Terremoto di magnitudo Md 2.9 del 23-05-1999 ore 11:01:38 (Italia) in zona: 2 km N Pescasseroli (AQ)

Un terremoto di magnitudo Md 2.9 è avvenuto nella zona: 2 km N Pescasseroli (AQ), il

  • 23-05-1999 09:01:38 (UTC)
  • 23-05-1999 11:01:38 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 41.8310, 13.7940 ad una profondità di 9 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Pescasseroli AQ 2 2203 2203
Opi AQ 6 420 2623
Bisegna AQ 11 223 2846
Scanno AQ 11 1847 4693
Villalago AQ 12 568 5261
Villetta Barrea AQ 13 653 5914
San Donato Val di Comino FR 14 2107 8021
Campoli Appennino FR 14 1725 9746
Civitella Alfedena AQ 14 296 10042
Lecce nei Marsi AQ 14 1702 11744
Pescosolido FR 15 1555 13299
Villavallelonga AQ 15 919 14218
Gioia dei Marsi AQ 16 1989 16207
Alvito FR 16 2713 18920
Posta Fibreno FR 17 1139 20059
Anversa degli Abruzzi AQ 18 341 20400
Barrea AQ 18 726 21126
Settefrati FR 18 728 21854
Ortucchio AQ 19 1860 23714
Vicalvi FR 19 783 24497
Collelongo AQ 19 1233 25730
Gallinaro FR 19 1269 26999
Rocca Pia AQ 19 178 27177
Sora FR 19 26144 53321
Balsorano AQ 19 3569 56890
Broccostella FR 19 2741 59631
Ortona dei Marsi AQ 19 542 60173

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
66 Km a SW di Chieti (51815 abitanti)
67 Km a SE di L'Aquila (69753 abitanti)
79 Km a SW di Pescara (121014 abitanti)
82 Km a SW di Montesilvano (53738 abitanti)
84 Km a E di Tivoli (56533 abitanti)
84 Km a E di Latina (125985 abitanti)
86 Km a E di Velletri (53303 abitanti)
90 Km a E di Guidonia Montecelio (88673 abitanti)
93 Km a S di Teramo (54892 abitanti)
95 Km a NW di Caserta (76326 abitanti)
99 Km a E di Aprilia (73446 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.9 1999-05-23
09:01:38
41.831 13.794 9 2013-07-15
08:40:51
Bollettino Sismico Italiano INGV 366439
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1999-05-23 09:01:38 ± 0.306
Latitudine 41.8310 ± 0.0246
Longitudine 13.7940 ± 0.0312
Profondità (km) 9 ± 2 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 366439

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 3762.5
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 131
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 22
Numero di fasi 22
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.7
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00105
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.01004
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 15
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 15
Parametri della magnitudo

Md:2.9

Campo Valore
Valore 2.9
Incertezza
Num. stazioni usate 4
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 366439
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 22:43:44
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.VTB1.Z. 1999-05-23T09:02:10.13 10.0 undecidable manual SG 135 0.8991 1.01 0.3
--.NRCA.Z. 1999-05-23T09:02:00.51 10.0 undecidable manual PN 333 1.11 0.79 0.8
--.MNS.Z. 1999-05-23T09:01:58.39 10.0 undecidable manual PG 304 0.9879 0.65 1
--.PSB1.Z. 1999-05-23T09:01:58.29 10.0 undecidable manual PG 128 0.9657 0.94 0.7
--.VTB1.Z. 1999-05-23T09:01:57.27 10.0 undecidable manual PG 135 0.8991 1.28 0.4
--.SMB1.Z. 1999-05-23T09:01:55.80 10.0 undecidable manual PG 121 0.8103 1.35 0.4
--.CPI2.Z. 1999-05-23T09:01:54.36 10.0 undecidable manual SG 121 0.4551 -0.7 0.5
--.MAB1.Z. 1999-05-23T09:01:53.93 10.0 undecidable manual PG 137 0.777 0.24 1.5
--.CRVI.Z. 1999-05-23T09:01:52.31 10.0 undecidable manual SG 105 0.3996 -0.64 0.6
--.BAI2.Z. 1999-05-23T09:01:51.78 10.0 undecidable manual PG 119 0.6438 0.39 1.6
--.PLI2.Z. 1999-05-23T09:01:51.80 10.0 undecidable manual SG 146 0.3552 -0.65 0.5
--.PQ9.Z. 1999-05-23T09:01:50.29 10.0 undecidable manual SG 303 0.3441 -1.16 0.3
--.AQU.Z. 1999-05-23T09:01:50.55 10.0 undecidable manual PG 331 0.5883 0.14 1.8
--.RFI.Z. 1999-05-23T09:01:49.89 10.0 undecidable manual PG 164 0.5439 0.41 1.7
--.RVI2.Z. 1999-05-23T09:01:48.52 10.0 undecidable manual SG 141 0.2553 -0.35 0.7
--.CPI2.Z. 1999-05-23T09:01:46.60 10.0 undecidable manual PG 121 0.4551 -1.27 0.5
--.PLI2.Z. 1999-05-23T09:01:45.10 10.0 undecidable manual PG 146 0.3552 -0.95 1
--.CRVI.Z. 1999-05-23T09:01:45.83 10.0 undecidable manual PG 105 0.3996 -0.83 1.1
--.PQ9.Z. 1999-05-23T09:01:44.79 10.0 undecidable manual PG 303 0.3441 -1 0.9
--.SDI.Z. 1999-05-23T09:01:43.76 10.0 undecidable manual SG 174 0.1221 0.13 0.8
--.RVI2.Z. 1999-05-23T09:01:43.43 10.0 undecidable manual PG 141 0.2553 -0.87 1
--.SDI.Z. 1999-05-23T09:01:41.13 10.0 positive manual PG 174 0.1221 -0.15 3.8
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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