Terremoto di magnitudo Md 2.7 del 19-04-1999 ore 23:15:49 (Italia) in zona: 1 km NW Motta Montecorvino (FG)

Un terremoto di magnitudo Md 2.7 è avvenuto nella zona: 1 km NW Motta Montecorvino (FG), il

  • 19-04-1999 21:15:49 (UTC)
  • 19-04-1999 23:15:49 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 41.5150, 15.1060 ad una profondità di 3 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Motta Montecorvino FG 1 730 730
Pietramontecorvino FG 4 2721 3451
Volturino FG 4 1743 5194
Volturara Appula FG 5 430 5624
Castelnuovo della Daunia FG 8 1445 7069
San Marco la Catola FG 8 1012 8081
Casalvecchio di Puglia FG 9 1877 9958
Alberona FG 9 985 10943
Casalnuovo Monterotaro FG 12 1556 12499
Celenza Valfortore FG 12 1598 14097
Tufara CB 14 925 15022
San Bartolomeo in Galdo BN 14 4867 19889
Carlantino FG 14 980 20869
Biccari FG 15 2800 23669
Castelvetere in Val Fortore BN 16 1240 24909
Gambatesa CB 16 1464 26373
Roseto Valfortore FG 16 1074 27447
Baselice BN 17 2397 29844
Macchia Valfortore CB 18 576 30420
Lucera FG 19 33724 64144
Colletorto CB 20 1938 66082

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
30 Km a SW di San Severo (53905 abitanti)
37 Km a W di Foggia (151991 abitanti)
51 Km a NE di Benevento (60091 abitanti)
69 Km a W di Manfredonia (57279 abitanti)
72 Km a NE di Avellino (54857 abitanti)
72 Km a W di Cerignola (58396 abitanti)
81 Km a NE di Caserta (76326 abitanti)
88 Km a NE di Acerra (59573 abitanti)
94 Km a NE di Afragola (65057 abitanti)
96 Km a NE di Casoria (77642 abitanti)
96 Km a NE di Aversa (53047 abitanti)
96 Km a NE di Cava de' Tirreni (53659 abitanti)
97 Km a N di Salerno (135261 abitanti)
98 Km a NE di Scafati (50787 abitanti)
99 Km a NE di Portici (55274 abitanti)
100 Km a NE di Giugliano in Campania (122974 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.7
ML-VAX 1.5
1999-04-19
21:15:49
41.515 15.106 3 2013-07-15
08:40:51
Bollettino Sismico Italiano INGV 363419
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1999-04-19 21:15:49 ± 0.134
Latitudine 41.5150 ± 0.0070
Longitudine 15.1060 ± 0.0092
Profondità (km) 3 ± 1 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 363419

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 1090.4
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 78
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 35
Numero di fasi 35
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.4
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00235
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.01498
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 21
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 21
Parametri delle magnitudo

Md:2.7

Campo Valore
Valore 2.7
Incertezza
Num. stazioni usate 4
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 363419
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 22:40:52

