Terremoto di magnitudo ML 2.9 del 26-11-2016 ore 14:19:19 (Italia) in zona: 1 km S Aieta (CS)

Un terremoto di magnitudo ML 2.9 è avvenuto nella zona: 1 km S Aieta (CS), il

  • 26-11-2016 13:19:19 (UTC)
  • 26-11-2016 14:19:19 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 39.9200, 15.8250 ad una profondità di 271 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Aieta CS 1 823 823
Praia a Mare CS 5 6725 7548
Tortora CS 5 6187 13735
San Nicola Arcella CS 9 1957 15692
Papasidero CS 9 734 16426
Santa Domenica Talao CS 11 1263 17689
Maratea PZ 12 5139 22828
Trecchina PZ 13 2316 25144
Scalea CS 13 10913 36057
Laino Castello CS 13 848 36905
Laino Borgo CS 13 1921 38826
Lauria PZ 14 12919 51745
Mormanno CS 14 3027 54772
Orsomarso CS 15 1265 56037
Castelluccio Inferiore PZ 16 2131 58168
Castelluccio Superiore PZ 17 824 58992
Nemoli PZ 17 1495 60487
Rotonda PZ 19 3494 63981
Rivello PZ 19 2767 66748
Santa Maria del Cedro CS 19 4954 71702
Verbicaro CS 20 3056 74758

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
79 Km a NW di Cosenza (67546 abitanti)
80 Km a S di Potenza (67122 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
ML 2.9 2016-11-26
13:19:19
39.9202 15.8247 271 2017-05-19
06:34:13
Bollettino Sismico Italiano INGV 45510281
Rivista
Rev100
ML 2.7 2016-11-26
13:19:24
39.8853 16.0183 231 2016-11-26
13:40:39
Sala Sismica INGV-Roma 34711981
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 2016-11-26 13:19:19 ± 0.32
Latitudine 39.9202 ± 0.0180
Longitudine 15.8247 ± 0.0457
Profondità (km) 271 ± 2 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-INGV
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 45510281

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza uncertainty ellipse
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri) 3893
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri) 1298
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi) 84
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 3890.0
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 109
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 33
Numero di fasi 33
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.35
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.07374
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 2.11431
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 24
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 24
Parametri delle magnitudo

ML:2.7

Campo Valore
Valore 2.7
Incertezza 0.1
Num. stazioni usate 6
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 34711981
Agenzia INGV
Autore Sala Sismica INGV-Roma
Tempo di creazione (UTC) 2016-11-26 13:40:38

