Terremoto di magnitudo Md 3.0 del 25-08-1998 ore 04:25:00 (UTC) in zona: 3 km NW Acquaviva Picena (AP)

Un terremoto di magnitudo Md 3.0 è avvenuto nella zona: 3 km NW Acquaviva Picena (AP), il

  • 25-08-1998 04:25:00 (UTC)
  • 25-08-1998 06:25:00 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 42.9670, 13.7990 ad una profondità di 5 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Acquaviva Picena AP 3 3831 3831
Ripatransone AP 5 4309 8140
Monteprandone AP 6 12655 20795
Grottammare AP 6 16006 36801
San Benedetto del Tronto AP 7 47303 84104
Monsampolo del Tronto AP 8 4611 88715
Cupra Marittima AP 8 5398 94113
Spinetoli AP 9 7215 101328
Cossignano AP 9 978 102306
Offida AP 9 5058 107364
Massignano AP 9 1638 109002
Castorano AP 10 2380 111382
Montefiore dell'Aso AP 10 2123 113505
Colli del Tronto AP 11 3668 117173
Carassai AP 12 1100 118273
Colonnella TE 12 3734 122007
Controguerra TE 12 2436 124443
Campofilone FM 13 1916 126359
Castel di Lama AP 13 8634 134993
Appignano del Tronto AP 13 1785 136778
Martinsicuro TE 13 16033 152811
Moresco FM 14 598 153409
Castignano AP 15 2796 156205
Monterubbiano FM 15 2230 158435
Ancarano TE 15 1857 160292
Pedaso FM 15 2800 163092
Altidona FM 16 3390 166482
Corropoli TE 16 5045 171527
Montalto delle Marche AP 16 2122 173649
Torano Nuovo TE 16 1611 175260
Petritoli FM 16 2335 177595
Lapedona FM 16 1166 178761
Nereto TE 16 5242 184003
Monte Vidon Combatte FM 17 433 184436
Sant'Egidio alla Vibrata TE 17 9811 194247
Ortezzano FM 17 774 195021
Montedinove AP 17 488 195509
Maltignano AP 18 2401 197910
Alba Adriatica TE 18 12353 210263
Ponzano di Fermo FM 19 1674 211937
Monte Rinaldo FM 19 379 212316
Rotella AP 19 906 213222
Monte Giberto FM 20 801 214023
Sant'Omero TE 20 5243 219266

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
35 Km a N di Teramo (54892 abitanti)
58 Km a NW di Montesilvano (53738 abitanti)
65 Km a NW di Pescara (121014 abitanti)
75 Km a NW di Chieti (51815 abitanti)
76 Km a SE di Ancona (100861 abitanti)
76 Km a NE di L'Aquila (69753 abitanti)
89 Km a E di Foligno (57155 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento

Le tre mappe mostrano i risultati dell'elaborazione denominata ShakeMap per la stima dei parametri di scuotimento del suolo sulla base dei dati registrati dai sismometri e dagli accelerometri e delle successive interpolazioni basate sulle conoscenze sismologiche. Le mappe di scuotimento - ShakeMap - sono calcolate solo a fini di ricerca e danno esclusivamente stime indicative dello scuotimento prodotto dal terremoto. Sono calcolate automaticamente dai dati strumentali registrati dalle stazioni sismiche ed aggiornate man mano che nuovi dati diventano disponibili. Per ulteriori informazioni è possibile consultare il sito http://shakemap.ingv.it. La stella nera è l’epicentro del terremoto avvenuto. I triangoli sono le stazioni accelerometriche e velocimetriche usate nel calcolo, colorate in base allo scuotimento registrato.

Mappa di scuotimento: intensità

Mappa di scuotimento: intensità

In questa mappa è riportata la distribuzione delle intensità strumentali. L’intensità è ricavata attraverso una legge empirica che correla i valori registrati di effettivo scuotimento del suolo, per esempio in termini di accelerazione e velocità del suolo, con l’intensità macrosismica relativa ai terremoti italiani, come riportata nel DataBase Macrosismico Italiano (DBMI15, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.3).
Mappa di scuotimento: accelerazione

Mappa di scuotimento: accelerazione

In questa mappa è riportata la distribuzione delle accelerazioni di picco registrate, espresse in percentuale di g, l'accelerazione di gravità = 9.81 m/s².
Mappa di scuotimento: velocità

Mappa di scuotimento: velocità

In questa mappa è riportata la distribuzione delle velocità di picco espresse in cm/s.
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 3.0
ML-VAX 2.0
1998-08-25
04:25:00
42.967 13.799 5 2013-07-15
08:41:04
Bollettino Sismico Italiano INGV 349449
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1998-08-25 04:25:00 ± 0.544
Latitudine 42.9670 ± 0.0237
Longitudine 13.7990 ± 0.0417
Profondità (km) 5 (operator assigned)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 349449

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 4296.1
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 173
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 18
Numero di fasi 18
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.9
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00461
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.01821
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 11
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 11
Parametri delle magnitudo

Md:3.0

Campo Valore
Valore 3.0
Incertezza
Num. stazioni usate 6
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 349449
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 22:27:20

ML:2.0

Campo Valore
Valore 2.0
Incertezza
Num. stazioni usate 8
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 349449
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 13:07:13
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.SDI.Z. 1998-08-25T04:25:43.89 10.0 undecidable manual SN 179 1.2543 1.36 0.4
--.FB9.Z. 1998-08-25T04:25:38.55 10.0 undecidable manual SG 314 1.0323 1.56 0.3
--.MNS.Z. 1998-08-25T04:25:36.11 10.0 undecidable manual SG 234 0.999 0.12 0.8
--.FG3.Z. 1998-08-25T04:25:34.10 10.0 undecidable manual PN 127 2.0202 -1.45 0.6
--.CSNT.Z. 1998-08-25T04:25:34.40 10.0 undecidable manual PN 285 1.887 0.38 1.4
--.SFI.Z. 1998-08-25T04:25:33.43 10.0 undecidable manual PN! 303 1.6872 2.48 0
--.ASS.Z. 1998-08-25T04:25:32.39 10.0 undecidable manual SG 276 0.8325 1.64 0.3
--.CRE.Z. 1998-08-25T04:25:29.95 10.0 undecidable manual PN 296 1.4874 1.79 0.5
--.AQU.Z. 1998-08-25T04:25:26.21 10.0 undecidable manual SG 205 0.6771 0.75 0.7
--.SNTG.Z. 1998-08-25T04:25:25.67 10.0 undecidable manual SG 294 0.6882 -0.14 0.8
--.SDI.Z. 1998-08-25T04:25:25.68 10.0 undecidable manual PN 179 1.2543 0.79 1.5
--.FB9.Z. 1998-08-25T04:25:21.82 10.0 undecidable manual PG 314 1.0323 0.12 2.1
--.MNS.Z. 1998-08-25T04:25:19.58 10.0 undecidable manual PG 234 0.999 -1.54 0.9
--.NRCA.Z. 1998-08-25T04:25:19.65 10.0 undecidable manual SG 254 0.5106 -0.71 0.7
--.ASS.Z. 1998-08-25T04:25:16.74 10.0 undecidable manual PG 276 0.8325 -1.35 1
--.AQU.Z. 1998-08-25T04:25:16.70 10.0 undecidable manual PG 205 0.6771 1.66 0.7
--.SNTG.Z. 1998-08-25T04:25:14.68 10.0 undecidable manual PG 294 0.6882 -0.56 1.9
--.NRCA.Z. 1998-08-25T04:25:11.26 10.0 negative manual PG 254 0.5106 -0.83 3.2
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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