Terremoto di magnitudo Md 3.0 del 12-03-1999 ore 23:44:52 (UTC) in zona: 8 km W Zafferana Etnea (CT)

Un terremoto di magnitudo Md 3.0 è avvenuto nella zona: 8 km W Zafferana Etnea (CT), il

  • 12-03-1999 23:44:52 (UTC)
  • 13-03-1999 00:44:52 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 37.7190, 15.0140 ad una profondità di 5 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Zafferana Etnea CT 8 9517 9517
Milo CT 9 1087 10604
Santa Venerina CT 12 8592 19196
Nicolosi CT 12 7463 26659
Ragalna CT 12 3924 30583
Pedara CT 12 14102 44685
Sant'Alfio CT 12 1582 46267
Trecastagni CT 13 10910 57177
Viagrande CT 14 8563 65740
Belpasso CT 14 28108 93848
Giarre CT 15 27659 121507
Biancavilla CT 15 24007 145514
Aci Bonaccorsi CT 16 3524 149038
Santa Maria di Licodia CT 16 7641 156679
Aci Sant'Antonio CT 16 17984 174663
San Pietro Clarenza CT 16 7743 182406
Mascalucia CT 17 31958 214364
Tremestieri Etneo CT 17 20589 234953
Mascali CT 17 14282 249235
Camporotondo Etneo CT 17 5023 254258
Riposto CT 17 14838 269096
Aci Catena CT 17 29851 298947
Adrano CT 17 36122 335069
San Giovanni la Punta CT 17 23060 358129
Piedimonte Etneo CT 18 3963 362092
Bronte CT 18 19172 381264
Linguaglossa CT 18 5403 386667
Maletto CT 18 3920 390587
Acireale CT 18 52622 443209
Gravina di Catania CT 18 25838 469047
Valverde CT 18 7840 476887
Paternò CT 19 48228 525115
Sant'Agata li Battiati CT 19 9479 534594
Randazzo CT 19 10900 545494
San Gregorio di Catania CT 19 11966 557460
Fiumefreddo di Sicilia CT 19 9623 567083

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
18 Km a NW di Acireale (52622 abitanti)
25 Km a N di Catania (314555 abitanti)
70 Km a SW di Reggio di Calabria (183035 abitanti)
71 Km a SW di Messina (238439 abitanti)
77 Km a NW di Siracusa (122291 abitanti)
88 Km a E di Caltanissetta (63360 abitanti)
92 Km a N di Ragusa (73313 abitanti)
95 Km a NE di Vittoria (63339 abitanti)
98 Km a N di Modica (54633 abitanti)
99 Km a NE di Gela (75827 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 3.0
ML-VAX 2.3
1999-03-12
23:44:52
37.719 15.014 5 2013-07-15
08:41:04
Bollettino Sismico Italiano INGV 360999
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1999-03-12 23:44:52 ± 0.147
Latitudine 37.7190 ± 0.0098
Longitudine 15.0140 ± 0.0107
Profondità (km) 5 (operator assigned)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 360999

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 1437.9
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 94
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 28
Numero di fasi 28
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.5
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00291
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.02752
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 19
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 19
Parametri delle magnitudo

Md:3.0

Campo Valore
Valore 3.0
Incertezza
Num. stazioni usate 11
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 360999
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 22:38:32

ML:2.3

Campo Valore
Valore 2.3
Incertezza
Num. stazioni usate 14
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 360999
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 13:07:13
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.MU9.Z. 1999-03-12T23:45:42.67 10.0 undecidable manual PN 6 3.0525 1.63 0.1
--.SL9.Z. 1999-03-12T23:45:37.21 10.0 undecidable manual PN 9 2.7084 0.98 0.4
--.SGO.Z. 1999-03-12T23:45:36.50 10.0 undecidable manual PN 4 2.8416 -1.59 0.1
--.ORI.Z. 1999-03-12T23:45:35.68 10.0 undecidable manual PN 24 2.5752 1.23 0.3
--.MGR.Z. 1999-03-12T23:45:31.77 10.0 undecidable manual PN 9 2.442 -0.91 0.5
--.TDS.Z. 1999-03-12T23:45:28.46 10.0 undecidable manual PN 27 2.1978 -0.7 0.8
--.ERC.Z. 1999-03-12T23:45:25.10 10.0 undecidable manual PN 279 1.9314 -0.54 1
--.SOI.Z. 1999-03-12T23:45:23.68 10.0 undecidable manual SG 66 0.888 -0.04 0.7
--.GIB.Z. 1999-03-12T23:45:21.63 10.0 undecidable manual SG 289 0.8214 0.13 0.7
--.CS9.Z. 1999-03-12T23:45:20.86 10.0 undecidable manual SG 286 0.777 0.94 0.3
--.PZI.Z. 1999-03-12T23:45:16.70 10.0 undecidable manual SG 184 0.6549 0.3 0.6
--.FAVR.Z. 1999-03-12T23:45:16.20 10.0 undecidable manual PN 247 1.1544 1.3 0.4
--.MSI.Z. 1999-03-12T23:45:16.17 10.0 undecidable manual SG 41 0.6327 0.43 0.6
--.MO9.Z. 1999-03-12T23:45:14.86 10.0 undecidable manual SG 61 0.5994 0.37 0.6
--.ATN.Z. 1999-03-12T23:45:13.34 10.0 undecidable manual SG 38 0.555 0.23 0.7
--.AU9.Z. 1999-03-12T23:45:10.49 10.0 undecidable manual SG 160 0.4884 -0.38 0.6
--.SOI.Z. 1999-03-12T23:45:10.11 10.0 undecidable manual PG 66 0.888 -0.27 1.6
--.SA1.Z. 1999-03-12T23:45:09.15 10.0 undecidable manual PG 350 0.8547 -0.52 1.4
--.CS9.Z. 1999-03-12T23:45:08.10 10.0 undecidable manual PG 286 0.777 -0.19 1.7
--.GIB.Z. 1999-03-12T23:45:08.88 10.0 undecidable manual PG 289 0.8214 -0.22 1.7
--.SC9.Z. 1999-03-12T23:45:07.57 10.0 undecidable manual PG 45 0.7659 -0.53 1.4
--.MSI.Z. 1999-03-12T23:45:05.58 10.0 undecidable manual PG 41 0.6327 -0.2 1.7
--.PZI.Z. 1999-03-12T23:45:05.73 10.0 undecidable manual PG 184 0.6549 -0.43 1.5
--.MNO.Z. 1999-03-12T23:45:05.90 10.0 undecidable manual SG 310 0.3219 0.09 0.7
--.MO9.Z. 1999-03-12T23:45:05.50 10.0 positive manual PG 61 0.5994 0.45 2.9
--.ATN.Z. 1999-03-12T23:45:04.30 10.0 undecidable manual PG 38 0.555 -0.23 1.7
--.AU9.Z. 1999-03-12T23:45:02.81 10.0 undecidable manual PG 160 0.4884 -0.16 1.7
--.MNO.Z. 1999-03-12T23:44:59.20 10.0 undecidable manual PG 310 0.3219 -0.38 1.5
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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