Terremoto di magnitudo Md 2.9 del 09-09-1998 ore 03:55:37 (UTC) in zona: 1 km S Castel Morrone (CE)

Un terremoto di magnitudo Md 2.9 è avvenuto nella zona: 1 km S Castel Morrone (CE), il

  • 09-09-1998 03:55:37 (UTC)
  • 09-09-1998 05:55:37 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 41.1160, 14.3570 ad una profondità di 9 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Castel Morrone CE 1 3858 3858
Limatola BN 4 4073 7931
Caserta CE 5 76326 84257
Casagiove CE 5 13651 97908
Piana di Monte Verna CE 6 2390 100298
Valle di Maddaloni CE 6 2742 103040
San Nicola la Strada CE 7 22448 125488
Caiazzo CE 7 5595 131083
Casapulla CE 7 8628 139711
San Prisco CE 7 12345 152056
Recale CE 8 7773 159829
Curti CE 8 7132 166961
Dugenta BN 9 2798 169759
San Marco Evangelista CE 9 6532 176291
Maddaloni CE 9 39166 215457
Santa Maria Capua Vetere CE 9 32802 248259
Macerata Campania CE 9 10609 258868
Portico di Caserta CE 9 7802 266670
Capodrise CE 9 10094 276764
Durazzano BN 10 2230 278994
Marcianise CE 10 39803 318797
Cervino CE 10 5031 323828
Castel di Sasso CE 11 1171 324999
Castel Campagnano CE 11 1581 326580
San Tammaro CE 11 5549 332129
Ruviano CE 12 1655 333784
Bellona CE 12 6053 339837
Capua CE 12 18820 358657
Pontelatone CE 12 1703 360360
Sant'Agata de' Goti BN 13 11216 371576
Vitulazio CE 13 7420 378996
Santa Maria a Vico CE 13 14022 393018
Amorosi BN 13 2797 395815
Melizzano BN 13 1858 397673
Liberi CE 14 1153 398826
Puglianello BN 14 1349 400175
Camigliano CE 14 1943 402118
Alvignano CE 15 4824 406942
Formicola CE 15 1488 408430
Pastorano CE 15 3033 411463
Frasso Telesino BN 15 2318 413781
Arienzo CE 15 5365 419146
San Felice a Cancello CE 16 17568 436714
Moiano BN 17 4094 440808
Giano Vetusto CE 17 647 441455
Pignataro Maggiore CE 18 6084 447539
Forchia BN 18 1235 448774
San Salvatore Telesino BN 18 3999 452773
Airola BN 18 8195 460968
Gricignano di Aversa CE 18 11881 472849
Dragoni CE 18 2108 474957
Orta di Atella CE 18 27191 502148
Carinaro CE 18 7181 509329
Caivano NA 18 37879 547208
Teverola CE 18 14291 561499
Bucciano BN 18 2100 563599
Casaluce CE 19 10078 573677
Arpaia BN 19 1992 575669
Telese Terme BN 19 7486 583155
Succivo CE 19 8457 591612
Solopaca BN 19 3820 595432
Acerra NA 19 59573 655005
Crispano NA 19 12354 667359
Santa Maria la Fossa CE 19 2729 670088
Frattaminore NA 19 16208 686296
Cardito NA 19 22755 709051
Sant'Arpino CE 20 14307 723358
Frignano CE 20 9008 732366
Cesa CE 20 8841 741207

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
5 Km a NE di Caserta (76326 abitanti)
19 Km a N di Acerra (59573 abitanti)
20 Km a NE di Aversa (53047 abitanti)
22 Km a N di Afragola (65057 abitanti)
24 Km a N di Casoria (77642 abitanti)
25 Km a NE di Giugliano in Campania (122974 abitanti)
28 Km a NE di Marano di Napoli (59874 abitanti)
32 Km a N di Napoli (974074 abitanti)
32 Km a N di Portici (55274 abitanti)
34 Km a N di Ercolano (53709 abitanti)
36 Km a W di Benevento (60091 abitanti)
37 Km a N di Torre del Greco (86275 abitanti)
37 Km a NE di Pozzuoli (81661 abitanti)
43 Km a NW di Avellino (54857 abitanti)
43 Km a NW di Scafati (50787 abitanti)
48 Km a N di Castellammare di Stabia (66466 abitanti)
55 Km a NW di Cava de' Tirreni (53659 abitanti)
59 Km a NW di Salerno (135261 abitanti)
77 Km a NW di Battipaglia (50786 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.9
ML-VAX 2.3
1998-09-09
03:55:37
41.116 14.357 9 2013-07-15
08:40:51
Bollettino Sismico Italiano INGV 350399
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1998-09-09 03:55:37 ± 0.267
Latitudine 41.1160 ± 0.0116
Longitudine 14.3570 ± 0.0125
Profondità (km) 9 ± 1 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 350399

