Terremoto di magnitudo Md 2.7 del 22-10-1986 ore 15:59:33 (Italia) in zona: 5 km SW Castelvetere in Val Fortore (BN)

Un terremoto di magnitudo Md 2.7 è avvenuto nella zona: 5 km SW Castelvetere in Val Fortore (BN), il

  • 22-10-1986 14:59:33 (UTC)
  • 22-10-1986 15:59:33 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 41.4100, 14.9070 ad una profondità di 10 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

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I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Castelvetere in Val Fortore BN 5 1240 1240
Baselice BN 6 2397 3637
Colle Sannita BN 8 2431 6068
Castelpagano BN 8 1483 7551
Foiano di Val Fortore BN 9 1410 8961
Tufara CB 9 925 9886
San Bartolomeo in Galdo BN 9 4867 14753
Circello BN 10 2388 17141
Riccia CB 10 5262 22403
Gambatesa CB 11 1464 23867
San Marco dei Cavoti BN 12 3371 27238
Montefalcone di Val Fortore BN 13 1525 28763
Molinara BN 13 1618 30381
Santa Croce del Sannio BN 15 927 31308
Reino BN 15 1210 32518
Jelsi CB 15 1781 34299
San Marco la Catola FG 15 1012 35311
San Giorgio La Molara BN 15 2994 38305
Volturara Appula FG 16 430 38735
Roseto Valfortore FG 16 1074 39809
Cercemaggiore CB 16 3777 43586
Gildone CB 18 809 44395
Celenza Valfortore FG 18 1598 45993
Alberona FG 18 985 46978
Pago Veiano BN 18 2406 49384
Ginestra degli Schiavoni BN 18 476 49860
Castelfranco in Miscano BN 19 916 50776
Pietracatella CB 19 1375 52151
Volturino FG 20 1743 53894
Fragneto l'Abate BN 20 1049 54943
Campolattaro BN 20 1072 56015

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
33 Km a NE di Benevento (60091 abitanti)
50 Km a SW di San Severo (53905 abitanti)
53 Km a W di Foggia (151991 abitanti)
56 Km a N di Avellino (54857 abitanti)
61 Km a NE di Caserta (76326 abitanti)
68 Km a NE di Acerra (59573 abitanti)
74 Km a NE di Afragola (65057 abitanti)
76 Km a NE di Aversa (53047 abitanti)
76 Km a NE di Casoria (77642 abitanti)
80 Km a NE di Giugliano in Campania (122974 abitanti)
80 Km a NE di Portici (55274 abitanti)
80 Km a NE di Scafati (50787 abitanti)
81 Km a N di Cava de' Tirreni (53659 abitanti)
82 Km a NE di Ercolano (53709 abitanti)
82 Km a N di Salerno (135261 abitanti)
83 Km a NE di Marano di Napoli (59874 abitanti)
83 Km a NE di Torre del Greco (86275 abitanti)
84 Km a NE di Napoli (974074 abitanti)
85 Km a W di Cerignola (58396 abitanti)
87 Km a NE di Castellammare di Stabia (66466 abitanti)
88 Km a W di Manfredonia (57279 abitanti)
89 Km a N di Battipaglia (50786 abitanti)
93 Km a NE di Pozzuoli (81661 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.7 1986-10-22
14:59:33
41.41 14.907 10 2013-07-15
08:41:04
Bollettino Sismico Italiano INGV 36249
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1986-10-22 14:59:33 ± 0.547
Latitudine 41.4100 ± 0.0388
Longitudine 14.9070 ± 0.0409
Profondità (km) 10 (operator assigned)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 36249

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 5499.1
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 199
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 9
Numero di fasi 9
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.6
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00356
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.00834
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 6
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 6
Parametri della magnitudo

Md:2.7

Campo Valore
Valore 2.7
Incertezza
Num. stazioni usate 3
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 36249
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 17:36:28
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.SD1.Z. 1986-10-22T15:00:05.00 10.0 undecidable manual SG 290 0.8769 1.75 0
--.SOR.Z. 1986-10-22T14:59:51.50 10.0 undecidable manual PG 207 0.9213 -0.21 1.5
--.SD1.Z. 1986-10-22T14:59:51.00 10.0 undecidable manual PG 290 0.8769 0.41 1.4
--.SGO.Z. 1986-10-22T14:59:50.80 10.0 undecidable manual PG 159 0.8991 -0.34 1.5
--.TR9.Z. 1986-10-22T14:59:50.30 10.0 undecidable manual SG 145 0.4329 1.05 0.3
--.SGG.Z. 1986-10-22T14:59:47.80 10.0 undecidable manual SG 266 0.3996 -0.16 0.8
--.TR9.Z. 1986-10-22T14:59:42.20 10.0 undecidable manual PG 145 0.4329 -0.32 1.8
--.DUI.Z. 1986-10-22T14:59:41.20 10.0 undecidable manual PG 306 0.4107 -0.96 0.9
--.SGG.Z. 1986-10-22T14:59:40.70 10.0 undecidable manual PG 266 0.3996 -1.07 0.7
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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