Terremoto di magnitudo Md 3.0 del 02-03-1999 ore 18:37:21 (UTC) in zona: 10 km W Zafferana Etnea (CT)

Un terremoto di magnitudo Md 3.0 è avvenuto nella zona: 10 km W Zafferana Etnea (CT), il

  • 02-03-1999 18:37:21 (UTC)
  • 02-03-1999 19:37:21 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 37.7260, 14.9910 ad una profondità di 5 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Zafferana Etnea CT 11 9517 9517
Milo CT 11 1087 10604
Ragalna CT 12 3924 14528
Nicolosi CT 13 7463 21991
Pedara CT 14 14102 36093
Sant'Alfio CT 14 1582 37675
Santa Venerina CT 14 8592 46267
Biancavilla CT 14 24007 70274
Trecastagni CT 14 10910 81184
Belpasso CT 15 28108 109292
Santa Maria di Licodia CT 15 7641 116933
Adrano CT 16 36122 153055
Bronte CT 16 19172 172227
Viagrande CT 16 8563 180790
Maletto CT 16 3920 184710
Giarre CT 17 27659 212369
San Pietro Clarenza CT 17 7743 220112
Aci Bonaccorsi CT 18 3524 223636
Randazzo CT 18 10900 234536
Camporotondo Etneo CT 18 5023 239559
Aci Sant'Antonio CT 18 17984 257543
Mascalucia CT 18 31958 289501
Tremestieri Etneo CT 18 20589 310090
Paternò CT 18 48228 358318
Mascali CT 18 14282 372600
Linguaglossa CT 19 5403 378003
San Giovanni la Punta CT 19 23060 401063
Riposto CT 19 14838 415901
Piedimonte Etneo CT 19 3963 419864
Aci Catena CT 19 29851 449715
Gravina di Catania CT 19 25838 475553
Acireale CT 20 52622 528175
Moio Alcantara ME 20 717 528892

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
20 Km a NW di Acireale (52622 abitanti)
26 Km a NW di Catania (314555 abitanti)
72 Km a SW di Reggio di Calabria (183035 abitanti)
72 Km a SW di Messina (238439 abitanti)
79 Km a NW di Siracusa (122291 abitanti)
86 Km a E di Caltanissetta (63360 abitanti)
92 Km a N di Ragusa (73313 abitanti)
95 Km a NE di Vittoria (63339 abitanti)
98 Km a NE di Gela (75827 abitanti)
98 Km a N di Modica (54633 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 3.0
ML-VAX 2.4
1999-03-02
18:37:21
37.726 14.991 5 2013-07-15
08:41:04
Bollettino Sismico Italiano INGV 360549
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1999-03-02 18:37:21 ± 0.146
Latitudine 37.7260 ± 0.0106
Longitudine 14.9910 ± 0.0086
Profondità (km) 5 (operator assigned)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 360549

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 1402.0
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 115
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 23
Numero di fasi 23
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.3
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00275
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.02202
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 14
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 14
Parametri delle magnitudo

Md:3.0

Campo Valore
Valore 3.0
Incertezza
Num. stazioni usate 9
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 360549
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 22:38:06

ML:2.4

Campo Valore
Valore 2.4
Incertezza
Num. stazioni usate 8
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 360549
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 13:07:13
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.MGR.Z. 1999-03-02T18:38:00.92 10.0 undecidable manual PN 9 2.442 -1.02 0.2
--.TDS.Z. 1999-03-02T18:37:57.90 10.0 undecidable manual PN 27 2.1978 -0.61 0.5
--.SOI.Z. 1999-03-02T18:37:54.58 10.0 undecidable manual SG 67 0.8991 1.1 0.1
--.USI.Z. 1999-03-02T18:37:51.94 10.0 undecidable manual PN 305 1.7205 -0.11 1.2
--.GIB.Z. 1999-03-02T18:37:50.22 10.0 undecidable manual SG 289 0.7992 0.02 0.7
--.GRI.Z. 1999-03-02T18:37:50.86 10.0 undecidable manual PN 45 1.5651 1.03 0.2
--.SC9.Z. 1999-03-02T18:37:49.34 10.0 undecidable manual SG 46 0.777 0 0.7
--.CS9.Z. 1999-03-02T18:37:48.56 10.0 undecidable manual SG 286 0.7548 -0.05 0.7
--.FAVR.Z. 1999-03-02T18:37:45.10 10.0 undecidable manual PN 246 1.1433 1.08 0.3
--.PZI.Z. 1999-03-02T18:37:45.95 10.0 undecidable manual SG 182 0.666 0.05 0.6
--.MSI.Z. 1999-03-02T18:37:45.97 10.0 undecidable manual SG 42 0.6438 0.7 0.3
--.MO9.Z. 1999-03-02T18:37:44.40 10.0 undecidable manual SG 63 0.6105 0.19 0.7
--.ATN.Z. 1999-03-02T18:37:43.27 10.0 undecidable manual SG 40 0.5661 0.65 0.3
--.SOI.Z. 1999-03-02T18:37:39.73 10.0 undecidable manual PG 67 0.8991 -0.23 1.5
--.GIB.Z. 1999-03-02T18:37:38.60 10.0 undecidable manual PG 289 0.7992 0 1.7
--.CS9.Z. 1999-03-02T18:37:37.38 10.0 positive manual PG 286 0.7548 0.23 3.2
--.SC9.Z. 1999-03-02T18:37:36.77 10.0 undecidable manual PG 46 0.777 -0.79 0.6
--.PZI.Z. 1999-03-02T18:37:35.37 10.0 undecidable manual PG 182 0.666 -0.21 1.3
--.MSI.Z. 1999-03-02T18:37:35.30 10.0 undecidable manual PG 42 0.6438 0.09 1.7
--.MO9.Z. 1999-03-02T18:37:34.99 10.0 undecidable manual PG 63 0.6105 0.39 1.4
--.MNO.Z. 1999-03-02T18:37:34.60 10.0 undecidable manual SG 311 0.3108 0.43 0.4
--.ATN.Z. 1999-03-02T18:37:33.33 10.0 undecidable manual PG 40 0.5661 -0.36 1.4
--.MNO.Z. 1999-03-02T18:37:28.27 10.0 negative manual PG 311 0.3108 -0.22 3.2
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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