Terremoto di magnitudo Md 3.1 del 23-03-1985 ore 23:48:43 (UTC) in zona: 3 km W Belmonte Castello (FR)

Un terremoto di magnitudo Md 3.1 è avvenuto nella zona: 3 km W Belmonte Castello (FR), il

  • 23-03-1985 23:48:43 (UTC)
  • 24-03-1985 00:48:43 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 41.5910, 13.7840 ad una profondità di 10 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Belmonte Castello FR 3 739 739
Atina FR 4 4316 5055
Terelle FR 4 422 5477
Villa Latina FR 5 1241 6718
Casalattico FR 6 574 7292
Casalvieri FR 7 2698 9990
Gallinaro FR 8 1269 11259
Colle San Magno FR 9 699 11958
Sant'Elia Fiumerapido FR 9 6166 18124
Villa Santa Lucia FR 9 2632 20756
Picinisco FR 9 1218 21974
Castrocielo FR 10 3965 25939
Roccasecca FR 10 7365 33304
Settefrati FR 11 728 34032
Piedimonte San Germano FR 11 6535 40567
Alvito FR 11 2713 43280
Cassino FR 12 36142 79422
Vicalvi FR 12 783 80205
Vallerotonda FR 12 1581 81786
San Biagio Saracinisco FR 12 349 82135
Santopadre FR 12 1357 83492
Fontechiari FR 13 1303 84795
Aquino FR 13 5370 90165
San Donato Val di Comino FR 13 2107 92272
Posta Fibreno FR 14 1139 93411
Acquafondata FR 15 263 93674
Colfelice FR 15 1932 95606
Arpino FR 16 7262 102868
Cervaro FR 16 8109 110977
Rocca d'Arce FR 17 959 111936
Pignataro Interamna FR 17 2595 114531
Viticuso FR 17 353 114884
Arce FR 17 5756 120640
Broccostella FR 18 2741 123381
Pontecorvo FR 18 13242 136623
Campoli Appennino FR 19 1725 138348
San Vittore del Lazio FR 19 2636 140984
Fontana Liri FR 20 2953 143937
Isola del Liri FR 20 11715 155652

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
73 Km a NW di Caserta (76326 abitanti)
75 Km a E di Latina (125985 abitanti)
77 Km a NW di Aversa (53047 abitanti)
81 Km a NW di Giugliano in Campania (122974 abitanti)
84 Km a NW di Marano di Napoli (59874 abitanti)
84 Km a E di Velletri (53303 abitanti)
86 Km a NW di Afragola (65057 abitanti)
87 Km a N di Pozzuoli (81661 abitanti)
87 Km a NW di Acerra (59573 abitanti)
87 Km a NW di Casoria (77642 abitanti)
90 Km a SW di Chieti (51815 abitanti)
90 Km a SE di L'Aquila (69753 abitanti)
92 Km a E di Tivoli (56533 abitanti)
92 Km a NW di Napoli (974074 abitanti)
94 Km a E di Aprilia (73446 abitanti)
97 Km a E di Anzio (54211 abitanti)
98 Km a NW di Portici (55274 abitanti)
98 Km a NW di Benevento (60091 abitanti)
99 Km a E di Guidonia Montecelio (88673 abitanti)
99 Km a NW di Ercolano (53709 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 3.1
ML-VAX 2.4
1985-03-23
23:48:43
41.591 13.784 10 2013-07-15
08:41:04
Bollettino Sismico Italiano INGV 3559
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1985-03-23 23:48:43 ± 0.287
Latitudine 41.5910 ± 0.0237
Longitudine 13.7840 ± 0.0313
Profondità (km) 10 (operator assigned)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 3559

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 3703.2
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 124
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 22
Numero di fasi 22
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.9
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00105
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.04752
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 19
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 19
Parametri delle magnitudo

Md:3.1

Campo Valore
Valore 3.1
Incertezza
Num. stazioni usate 4
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 3559
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 17:08:19

ML:2.4

Campo Valore
Valore 2.4
Incertezza
Num. stazioni usate 2
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 3559
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 13:07:13
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.OHR.Z. 1985-03-23T23:50:04.10 10.0 undecidable manual PN 92 5.2725 1.88 0.2
--.VOY.Z. 1985-03-23T23:49:49.70 10.0 undecidable manual PN 0 4.4289 -0.93 0.6
--.PE1.Z. 1985-03-23T23:49:29.00 10.0 undecidable manual PN 104 2.8416 0.22 1.1
--.BRT.Z. 1985-03-23T23:49:28.00 10.0 undecidable manual PN 104 2.6196 2.22 0.2
--.CH1.Z. 1985-03-23T23:49:24.90 10.0 undecidable manual PN 327 2.4309 1.67 0.5
--.AR1.Z. 1985-03-23T23:49:18.70 10.0 undecidable manual PN 342 1.998 1.48 0.6
--.AS1.Z. 1985-03-23T23:49:13.80 10.0 undecidable manual PN 330 1.6872 0.88 1.1
--.RMP.N. 1985-03-23T23:49:13.00 10.0 undecidable manual SG 285 0.8325 0.59 0.6
--.RDP.Z. 1985-03-23T23:49:11.80 10.0 undecidable manual SG 282 0.8103 0.11 0.6
--.SGO.Z. 1985-03-23T23:49:11.60 10.0 undecidable manual PN 131 1.5318 0.71 1.3
--.BS1.Z. 1985-03-23T23:49:06.60 10.0 undecidable manual PN 135 1.1211 1.38 0.8
--.TR9.Z. 1985-03-23T23:49:05.20 10.0 undecidable manual PN 116 1.2099 -1.17 1
--.PO9.Z. 1985-03-23T23:49:05.50 10.0 undecidable manual PN 327 1.1544 -0.18 1.5
--.MNS.Z. 1985-03-23T23:49:04.60 10.0 undecidable manual PN 314 1.1322 -0.75 1.3
--.SOR.Z. 1985-03-23T23:49:02.70 10.0 undecidable manual PN 157 1.0878 -1.98 0.4
--.OVO.Z. 1985-03-23T23:49:01.00 10.0 undecidable manual PG 148 0.888 -0.3 1.5
--.AQU.Z. 1985-03-23T23:49:00.00 10.0 positive manual PG 339 0.8103 0.17 3.1
--.RMP.Z. 1985-03-23T23:48:59.00 10.0 undecidable manual PG 285 0.8325 -1.26 0.9
--.RDP.Z. 1985-03-23T23:48:59.60 10.0 undecidable manual PG 282 0.8103 -0.23 1.5
--.SGG.Z. 1985-03-23T23:48:51.80 10.0 undecidable manual PG 114 0.4884 -2.04 0.4
--.SD1.Z. 1985-03-23T23:48:49.00 10.0 undecidable manual SG 9 0.1221 -0.4 0.9
--.SD1.Z. 1985-03-23T23:48:45.80 10.0 negative manual PG 9 0.1221 -1.17 1.9
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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