Terremoto di magnitudo Md 2.7 del 26-05-1999 ore 18:46:49 (Italia) in zona: 3 km E Lagnasco (CN)

Un terremoto di magnitudo Md 2.7 è avvenuto nella zona: 3 km E Lagnasco (CN), il

  • 26-05-1999 16:46:49 (UTC)
  • 26-05-1999 18:46:49 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 44.6160, 7.5960 ad una profondità di 10 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Lagnasco CN 3 1453 1453
Vottignasco CN 6 537 1990
Savigliano CN 6 21441 23431
Genola CN 6 2625 26056
Scarnafigi CN 8 2162 28218
Monasterolo di Savigliano CN 8 1371 29589
Manta CN 9 3787 33376
Saluzzo CN 9 16960 50336
Villafalletto CN 9 2925 53261
Verzuolo CN 9 6459 59720
Ruffia CN 10 367 60087
Costigliole Saluzzo CN 10 3375 63462
Marene CN 12 3175 66637
Piasco CN 12 2774 69411
Centallo CN 12 6954 76365
Castellar CN 13 295 76660
Fossano CN 13 24739 101399
Cavallermaggiore CN 13 5533 106932
Villanova Solaro CN 13 772 107704
Pagno CN 13 585 108289
Tarantasca CN 14 2122 110411
Torre San Giorgio CN 14 730 111141
Cavallerleone CN 15 644 111785
Busca CN 15 10181 121966
Brondello CN 15 290 122256
Rossana CN 15 908 123164
Murello CN 15 966 124130
Sant'Albano Stura CN 15 2422 126552
Cervere CN 16 2236 128788
Salmour CN 16 704 129492
Venasca CN 17 1437 130929
Revello CN 17 4262 135191
Cardè CN 17 1122 136313
Moretta CN 17 4136 140449
Isasca CN 17 76 140525
Trinità CN 18 2263 142788
Montanera CN 18 760 143548
Martiniana Po CN 18 734 144282
Racconigi CN 18 10038 154320
Envie CN 19 2074 156394
Brossasco CN 19 1084 157478
Castelletto Stura CN 19 1351 158829
Gambasca CN 20 371 159200
Rifreddo CN 20 1078 160278
Villafranca Piemonte TO 20 4729 165007

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
25 Km a N di Cuneo (56081 abitanti)
44 Km a S di Moncalieri (57294 abitanti)
51 Km a S di Torino (890529 abitanti)
58 Km a SW di Asti (76202 abitanti)
78 Km a W di Savona (61345 abitanti)
87 Km a W di Alessandria (93943 abitanti)
90 Km a N di Sanremo (54807 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.7
ML-VAX 1.8
1999-05-26
16:46:49
44.616 7.596 10 2013-07-15
08:41:04
Bollettino Sismico Italiano INGV 366649
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1999-05-26 16:46:49 ± 0.229
Latitudine 44.6160 ± 0.0211
Longitudine 7.5960 ± 0.0203
Profondità (km) 10 (operator assigned)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 366649

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 2839.7
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 134
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 9
Numero di fasi 9
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.3
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00243
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.01230
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 5
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 5
Parametri delle magnitudo

Md:2.7

Campo Valore
Valore 2.7
Incertezza
Num. stazioni usate 5
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 366649
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 22:43:56

ML:1.8

Campo Valore
Valore 1.8
Incertezza
Num. stazioni usate 5
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 366649
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 13:07:13
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.ORO.Z. 1999-05-26T16:47:25.52 10.0 undecidable manual SN 14 1.0434 0.93 0.1
--.BNI.Z. 1999-05-26T16:47:15.00 10.0 undecidable manual SG 303 0.777 -1.25 0
--.MCGN.Z. 1999-05-26T16:47:14.00 10.0 undecidable manual PN 11 1.3653 -0.05 1.2
--.ORO.Z. 1999-05-26T16:47:10.10 10.0 undecidable manual PN 14 1.0434 0.38 1.1
--.CKI.Z. 1999-05-26T16:47:07.00 10.0 undecidable manual SG 111 0.5217 -0.96 0.1
--.BNI.Z. 1999-05-26T16:47:04.44 10.0 undecidable manual PG 303 0.777 -0.38 1.3
--.DOI.Z. 1999-05-26T16:46:59.84 10.0 undecidable manual SG 245 0.2664 -0.07 0.7
--.CKI.Z. 1999-05-26T16:46:59.98 10.0 undecidable manual PG 111 0.5217 -0.05 1.7
--.DOI.Z. 1999-05-26T16:46:55.72 10.0 positive manual PG 245 0.2664 0.33 2.8
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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