0.6216 1.07 1.1
--.CI9.Z. 2000-01-22T03:35:07.00 10.0 undecidable manual PG 77 0.5217 -1.32 0.7
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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