Terremoto di magnitudo Md 2.6 del 27-04-1999 ore 23:19:02 (Italia) in zona: 1 km W San Leucio del Sannio (BN)

Un terremoto di magnitudo Md 2.6 è avvenuto nella zona: 1 km W San Leucio del Sannio (BN), il

  • 27-04-1999 21:19:02 (UTC)
  • 27-04-1999 23:19:02 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 41.0710, 14.7450 ad una profondità di 5 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

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I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
San Leucio del Sannio BN 1 3106 3106
Ceppaloni BN 3 3415 6521
Apollosa BN 4 2658 9179
Arpaise BN 4 761 9940
Chianche AV 5 475 10415
Sant'Angelo a Cupolo BN 5 4325 14740
Petruro Irpino AV 6 349 15089
Roccabascerana AV 6 2354 17443
San Nicola Manfredi BN 7 3722 21165
Torrioni AV 7 549 21714
Benevento BN 7 60091 81805
Pannarano BN 7 2130 83935
San Martino Sannita BN 8 1230 85165
Altavilla Irpina AV 8 4196 89361
San Martino Valle Caudina AV 8 4884 94245
Montesarchio BN 9 13500 107745
Castelpoto BN 9 1254 108999
Pietrastornina AV 9 1553 110552
San Giorgio del Sannio BN 9 10022 120574
Tufo AV 10 889 121463
San Nazzaro BN 10 884 122347
Montefusco AV 10 1338 123685
Santa Paolina AV 10 1256 124941
Calvi BN 10 2682 127623
Bonea BN 11 1448 129071
Sant'Angelo a Scala AV 11 730 129801
Campoli del Monte Taburno BN 11 1546 131347
Tocco Caudio BN 11 1508 132855
Grottolella AV 11 1869 134724
Foglianise BN 11 3385 138109
Cervinara AV 12 9658 147767
Prata di Principato Ultra AV 12 2944 150711
Cautano BN 13 2044 152755
Pietradefusi AV 13 2348 155103
Capriglia Irpina AV 13 2398 157501
Rotondi AV 13 3591 161092
Pratola Serra AV 13 3764 164856
Summonte AV 13 1583 166439
Montefredane AV 14 2297 168736
Vitulano BN 14 2944 171680
Torrecuso BN 14 3407 175087
Paolisi BN 14 2072 177159
Ospedaletto d'Alpinolo AV 15 2145 179304
Bucciano BN 15 2100 181404
Venticano AV 15 2537 183941
Montemiletto AV 15 5313 189254
Torre Le Nocelle AV 15 1324 190578
Airola BN 15 8195 198773
Paupisi BN 16 1633 200406
Paduli BN 16 3978 204384
Quadrelle AV 16 1865 206249
Ponte BN 17 2580 208829
Arpaia BN 17 1992 210821
Apice BN 17 5686 216507
Pietrelcina BN 17 3114 219621
Moiano BN 17 4094 223715
Montefalcione AV 17 3359 227074
Sirignano AV 17 2933 230007
Mercogliano AV 17 12267 242274
Mugnano del Cardinale AV 17 5373 247647
Manocalzati AV 17 3160 250807
Baiano AV 17 4718 255525
Avella AV 17 7890 263415
Sperone AV 18 3706 267121
Avellino AV 18 54857 321978
Forchia BN 18 1235 323213
Candida AV 18 1147 324360
Atripalda AV 19 11020 335380
Roccarainola NA 19 7082 342462
Pesco Sannita BN 19 1972 344434
San Potito Ultra AV 19 1558 345992
Parolise AV 19 663 346655
Taurasi AV 19 2377 349032
Lapio AV 20 1572 350604
Fragneto Monforte BN 20 1840 352444
Sant'Arcangelo Trimonte BN 20 573 353017
Tufino NA 20 3776 356793

