Terremoto di magnitudo Md 2.6 del 22-10-1998 ore 10:04:29 (Italia) in zona: 4 km SE San Calogero (VV)

Un terremoto di magnitudo Md 2.6 è avvenuto nella zona: 4 km SE San Calogero (VV), il

  • 22-10-1998 08:04:29 (UTC)
  • 22-10-1998 10:04:29 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 38.5480, 16.0540 ad una profondità di 8 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
San Calogero VV 4 4315 4315
Candidoni RC 6 416 4731
Serrata RC 6 845 5576
Mileto VV 6 6763 12339
Laureana di Borrello RC 7 5174 17513
Rombiolo VV 7 4569 22082
San Pietro di Caridà RC 7 1195 23277
Filandari VV 8 1853 25130
Limbadi VV 8 3695 28825
Dinami VV 8 2168 30993
Ionadi VV 9 4238 35231
Francica VV 9 1651 36882
Rosarno RC 9 14841 51723
Feroleto della Chiesa RC 9 1695 53418
San Costantino Calabro VV 10 2239 55657
Nicotera VV 11 6290 61947
Galatro RC 11 1709 63656
San Gregorio d'Ippona VV 12 2527 66183
Acquaro VV 12 2484 68667
Maropati RC 12 1524 70191
Anoia RC 13 2212 72403
Melicucco RC 13 5101 77504
Dasà VV 13 1208 78712
Cessaniti VV 13 3290 82002
Zungri VV 14 1976 83978
Arena VV 14 1456 85434
San Ferdinando RC 14 4490 89924
Joppolo VV 14 1926 91850
Giffone RC 15 1907 93757
Vibo Valentia VV 15 33941 127698
Cinquefrondi RC 15 6539 134237
Gerocarne VV 15 2248 136485
Polistena RC 16 10496 146981
Stefanaconi VV 16 2494 149475
Spilinga VV 16 1464 150939
Soriano Calabro VV 16 2421 153360
Sorianello VV 16 1176 154536
Zaccanopoli VV 17 752 155288
Rizziconi RC 17 7829 163117
Zambrone VV 18 1775 164892
Drapia VV 18 2085 166977
San Giorgio Morgeto RC 18 3058 170035
Sant'Onofrio VV 18 3067 173102
Ricadi VV 18 4900 178002
Parghelia VV 19 1300 179302
Gioia Tauro RC 19 19864 199166
Pizzoni VV 19 1143 200309
Vazzano VV 19 1067 201376
Briatico VV 20 4053 205429
Tropea VV 20 6441 211870

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
53 Km a SW di Lamezia Terme (70714 abitanti)
59 Km a NE di Messina (238439 abitanti)
60 Km a NE di Reggio di Calabria (183035 abitanti)
62 Km a SW di Catanzaro (90612 abitanti)
85 Km a S di Cosenza (67546 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.6
ML-VAX 2.2
1998-10-22
08:04:29
38.548 16.054 8 2013-07-15
08:40:51
Bollettino Sismico Italiano INGV 353699
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1998-10-22 08:04:29 ± 0.327
Latitudine 38.5480 ± 0.0067
Longitudine 16.0540 ± 0.0119
Profondità (km) 8 ± 2 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 353699

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 1277.1
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 133
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 14
Numero di fasi 14
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.2
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00348
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.01465
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 9
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 9
Parametri delle magnitudo

Md:2.6

Campo Valore
Valore 2.6
Incertezza
Num. stazioni usate 5
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 353699
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 22:31:30

ML:2.2

Campo Valore
Valore 2.2
Incertezza
Num. stazioni usate 3
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 353699
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 13:07:13
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.MGR.Z. 1998-10-22T08:04:57.95 10.0 undecidable manual PN 346 1.6317 -0.07 0.9
--.MNO.Z. 1998-10-22T08:04:52.25 10.0 undecidable manual PN 240 1.221 -0.22 0.8
--.ATN.Z. 1998-10-22T08:04:51.66 10.0 undecidable manual SG 229 0.5994 0.74 0
--.SOI.Z. 1998-10-22T08:04:46.67 10.0 undecidable manual SG 179 0.4662 -0.04 0.7
--.GRI.Z. 1998-10-22T08:04:44.21 10.0 undecidable manual SG 45 0.3996 0.01 0.7
--.GMB.Z. 1998-10-22T08:04:44.91 10.0 undecidable manual SG 204 0.4107 -0.01 0.7
--.SC9.Z. 1998-10-22T08:04:43.83 10.0 undecidable manual SG 222 0.3885 -0.29 0.4
--.MO9.Z. 1998-10-22T08:04:42.29 10.0 undecidable manual PG 207 0.6105 0.36 0.7
--.ATN.Z. 1998-10-22T08:04:41.36 10.0 undecidable manual PG 229 0.5994 -0.4 0.5
--.MSI.Z. 1998-10-22T08:04:40.41 10.0 undecidable manual PG 228 0.5106 0.22 1.3
--.SOI.Z. 1998-10-22T08:04:39.18 10.0 positive manual PG 179 0.4662 -0.15 3
--.GRI.Z. 1998-10-22T08:04:38.40 10.0 undecidable manual PG 45 0.3996 0.16 1.5
--.GMB.Z. 1998-10-22T08:04:38.53 10.0 undecidable manual PG 204 0.4107 0.23 1.2
--.SC9.Z. 1998-10-22T08:04:37.68 10.0 undecidable manual PG 222 0.3885 -0.15 1.5
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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