Terremoto di magnitudo Md 2.7 del 06-10-1998 ore 23:18:51 (Italia) in zona: 2 km NW San Pietro di Caridà (RC)

Un terremoto di magnitudo Md 2.7 è avvenuto nella zona: 2 km NW San Pietro di Caridà (RC), il

  • 06-10-1998 21:18:51 (UTC)
  • 06-10-1998 23:18:51 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 38.5330, 16.1110 ad una profondità di 5 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
San Pietro di Caridà RC 2 1195 1195
Serrata RC 2 845 2040
Dinami VV 3 2168 4208
Candidoni RC 4 416 4624
Laureana di Borrello RC 5 5174 9798
Acquaro VV 7 2484 12282
Galatro RC 8 1709 13991
Feroleto della Chiesa RC 8 1695 15686
Dasà VV 8 1208 16894
Mileto VV 9 6763 23657
Arena VV 9 1456 25113
San Calogero VV 10 4315 29428
Francica VV 10 1651 31079
Maropati RC 10 1524 32603
Anoia RC 11 2212 34815
Giffone RC 11 1907 36722
Gerocarne VV 11 2248 38970
Filandari VV 12 1853 40823
Melicucco RC 12 5101 45924
Ionadi VV 12 4238 50162
San Costantino Calabro VV 12 2239 52401
Rombiolo VV 12 4569 56970
Rosarno RC 12 14841 71811
San Gregorio d'Ippona VV 12 2527 74338
Sorianello VV 13 1176 75514
Soriano Calabro VV 13 2421 77935
Cinquefrondi RC 13 6539 84474
Limbadi VV 13 3695 88169
Polistena RC 14 10496 98665
Nicotera VV 16 6290 104955
Pizzoni VV 16 1143 106098
Stefanaconi VV 16 2494 108592
San Giorgio Morgeto RC 16 3058 111650
Vibo Valentia VV 16 33941 145591
Cessaniti VV 16 3290 148881
Vazzano VV 16 1067 149948
Fabrizia VV 18 2195 152143
Zungri VV 18 1976 154119
San Ferdinando RC 18 4490 158609
Mongiana VV 18 740 159349
Sant'Onofrio VV 19 3067 162416
Rizziconi RC 19 7829 170245
Joppolo VV 19 1926 172171
Serra San Bruno VV 19 6734 178905
Filogaso VV 20 1417 180322
Cittanova RC 20 10410 190732

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
53 Km a SW di Lamezia Terme (70714 abitanti)
59 Km a SW di Catanzaro (90612 abitanti)
61 Km a NE di Messina (238439 abitanti)
62 Km a NE di Reggio di Calabria (183035 abitanti)
86 Km a S di Cosenza (67546 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.7
ML-VAX 2.0
1998-10-06
21:18:51
38.533 16.111 5 2013-07-15
08:41:04
Bollettino Sismico Italiano INGV 352879
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1998-10-06 21:18:51 ± 0.219
Latitudine 38.5330 ± 0.0188
Longitudine 16.1110 ± 0.0311
Profondità (km) 5 (operator assigned)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 352879

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 3421.8
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 145
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 15
Numero di fasi 15
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.4
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00332
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.01700
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 10
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 10
Parametri delle magnitudo

Md:2.7

Campo Valore
Valore 2.7
Incertezza
Num. stazioni usate 5
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 352879
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 22:30:41

ML:2.0

Campo Valore
Valore 2.0
Incertezza
Num. stazioni usate 4
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 352879
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 13:07:13
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.SL9.Z. 1998-10-06T21:19:25.93 10.0 undecidable manual PN 349 1.887 1.48 0.1
--.ORI.Z. 1998-10-06T21:19:20.49 10.0 undecidable manual PN 9 1.5318 0.91 0.5
--.MGR.Z. 1998-10-06T21:19:19.82 10.0 undecidable manual PN 345 1.6539 -1.44 0.1
--.MO9.Z. 1998-10-06T21:19:14.31 10.0 undecidable manual SG 212 0.6216 -0.19 0.6
--.TDS.Z. 1998-10-06T21:19:13.82 10.0 undecidable manual PN 8 1.1322 -0.3 1.2
--.SA1.Z. 1998-10-06T21:19:11.58 10.0 undecidable manual PG 272 0.999 -0.23 1.3
--.MSI.Z. 1998-10-06T21:19:10.71 10.0 undecidable manual SG 233 0.5439 -1.3 0.1
--.SC9.Z. 1998-10-06T21:19:08.90 10.0 undecidable manual SG 228 0.4107 1.21 0.2
--.SOI.Z. 1998-10-06T21:19:08.24 10.0 undecidable manual SG 185 0.4551 -1.05 0.2
--.GRI.Z. 1998-10-06T21:19:05.67 10.0 undecidable manual SG 39 0.3663 -0.55 0.5
--.MO9.Z. 1998-10-06T21:19:05.14 10.0 undecidable manual PG 212 0.6216 0.3 1.4
--.MSI.Z. 1998-10-06T21:19:03.25 10.0 undecidable manual PG 233 0.5439 -0.15 1.5
--.SOI.Z. 1998-10-06T21:19:02.90 10.0 positive manual PG 185 0.4551 0.27 2.9
--.SC9.Z. 1998-10-06T21:19:00.81 10.0 undecidable manual PG 228 0.4107 -0.09 1.5
--.GRI.Z. 1998-10-06T21:18:59.94 10.0 positive manual PG 39 0.3663 -0.12 3
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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