Terremoto di magnitudo Md 2.6 del 05-12-1986 ore 01:46:09 (Italia) in zona: 1 km NW Frigento (AV)

Un terremoto di magnitudo Md 2.6 è avvenuto nella zona: 1 km NW Frigento (AV), il

  • 05-12-1986 00:46:09 (UTC)
  • 05-12-1986 01:46:09 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 41.0180, 15.0950 ad una profondità di 14 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Frigento AV 1 3780 3780
Sturno AV 2 3080 6860
Gesualdo AV 2 3516 10376
Villamaina AV 5 995 11371
Fontanarosa AV 6 3170 14541
Grottaminarda AV 7 8137 22678
Paternopoli AV 7 2384 25062
Flumeri AV 8 2963 28025
Torella dei Lombardi AV 9 2144 30169
Sant'Angelo all'Esca AV 9 801 30970
Castel Baronia AV 9 1129 32099
Mirabella Eclano AV 9 7684 39783
Luogosano AV 9 1187 40970
Rocca San Felice AV 10 851 41821
Carife AV 10 1408 43229
San Nicola Baronia AV 10 771 44000
Melito Irpino AV 10 1920 45920
Castelfranci AV 11 2041 47961
San Sossio Baronia AV 11 1643 49604
Taurasi AV 12 2377 51981
Guardia Lombardi AV 12 1718 53699
Sant'Angelo dei Lombardi AV 12 4250 57949
Trevico AV 12 993 58942
San Mango sul Calore AV 12 1185 60127
Bonito AV 12 2448 62575
Lapio AV 13 1572 64147
Villanova del Battista AV 13 1690 65837
Castelvetere sul Calore AV 13 1615 67452
Vallata AV 13 2714 70166
Montemarano AV 14 2851 73017
Vallesaccarda AV 14 1386 74403
Nusco AV 15 4203 78606
Venticano AV 15 2537 81143
Torre Le Nocelle AV 15 1324 82467
Ariano Irpino AV 15 22700 105167
Zungoli AV 15 1099 106266
Montemiletto AV 16 5313 111579
Morra De Sanctis AV 16 1297 112876
Pietradefusi AV 17 2348 115224
Cassano Irpino AV 17 982 116206
Lioni AV 17 6201 122407
Chiusano di San Domenico AV 18 2277 124684
Apice BN 18 5686 130370
Montefalcione AV 19 3359 133729
Scampitella AV 19 1234 134963

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
28 Km a E di Avellino (54857 abitanti)
29 Km a E di Benevento (60091 abitanti)
47 Km a N di Battipaglia (50786 abitanti)
47 Km a NE di Salerno (135261 abitanti)
48 Km a NE di Cava de' Tirreni (53659 abitanti)
56 Km a NE di Scafati (50787 abitanti)
61 Km a E di Acerra (59573 abitanti)
62 Km a SW di Foggia (151991 abitanti)
63 Km a NE di Castellammare di Stabia (66466 abitanti)
64 Km a E di Caserta (76326 abitanti)
66 Km a E di Portici (55274 abitanti)
66 Km a E di Torre del Greco (86275 abitanti)
67 Km a E di Afragola (65057 abitanti)
67 Km a E di Ercolano (53709 abitanti)
69 Km a E di Casoria (77642 abitanti)
73 Km a NW di Potenza (67122 abitanti)
73 Km a W di Cerignola (58396 abitanti)
74 Km a E di Napoli (974074 abitanti)
75 Km a E di Aversa (53047 abitanti)
76 Km a E di Giugliano in Campania (122974 abitanti)
77 Km a E di Marano di Napoli (59874 abitanti)
78 Km a SW di San Severo (53905 abitanti)
86 Km a E di Pozzuoli (81661 abitanti)
97 Km a SW di Manfredonia (57279 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.6 1986-12-05
00:46:09
41.018 15.095 14 2013-07-15
08:40:51
Bollettino Sismico Italiano INGV 37779
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1986-12-05 00:46:09 ± 0.48
Latitudine 41.0180 ± 0.0319
Longitudine 15.0950 ± 0.0343
Profondità (km) 14 ± 6 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 37779

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 4566.5
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 130
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 9
Numero di fasi 9
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.7
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00089
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.00850
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 5
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 5
Parametri della magnitudo

Md:2.6

Campo Valore
Valore 2.6
Incertezza
Num. stazioni usate 1
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 37779
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 17:37:53
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.SGG.Z. 1986-12-05T00:46:33.70 10.0 undecidable manual SG 304 0.6438 0.84 0.4
--.OVO.Z. 1986-12-05T00:46:31.50 10.0 undecidable manual SG 250 0.555 1.58 0.3
--.MG9.Z. 1986-12-05T00:46:29.50 10.0 undecidable manual PN 158 0.9435 0.94 0.9
--.SGO.Z. 1986-12-05T00:46:27.50 10.0 undecidable manual SG 160 0.4884 -0.05 0.8
--.SGG.Z. 1986-12-05T00:46:21.60 10.0 undecidable manual PG 304 0.6438 -1.58 0.7
--.OVO.Z. 1986-12-05T00:46:21.50 10.0 undecidable manual PG 250 0.555 0.02 2.1
--.SGO.Z. 1986-12-05T00:46:19.00 10.0 undecidable manual PG 160 0.4884 -1.12 1
--.TR9.Z. 1986-12-05T00:46:16.50 10.0 undecidable manual SG 74 0.0999 0.49 0.7
--.TR9.Z. 1986-12-05T00:46:13.60 10.0 undecidable manual PG 74 0.0999 0.14 2.1
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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