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 1658.9
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 170
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 30
Numero di fasi 30
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.5
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00154
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.01748
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 16
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 16
Parametri delle magnitudo

Md:2.9

Campo Valore
Valore 2.9
Incertezza
Num. stazioni usate 13
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 350399
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 22:28:15

ML:2.3

Campo Valore
Valore 2.3
Incertezza
Num. stazioni usate 8
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 350399
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 13:07:13
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.RDP.Z. 1998-09-09T03:56:20.26 10.0 undecidable manual SN 298 1.3875 -0.57 0.3
--.SL9.Z. 1998-09-09T03:56:17.20 10.0 undecidable manual SN 126 1.1988 0.43 0.5
--.NRCA.Z. 1998-09-09T03:56:10.70 10.0 undecidable manual PN 332 1.9425 0.02 1
--.SGO.Z. 1998-09-09T03:56:08.50 10.0 undecidable manual SG 127 0.9102 0.13 0.6
--.MU9.Z. 1998-09-09T03:56:08.97 10.0 undecidable manual SG 112 0.9213 0.07 0.6
--.MNS.Z. 1998-09-09T03:56:08.54 10.0 undecidable manual PN 316 1.7649 0.82 0.5
--.FG4.Z. 1998-09-09T03:56:07.88 10.0 undecidable manual SG 88 0.8769 0.63 0.3
--.FG2.Z. 1998-09-09T03:56:07.94 10.0 undecidable manual SG 40 0.9102 -0.63 0.5
--.SDI.Z. 1998-09-09T03:56:02.92 10.0 undecidable manual SG 325 0.7215 0.59 0.4
--.FG5.Z. 1998-09-09T03:56:02.33 10.0 undecidable manual SG 76 0.6993 0.5 0.4
--.RDP.Z. 1998-09-09T03:56:01.97 10.0 undecidable manual PN 298 1.3875 -0.35 1
--.SL9.Z. 1998-09-09T03:56:00.55 10.0 negative manual PN 126 1.1988 0.68 0.9
--.CRVI.Z. 1998-09-09T03:55:59.20 10.0 undecidable manual SG 356 0.5994 0.47 0.4
--.MRB1.Z. 1998-09-09T03:55:55.40 10.0 undecidable manual SG 88 0.4551 1.06 0.1
--.MU9.Z. 1998-09-09T03:55:54.90 10.0 negative manual PG 112 0.9213 -0.53 2.1
--.FG2.Z. 1998-09-09T03:55:54.20 10.0 positive manual PG 40 0.9102 -1.21 0.7
--.SGO.Z. 1998-09-09T03:55:54.67 10.0 negative manual PG 127 0.9102 -0.45 1.1
--.FG4.Z. 1998-09-09T03:55:54.79 10.0 undecidable manual PG 88 0.8769 0.31 1.4
--.FG5.Z. 1998-09-09T03:55:51.61 10.0 positive manual PG 76 0.6993 0.27 3.1
--.SMB1.Z. 1998-09-09T03:55:51.96 10.0 undecidable manual SG 44 0.3885 0.26 0.5
--.SDI.Z. 1998-09-09T03:55:50.79 10.0 positive manual PG 325 0.7215 -0.84 1.4
--.CRVI.Z. 1998-09-09T03:55:49.60 10.0 undecidable manual PG 356 0.5994 0.05 1.7
--.RFI.Z. 1998-09-09T03:55:49.36 10.0 undecidable manual SG 303 0.333 -0.59 0.4
--.MRB1.Z. 1998-09-09T03:55:46.71 10.0 undecidable manual PG 88 0.4551 -0.1 1.8
--.RFI.Z. 1998-09-09T03:55:45.54 10.0 negative manual PG 303 0.333 1.05 1.1
--.SMB1.Z. 1998-09-09T03:55:45.12 10.0 positive manual PG 44 0.3885 -0.38 1.6
--.VTB1.Z. 1998-09-09T03:55:44.85 10.0 undecidable manual SG 71 0.2109 -1.04 0.3
--.MAB1.Z. 1998-09-09T03:55:44.50 10.0 undecidable manual SG 36 0.1665 0.01 0.6
--.VTB1.Z. 1998-09-09T03:55:42.10 10.0 undecidable manual PG 71 0.2109 -0.04 1.8
--.MAB1.Z. 1998-09-09T03:55:41.66 10.0 positive manual PG 36 0.1665 0.33 2.7
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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