ML:2.9

Campo Valore
Valore 2.9
Incertezza 0.1
Num. stazioni usate 6
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 45510281
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2017-05-19 06:34:13
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
IV.PLAC.HHZ. 2016-11-26T13:20:31.85 0.6 undecidable manual S 162 171.495 146 -0.21 34
IV.JOPP.HHZ. 2016-11-26T13:20:28.06 0.6 undecidable manual S 178 145.743 151 -1.12 28
IV.LADO.EHE. 2016-11-26T13:20:27.74 0.6 undecidable manual S 125 121.2897 155 0.97 32
IV.SERS.HHZ. 2016-11-26T13:20:27.14 0.6 undecidable manual S 143 122.8881 155 0.23 41
IV.SCHR.EHN. 2016-11-26T13:20:22.64 0.6 undecidable manual S 34 37.629 172 1.08 35
IV.CAR1.HHZ. 2016-11-26T13:20:22.95 0.3 undecidable manual S 156 81.0522 163 -0.68 58
MN.CUC.HHZ. 2016-11-26T13:20:21.25 0.6 undecidable manual S 355 8.1807 178 0.25 50
IV.SALB.HHZ. 2016-11-26T13:20:21.78 0.6 undecidable manual S 96 44.622 170 -0.01 49
IV.CET2.HHZ. 2016-11-26T13:20:21.47 0.3 undecidable manual S 166 44.8218 170 -0.33 69
IV.MSFR.HHZ. 2016-11-26T13:20:06.95 0.3 undecidable manual P 207 234.6873 138 0.56 33
IV.MTTG.HHE. 2016-11-26T13:20:04.94 0.3 undecidable manual P 183 212.9313 140 0.33 41
IV.PLAC.HHZ. 2016-11-26T13:20:01.36 0.1 undecidable manual P 162 171.495 146 -0.18 70
IV.NOCI.HHZ. 2016-11-26T13:19:59.23 0.1 undecidable manual P 47 142.3464 151 -0.43 75
IV.JOPP.HHZ. 2016-11-26T13:19:59.36 0.1 undecidable manual P 178 145.743 151 -0.51 72
IV.SERS.HHZ. 2016-11-26T13:19:59.03 0.1 undecidable manual P 143 122.8881 155 0.47 77
IV.LADO.EHE. 2016-11-26T13:19:58.72 0.1 undecidable manual P 125 121.2897 155 0.24 81
IV.MCRV.HHN. 2016-11-26T13:19:58.11 0.3 undecidable manual P 330 110.6004 157 0.17 63
IV.LTRZ.EHZ. 2016-11-26T13:19:57.59 0.1 negative manual P 48 113.2977 156 -0.48 79
GE.MATE.HHN. 2016-11-26T13:19:57.41 0.1 undecidable manual P 42 109.9122 157 -0.49 79
IV.MRLC.HHE. 2016-11-26T13:19:57.31 0.1 undecidable manual P 343 97.0251 160 0 90
IV.MIGL.HHZ. 2016-11-26T13:19:56.72 0.1 positive manual P 34 92.1411 161 -0.38 84
IV.SLCN.HNZ. 2016-11-26T13:19:56.00 0.3 undecidable manual P 343 54.6009 168 0.16 71
IV.ORI.HHN. 2016-11-26T13:19:56.29 0.1 undecidable manual P 75 55.1004 168 0.44 89
IV.CDRU.HHE. 2016-11-26T13:19:56.59 0.1 undecidable manual P 325 77.0673 164 0.07 92
IV.CAR1.HHZ. 2016-11-26T13:19:56.79 0.3 undecidable manual P 156 81.0522 163 0.12 68
IV.TDS.HHZ. 2016-11-26T13:19:56.68 0.1 undecidable manual P 123 52.4031 169 0.89 75
IV.SALB.HHZ. 2016-11-26T13:19:55.64 0.1 negative manual P 96 44.622 170 0.03 98
IV.MGR.HHZ. 2016-11-26T13:19:55.29 0.1 undecidable manual P 316 33.3444 173 -0.11 99
IV.CET2.HHZ. 2016-11-26T13:19:55.29 0.1 undecidable manual P 166 44.8218 170 -0.32 93
IV.MTSN.HHZ. 2016-11-26T13:19:55.45 0.1 undecidable manual P 351 38.9277 172 -0.05 99
IV.SCHR.EHN. 2016-11-26T13:19:55.75 0.1 undecidable manual P 34 37.629 172 0.28 95
IV.SIRI.HNE. 2016-11-26T13:19:55.57 0.3 undecidable manual P 7 29.2485 174 0.23 73
MN.CUC.HHZ. 2016-11-26T13:19:54.88 0.1 undecidable manual P 355 8.1807 178 -0.27 100
Ampiezza e Magnitudo per ciascuna stazione
SCNL mag Generic_amplitude Period Type Category Unit Time_window_reference
IV.CAR1.HHN. ML:2.8 0.00008695 0.44 AML other m 2016-11-26T13:20:23.29
IV.CAR1.HHE. ML:2.8 0.00008615000000000001 1.24 AML other m 2016-11-26T13:20:23.64
IV.CELI.HHE. ML:3.1 0.0001635 0.4 AML other m 2016-11-26T13:20:26.54
IV.CELI.HHN. ML:3.0 0.00015 1.22 AML other m 2016-11-26T13:20:27.62
IV.CET2.HHN. ML:2.9 0.000126 0.28 AML other m 2016-11-26T13:20:22.09
IV.CET2.HHE. ML:2.9 0.00013000000000000002 1.2 AML other m 2016-11-26T13:20:22.13
IV.JOPP.HHN. ML:2.8 0.0000736 0.36 AML other m 2016-11-26T13:20:29.11
IV.JOPP.HHE. ML:2.8 0.00007525000000000001 0.84 AML other m 2016-11-26T13:20:30.69
IV.PLAC.HHN. ML:3.0 0.0001074 0.36 AML other m 2016-11-26T13:20:33.36
IV.PLAC.HHE. ML:2.9 0.00007755 0.24 AML other m 2016-11-26T13:20:33.67
IV.SERS.HHN. ML:2.9 0.0000942 0.38 AML other m 2016-11-26T13:20:28.44
IV.SERS.HHE. ML:2.8 0.0000734 1.72 AML other m 2016-11-26T13:20:29.13
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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QuakeML - small Event, Origin, FocalMechanism Download
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