ML:1.5

Campo Valore
Valore 1.5
Incertezza
Num. stazioni usate 17
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 363419
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 13:07:13
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.BRT.Z. 1999-04-19T21:16:41.00 10.0 undecidable manual SN 112 1.665 0.05 0.5
--.LT9.Z. 1999-04-19T21:16:39.50 10.0 undecidable manual SN 124 1.5762 0.55 0.3
--.SDI.Z. 1999-04-19T21:16:24.81 10.0 undecidable manual SG 281 0.9768 0.84 0.2
--.SGO.Z. 1999-04-19T21:16:23.54 10.0 undecidable manual SG 170 0.9657 0.22 0.7
--.BRT.Z. 1999-04-19T21:16:19.50 10.0 undecidable manual PN 112 1.665 0.48 0.8
--.LT9.Z. 1999-04-19T21:16:18.50 10.0 undecidable manual PN 124 1.5762 0.64 0.6
--.MU9.Z. 1999-04-19T21:16:17.50 10.0 undecidable manual SG 159 0.7992 -0.66 0.4
--.MGR.Z. 1999-04-19T21:16:15.99 10.0 undecidable manual PN 166 1.4097 0.34 1.2
--.CA9.Z. 1999-04-19T21:16:13.51 10.0 undecidable manual SG 157 0.6549 -0.09 0.8
--.FG3.Z. 1999-04-19T21:16:12.51 10.0 undecidable manual SG 72 0.6549 -0.9 0.2
--.SL9.Z. 1999-04-19T21:16:12.99 10.0 undecidable manual PN 160 1.1877 0.44 1.1
--.CRVI.Z. 1999-04-19T21:16:11.31 10.0 undecidable manual SG 289 0.6327 -1.28 0
--.SDI.Z. 1999-04-19T21:16:09.25 10.0 undecidable manual PG 281 0.9768 0.03 1.8
--.SGO.Z. 1999-04-19T21:16:08.61 10.0 undecidable manual PG 170 0.9657 -0.23 1.6
--.RFI.Z. 1999-04-19T21:16:07.51 10.0 undecidable manual PG 256 0.8658 0.51 1.2
--.MU9.Z. 1999-04-19T21:16:05.40 10.0 undecidable manual PG 159 0.7992 -0.82 0.6
--.BAI2.Z. 1999-04-19T21:16:04.29 10.0 undecidable manual SG 269 0.4107 -0.76 0.3
--.RGNG.Z. 1999-04-19T21:16:03.53 10.0 undecidable manual SG 66 0.3885 -0.68 0.4
--.FG3.Z. 1999-04-19T21:16:03.39 10.0 undecidable manual PG 72 0.6549 0.27 1.8
--.CA9.Z. 1999-04-19T21:16:03.30 10.0 undecidable manual PG 157 0.6549 -0.2 2
--.MRB1.Z. 1999-04-19T21:16:03.65 10.0 undecidable manual SG 194 0.3996 -1.09 0.1
--.CI9.Z. 1999-04-19T21:16:03.17 10.0 undecidable manual PG 185 0.6549 0.08 2.1
--.CRVI.Z. 1999-04-19T21:16:02.11 10.0 undecidable manual PG 289 0.6327 -0.54 1.3
--.SMB1.Z. 1999-04-19T21:16:02.34 10.0 undecidable manual SG 247 0.3108 1.12 0.1
--.FG2.Z. 1999-04-19T21:16:00.61 10.0 undecidable manual SG 8 0.2886 0.23 0.8
--.FG4.Z. 1999-04-19T21:15:59.44 10.0 undecidable manual PG 141 0.4884 -0.59 1.1
--.FG5.Z. 1999-04-19T21:15:59.92 10.0 undecidable manual SG 152 0.2553 0.7 0.4
--.MAB1.Z. 1999-04-19T21:15:59.75 10.0 undecidable manual PG 241 0.5217 -0.89 0.5
--.VTB1.Z. 1999-04-19T21:15:59.71 10.0 undecidable manual PG 227 0.4884 -0.22 1.9
--.BAI2.Z. 1999-04-19T21:15:58.32 10.0 undecidable manual PG 269 0.4107 0.02 2.1
--.MRB1.Z. 1999-04-19T21:15:58.22 10.0 undecidable manual PG 194 0.3996 0.11 2
--.RGNG.Z. 1999-04-19T21:15:57.63 10.0 undecidable manual PG 66 0.3885 -0.18 2
--.SMB1.Z. 1999-04-19T21:15:56.84 10.0 undecidable manual PG 247 0.3108 0.76 0.8
--.FG2.Z. 1999-04-19T21:15:55.79 10.0 undecidable manual PG 8 0.2886 0.2 2
--.FG5.Z. 1999-04-19T21:15:55.44 10.0 undecidable manual PG 152 0.2553 0.51 1.3
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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