Terremoto di magnitudo Md 3.1 del 18-10-1999 ore 07:04:58 (Italia) in zona: 4 km W Vaglio Basilicata (PZ)

Un terremoto di magnitudo Md 3.1 è avvenuto nella zona: 4 km W Vaglio Basilicata (PZ), il

  • 18-10-1999 05:04:58 (UTC)
  • 18-10-1999 07:04:58 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 40.6610, 15.8760 ad una profondità di 5 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Vaglio Basilicata PZ 4 2047 2047
Potenza PZ 6 67122 69169
Brindisi Montagna PZ 8 908 70077
Cancellara PZ 9 1309 71386
Pietragalla PZ 10 4160 75546
Tolve PZ 12 3251 78797
Pignola PZ 12 6962 85759
Trivigno PZ 13 678 86437
Oppido Lucano PZ 15 3813 90250
Avigliano PZ 15 11577 101827
Acerenza PZ 16 2402 104229
Albano di Lucania PZ 16 1435 105664
Anzi PZ 17 1696 107360
San Chirico Nuovo PZ 17 1368 108728
Abriola PZ 18 1531 110259
Ruoti PZ 18 3579 113838
Tito PZ 19 7332 121170
Campomaggiore PZ 20 811 121981

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
6 Km a E di Potenza (67122 abitanti)
60 Km a W di Altamura (70396 abitanti)
61 Km a W di Matera (60436 abitanti)
67 Km a S di Cerignola (58396 abitanti)
72 Km a SW di Andria (100440 abitanti)
76 Km a E di Battipaglia (50786 abitanti)
81 Km a SW di Barletta (94814 abitanti)
82 Km a SW di Trani (56217 abitanti)
84 Km a SW di Bisceglie (55422 abitanti)
85 Km a SW di Bitonto (55540 abitanti)
86 Km a SW di Molfetta (59874 abitanti)
93 Km a S di Foggia (151991 abitanti)
94 Km a E di Salerno (135261 abitanti)
95 Km a E di Avellino (54857 abitanti)
98 Km a SW di Bari (326344 abitanti)
99 Km a E di Cava de' Tirreni (53659 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento

Le tre mappe mostrano i risultati dell'elaborazione denominata ShakeMap per la stima dei parametri di scuotimento del suolo sulla base dei dati registrati dai sismometri e dagli accelerometri e delle successive interpolazioni basate sulle conoscenze sismologiche. Le mappe di scuotimento - ShakeMap - sono calcolate solo a fini di ricerca e danno esclusivamente stime indicative dello scuotimento prodotto dal terremoto. Sono calcolate automaticamente dai dati strumentali registrati dalle stazioni sismiche ed aggiornate man mano che nuovi dati diventano disponibili. Per ulteriori informazioni è possibile consultare il sito http://shakemap.ingv.it. La stella nera è l’epicentro del terremoto avvenuto. I triangoli sono le stazioni accelerometriche e velocimetriche usate nel calcolo, colorate in base allo scuotimento registrato.

Mappa di scuotimento: intensità

Mappa di scuotimento: intensità

In questa mappa è riportata la distribuzione delle intensità strumentali. L’intensità è ricavata attraverso una legge empirica che correla i valori registrati di effettivo scuotimento del suolo, per esempio in termini di accelerazione e velocità del suolo, con l’intensità macrosismica relativa ai terremoti italiani, come riportata nel DataBase Macrosismico Italiano (DBMI15, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.3).
Mappa di scuotimento: accelerazione

Mappa di scuotimento: accelerazione

In questa mappa è riportata la distribuzione delle accelerazioni di picco registrate, espresse in percentuale di g, l'accelerazione di gravità = 9.81 m/s².
Mappa di scuotimento: velocità

Mappa di scuotimento: velocità

In questa mappa è riportata la distribuzione delle velocità di picco espresse in cm/s.
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 3.1
ML-VAX 2.1
1999-10-18
05:04:58
40.661 15.876 5 2013-07-15
08:41:04
Bollettino Sismico Italiano INGV 375839
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1999-10-18 05:04:58 ± 0.148
Latitudine 40.6610 ± 0.0104
Longitudine 15.8760 ± 0.0112
Profondità (km) 5 (operator assigned)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 375839

