Terremoto di magnitudo Md 2.9 del 25-04-1999 ore 22:36:48 (Italia) in zona: 4 km NE Saint Nicolas (AO)

Un terremoto di magnitudo Md 2.9 è avvenuto nella zona: 4 km NE Saint Nicolas (AO), il

  • 25-04-1999 20:36:48 (UTC)
  • 25-04-1999 22:36:48 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 45.7420, 7.2020 ad una profondità di 5 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Saint-Nicolas AO 4 311 311
Saint-Pierre AO 4 3165 3476
Villeneuve AO 4 1289 4765
Arvier AO 5 873 5638
Sarre AO 5 4927 10565
Aymavilles AO 5 2086 12651
Introd AO 6 658 13309
Avise AO 6 305 13614
Jovençan AO 7 736 14350
Gressan AO 7 3387 17737
Gignod AO 9 1710 19447
Etroubles AO 9 501 19948
Saint-Rhémy-en-Bosses AO 9 338 20286
Saint-Oyen AO 9 203 20489
Aosta AO 9 34390 54879
Allein AO 10 229 55108
Roisan AO 10 1036 56144
Charvensod AO 10 2468 58612
La Salle AO 10 2087 60699
Rhêmes-Saint-Georges AO 10 194 60893
Doues AO 12 510 61403
Saint-Christophe AO 12 3432 64835
Pollein AO 12 1569 66404
Morgex AO 13 2104 68508
Valpelline AO 14 657 69165
Ollomont AO 15 157 69322
Brissogne AO 16 1008 70330
Valgrisenche AO 16 196 70526
Valsavarenche AO 17 161 70687
Quart AO 17 4039 74726
Pré-Saint-Didier AO 17 1050 75776
Oyace AO 19 219 75995
Courmayeur AO 19 2807 78802
Cogne AO 19 1417 80219
Saint-Marcel AO 19 1362 81581
La Thuile AO 20 761 82342

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
83 Km a NW di Torino (890529 abitanti)
91 Km a NW di Moncalieri (57294 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.9
ML-VAX 2.0
1999-04-25
20:36:48
45.742 7.202 5 2013-07-15
08:41:04
Bollettino Sismico Italiano INGV 363949
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1999-04-25 20:36:48 ± 0.524
Latitudine 45.7420 ± 0.0336
Longitudine 7.2020 ± 0.0417
Profondità (km) 5 (operator assigned)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 363949

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 4944.3
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 220
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 13
Numero di fasi 13
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.6
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00494
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.03554
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 8
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 8
Parametri delle magnitudo

Md:2.9

Campo Valore
Valore 2.9
Incertezza
Num. stazioni usate 4
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 363949
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 22:41:23

ML:2.0

Campo Valore
Valore 2.0
Incertezza
Num. stazioni usate 6
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 363949
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 13:07:13
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.BR9.Z. 1999-04-25T20:37:56.81 10.0 undecidable manual SN 70 2.3088 1.06 0.3
--.FVI.Z. 1999-04-25T20:37:50.29 10.0 undecidable manual PN 76 3.9405 0.35 1
--.DOI.Z. 1999-04-25T20:37:29.55 10.0 undecidable manual SN 179 1.2321 -0.58 0.7
--.BR9.Z. 1999-04-25T20:37:27.77 10.0 undecidable manual PN 70 2.3088 0.3 1.5
--.BOB.Z. 1999-04-25T20:37:21.47 10.0 undecidable manual PN 121 1.8537 0.31 1.7
--.CKI.Z. 1999-04-25T20:37:17.46 10.0 undecidable manual PN 150 1.5207 0.86 1.1
--.BNI.Z. 1999-04-25T20:37:17.86 10.0 undecidable manual SG 208 0.777 1.06 0.3
--.DOI.Z. 1999-04-25T20:37:12.64 10.0 undecidable manual PN 179 1.2321 -0.04 2.2
--.MCGN.Z. 1999-04-25T20:37:11.18 10.0 undecidable manual SG 68 0.5883 0.61 0.6
--.ORO.Z. 1999-04-25T20:37:09.24 10.0 undecidable manual SG 102 0.5439 -0.31 0.8
--.BNI.Z. 1999-04-25T20:37:03.95 10.0 undecidable manual PG 208 0.777 -1.02 0.9
--.ORO.Z. 1999-04-25T20:37:00.00 10.0 undecidable manual PG 102 0.5439 -0.8 1.3
--.MCGN.Z. 1999-04-25T20:36:59.97 10.0 undecidable manual PG 68 0.5883 -1.41 0.4
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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