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
7 Km a SW di Benevento (60091 abitanti)
18 Km a N di Avellino (54857 abitanti)
34 Km a E di Acerra (59573 abitanti)
35 Km a E di Caserta (76326 abitanti)
40 Km a E di Afragola (65057 abitanti)
40 Km a NE di Scafati (50787 abitanti)
41 Km a N di Cava de' Tirreni (53659 abitanti)
42 Km a E di Casoria (77642 abitanti)
43 Km a NE di Portici (55274 abitanti)
44 Km a N di Salerno (135261 abitanti)
44 Km a NE di Ercolano (53709 abitanti)
45 Km a NE di Torre del Greco (86275 abitanti)
46 Km a E di Aversa (53047 abitanti)
47 Km a NE di Castellammare di Stabia (66466 abitanti)
48 Km a E di Giugliano in Campania (122974 abitanti)
49 Km a NE di Napoli (974074 abitanti)
50 Km a E di Marano di Napoli (59874 abitanti)
55 Km a NW di Battipaglia (50786 abitanti)
60 Km a E di Pozzuoli (81661 abitanti)
80 Km a SW di Foggia (151991 abitanti)
87 Km a SW di San Severo (53905 abitanti)
100 Km a W di Cerignola (58396 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.6 1999-04-27
21:19:02
41.071 14.745 5 2013-07-15
08:41:04
Bollettino Sismico Italiano INGV 364189
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1999-04-27 21:19:02 ± 0.167
Latitudine 41.0710 ± 0.0128
Longitudine 14.7450 ± 0.0165
Profondità (km) 5 (operator assigned)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 364189

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 1985.8
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 145
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 21
Numero di fasi 21
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.5
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00121
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.01004
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 13
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 13
Parametri della magnitudo

Md:2.6

Campo Valore
Valore 2.6
Incertezza
Num. stazioni usate 2
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 364189
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 22:41:36
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.SL9.Z. 1999-04-27T21:19:36.50 10.0 undecidable manual SG 134 0.9546 0.09 0.6
--.CRVI.Z. 1999-04-27T21:19:29.49 10.0 undecidable manual SG 333 0.7326 0.32 0.7
--.SGO.Z. 1999-04-27T21:19:28.00 10.0 undecidable manual SG 139 0.6549 0.94 0.3
--.MU9.Z. 1999-04-27T21:19:26.14 10.0 undecidable manual SG 118 0.6327 -0.16 0.8
--.MGR.Z. 1999-04-27T21:19:24.89 10.0 undecidable manual PN 146 1.11 -0.13 1.4
--.SDI.Z. 1999-04-27T21:19:22.12 10.0 undecidable manual PG 312 0.9435 0.05 1.5
--.SL9.Z. 1999-04-27T21:19:21.50 10.0 undecidable manual PG 134 0.9546 -0.73 0.9
--.CRVI.Z. 1999-04-27T21:19:19.20 10.0 undecidable manual PG 333 0.7326 1.16 0.4
--.RFI.Z. 1999-04-27T21:19:17.50 10.0 undecidable manual PG 292 0.6105 1.13 0.5
--.MU9.Z. 1999-04-27T21:19:16.16 10.0 undecidable manual PG 118 0.6327 -0.23 1.8
--.SGO.Z. 1999-04-27T21:19:16.77 10.0 undecidable manual PG 139 0.6549 -0.05 1.9
--.CA9.Z. 1999-04-27T21:19:15.77 10.0 undecidable manual PG 107 0.5439 1.04 0.7
--.CI9.Z. 1999-04-27T21:19:14.30 10.0 undecidable manual SG 134 0.2997 -0.12 0.8
--.MAB1.Z. 1999-04-27T21:19:12.28 10.0 undecidable manual SG 315 0.2553 -0.94 0.3
--.MRB1.Z. 1999-04-27T21:19:10.90 10.0 undecidable manual SG 72 0.1665 0.25 0.8
--.VTB1.Z. 1999-04-27T21:19:09.23 10.0 undecidable manual SG 322 0.1332 0.65 0.5
--.SMB1.Z. 1999-04-27T21:19:09.14 10.0 undecidable manual PG 356 0.3219 -0.98 0.8
--.CI9.Z. 1999-04-27T21:19:08.89 10.0 undecidable manual PG 134 0.2997 -0.63 1.4
--.MRB1.Z. 1999-04-27T21:19:07.10 10.0 undecidable manual PG 72 0.1665 0.22 2
--.MAB1.Z. 1999-04-27T21:19:07.91 10.0 undecidable manual PG 315 0.2553 -0.93 0.9
--.VTB1.Z. 1999-04-27T21:19:05.83 10.0 undecidable manual PG 322 0.1332 -0.33 1.9
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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