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 1492.5
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 89
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 25
Numero di fasi 25
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.5
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00275
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.02323
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 16
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 16
Parametri delle magnitudo

Md:3.1

Campo Valore
Valore 3.1
Incertezza
Num. stazioni usate 6
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 375839
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 22:52:52

ML:2.1

Campo Valore
Valore 2.1
Incertezza
Num. stazioni usate 6
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 375839
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 13:07:13
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.SOI.Z. 1999-10-18T05:05:41.50 10.0 undecidable manual PN 176 2.5752 0.46 0.8
--.TDS.Z. 1999-10-18T05:05:35.00 10.0 undecidable manual SG 160 1.0545 -0.56 0.5
--.RGNG.Z. 1999-10-18T05:05:33.89 10.0 undecidable manual SG 347 1.0323 -0.87 0.4
--.BRT.Z. 1999-10-18T05:05:32.58 10.0 undecidable manual SG 76 0.9768 -0.58 0.6
--.GRI.Z. 1999-10-18T05:05:32.00 10.0 undecidable manual PN 166 1.8759 0.64 0.9
--.SDI.Z. 1999-10-18T05:05:31.96 10.0 undecidable manual PN 304 1.8648 0.75 0.8
--.ORI.Z. 1999-10-18T05:05:25.75 10.0 undecidable manual SG 144 0.7437 0.23 0.8
--.LT9.Z. 1999-10-18T05:05:24.24 10.0 undecidable manual SG 94 0.7104 -0.28 0.7
--.VTB1.Z. 1999-10-18T05:05:21.61 10.0 undecidable manual PG 299 1.0656 1.36 0.3
--.TDS.Z. 1999-10-18T05:05:20.00 10.0 undecidable manual PG 160 1.0545 0.04 1.8
--.PSB1.Z. 1999-10-18T05:05:19.60 10.0 undecidable manual PG 305 0.9768 0.57 1.4
--.RGNG.Z. 1999-10-18T05:05:18.70 10.0 undecidable manual PG 347 1.0323 -1.43 0.3
--.BRT.Z. 1999-10-18T05:05:18.48 10.0 undecidable manual PG 76 0.9768 -0.09 1.9
--.SGO.Z. 1999-10-18T05:05:15.00 10.0 undecidable manual SG 256 0.444 -0.73 0.5
--.LT9.Z. 1999-10-18T05:05:13.82 10.0 undecidable manual PG 94 0.7104 0.23 1.9
--.CI9.Z. 1999-10-18T05:05:13.52 10.0 undecidable manual PG 287 0.6771 0.7 1.3
--.ORI.Z. 1999-10-18T05:05:13.72 10.0 undecidable manual PG 144 0.7437 -0.44 1.7
--.CA9.Z. 1999-10-18T05:05:13.30 10.0 undecidable manual SG 305 0.3996 -1.11 0.3
--.MU9.Z. 1999-10-18T05:05:11.00 10.0 undecidable manual SG 288 0.3108 0.3 0.7
--.SL9.Z. 1999-10-18T05:05:11.50 10.0 undecidable manual SG 214 0.3219 0.1 0.8
--.FG4.Z. 1999-10-18T05:05:11.25 10.0 undecidable manual PG 329 0.5439 0.88 1
--.SGO.Z. 1999-10-18T05:05:07.90 10.0 undecidable manual PG 256 0.444 -1.42 0.3
--.CA9.Z. 1999-10-18T05:05:07.68 10.0 undecidable manual PG 305 0.3996 -0.07 2
--.MU9.Z. 1999-10-18T05:05:05.33 10.0 undecidable manual PG 288 0.3108 -0.28 1.9
--.SL9.Z. 1999-10-18T05:05:05.49 10.0 undecidable manual PG 214 0.3219 -0.52 1.6
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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