Terremoto di magnitudo Md 2.7 del 18-06-1999 ore 06:04:46 (UTC) in zona: S Castel di Sangro (AQ)

Un terremoto di magnitudo Md 2.7 è avvenuto nella zona: S Castel di Sangro (AQ), il

  • 18-06-1999 06:04:46 (UTC)
  • 18-06-1999 08:04:46 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 41.7820, 14.1090 ad una profondità di 7 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

Visualizza la localizzazione con

Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Castel di Sangro AQ 1 6538 6538
San Pietro Avellana IS 6 503 7041
Scontrone AQ 7 574 7615
Roccaraso AQ 8 1627 9242
Alfedena AQ 8 864 10106
Rionero Sannitico IS 8 1118 11224
Montenero Val Cocchiara IS 8 538 11762
Barrea AQ 10 726 12488
Rivisondoli AQ 11 700 13188
Ateleta AQ 11 1181 14369
Forlì del Sannio IS 11 675 15044
Acquaviva d'Isernia IS 13 425 15469
Pescocostanzo AQ 13 1128 16597
Vastogirardi IS 13 704 17301
Castel del Giudice IS 13 346 17647
Roccasicura IS 14 550 18197
Civitella Alfedena AQ 14 296 18493
Pizzone IS 14 329 18822
Cerro al Volturno IS 14 1281 20103
Capracotta IS 14 903 21006
Castel San Vincenzo IS 15 516 21522
Villetta Barrea AQ 15 653 22175
Gamberale CH 16 320 22495
Sant'Angelo del Pesco IS 17 364 22859
Carovilli IS 17 1359 24218
Rocchetta a Volturno IS 18 1113 25331
Scapoli IS 19 680 26011
Pescopennataro IS 19 285 26296
Pizzoferrato CH 19 1130 27426
Miranda IS 19 1047 28473
Fornelli IS 20 1909 30382

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
64 Km a S di Chieti (51815 abitanti)
77 Km a S di Pescara (121014 abitanti)
81 Km a N di Caserta (76326 abitanti)
82 Km a S di Montesilvano (53738 abitanti)
86 Km a SE di L'Aquila (69753 abitanti)
90 Km a N di Aversa (53047 abitanti)
92 Km a NW di Benevento (60091 abitanti)
95 Km a N di Giugliano in Campania (122974 abitanti)
95 Km a N di Acerra (59573 abitanti)
97 Km a N di Afragola (65057 abitanti)
98 Km a N di Marano di Napoli (59874 abitanti)
99 Km a N di Casoria (77642 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.7 1999-06-18
06:04:46
41.782 14.109 7 2013-07-15
08:40:51
Bollettino Sismico Italiano INGV 369029
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1999-06-18 06:04:46 ± 0.28
Latitudine 41.7820 ± 0.0173
Longitudine 14.1090 ± 0.0147
Profondità (km) 7 ± 2 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 369029

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 2278.6
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 153
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 20
Numero di fasi 20
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.3
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00073
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.01093
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 14
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 14
Parametri della magnitudo

Md:2.7

Campo Valore
Valore 2.7
Incertezza
Num. stazioni usate 9
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 369029
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 22:46:14
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.MNS.Z. 1999-06-18T06:05:11.46 10.0 undecidable manual PN 300 1.2099 1.31 0.1
--.BAI2.Z. 1999-06-18T06:05:04.26 10.0 undecidable manual SG 129 0.4218 1.07 0.1
--.AQU.Z. 1999-06-18T06:05:02.44 10.0 undecidable manual PG 317 0.777 -0.26 1
--.VTB1.Z. 1999-06-18T06:05:01.70 10.0 undecidable manual PG 146 0.7104 -0.48 0.8
--.SMB1.Z. 1999-06-18T06:04:59.30 10.0 undecidable manual PG 130 0.5883 -0.37 1
--.MAB1.Z. 1999-06-18T06:04:59.88 10.0 undecidable manual PG 150 0.5883 0.49 0.9
--.PQ9.Z. 1999-06-18T06:04:58.16 10.0 undecidable manual PG 294 0.5772 -0.89 0.4
--.RFI.Z. 1999-06-18T06:04:57.68 10.0 undecidable manual PG 190 0.4884 0.29 1.3
--.PLI2.Z. 1999-06-18T06:04:56.53 10.0 undecidable manual SG 188 0.2553 -0.32 0.5
--.CPI2.Z. 1999-06-18T06:04:56.32 10.0 undecidable manual SG 141 0.2442 -0.46 0.5
--.SDI.Z. 1999-06-18T06:04:55.97 10.0 undecidable manual SG 252 0.2331 -0.17 0.6
--.BAI2.Z. 1999-06-18T06:04:55.92 10.0 positive manual PG 129 0.4218 -0.36 2.5
--.CPI2.Z. 1999-06-18T06:04:52.21 10.0 undecidable manual PG 141 0.2442 -0.37 1.3
--.RVI2.Z. 1999-06-18T06:04:52.68 10.0 undecidable manual SG 202 0.1665 -1.27 0
--.RNI2.Z. 1999-06-18T06:04:52.70 10.0 undecidable manual SG 157 0.0777 1.22 0.1
--.PLI2.Z. 1999-06-18T06:04:52.66 10.0 undecidable manual PG 188 0.2553 0.04 1.6
--.SDI.Z. 1999-06-18T06:04:52.27 10.0 undecidable manual PG 252 0.2331 0.06 1.6
--.RVI2.Z. 1999-06-18T06:04:51.20 10.0 positive manual PG 202 0.1665 0.25 2.9
--.CRVI.Z. 1999-06-18T06:04:50.60 10.0 undecidable manual PG 111 0.1554 0 1.6
--.RNI2.Z. 1999-06-18T06:04:49.51 10.0 undecidable manual PG 157 0.0777 0.35 1.3
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
Download
Tipo Descrizione Link
QuakeML - small Event, Origin, FocalMechanism Download
QuakeML - full Event, Origin, FocalMechanism, Amplitude, Arrival, Pick, Station Magnitude Download