Terremoto di magnitudo Md 2.6 del 18-07-1998 ore 11:51:59 (Italia) in zona: 3 km NE Zungoli (AV)

Un terremoto di magnitudo Md 2.6 è avvenuto nella zona: 3 km NE Zungoli (AV), il

  • 18-07-1998 09:51:59 (UTC)
  • 18-07-1998 11:51:59 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 41.1460, 15.2230 ad una profondità di 9 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Zungoli AV 3 1099 1099
Monteleone di Puglia FG 4 1021 2120
Villanova del Battista AV 6 1690 3810
Anzano di Puglia FG 6 1284 5094
Scampitella AV 9 1234 6328
San Sossio Baronia AV 9 1643 7971
Accadia FG 9 2376 10347
Vallesaccarda AV 9 1386 11733
Panni FG 10 804 12537
San Nicola Baronia AV 10 771 13308
Flumeri AV 10 2963 16271
Savignano Irpino AV 10 1140 17411
Trevico AV 11 993 18404
Ariano Irpino AV 11 22700 41104
Castel Baronia AV 11 1129 42233
Montaguto AV 12 423 42656
Vallata AV 12 2714 45370
Greci AV 12 691 46061
Carife AV 13 1408 47469
Sant'Agata di Puglia FG 13 1959 49428
Melito Irpino AV 15 1920 51348
Bovino FG 15 3309 54657
Orsara di Puglia FG 16 2767 57424
Grottaminarda AV 16 8137 65561
Deliceto FG 16 3828 69389
Sturno AV 17 3080 72469
Montecalvo Irpino AV 17 3725 76194
Frigento AV 18 3780 79974
Bonito AV 19 2448 82422
Bisaccia AV 20 3831 86253
Gesualdo AV 20 3516 89769

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
37 Km a E di Benevento (60091 abitanti)
44 Km a NE di Avellino (54857 abitanti)
44 Km a SW di Foggia (151991 abitanti)
59 Km a W di Cerignola (58396 abitanti)
62 Km a S di San Severo (53905 abitanti)
63 Km a NE di Battipaglia (50786 abitanti)
65 Km a NE di Salerno (135261 abitanti)
66 Km a NE di Cava de' Tirreni (53659 abitanti)
73 Km a NE di Scafati (50787 abitanti)
75 Km a NW di Potenza (67122 abitanti)
75 Km a E di Acerra (59573 abitanti)
75 Km a E di Caserta (76326 abitanti)
79 Km a SW di Manfredonia (57279 abitanti)
80 Km a NE di Castellammare di Stabia (66466 abitanti)
80 Km a E di Afragola (65057 abitanti)
81 Km a E di Portici (55274 abitanti)
82 Km a NE di Torre del Greco (86275 abitanti)
83 Km a E di Ercolano (53709 abitanti)
83 Km a E di Casoria (77642 abitanti)
87 Km a E di Aversa (53047 abitanti)
88 Km a E di Napoli (974074 abitanti)
89 Km a E di Giugliano in Campania (122974 abitanti)
90 Km a W di Barletta (94814 abitanti)
90 Km a W di Andria (100440 abitanti)
91 Km a E di Marano di Napoli (59874 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.6
ML-VAX 1.6
1998-07-18
09:51:59
41.146 15.223 9 2013-07-15
08:40:51
Bollettino Sismico Italiano INGV 345719
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1998-07-18 09:51:59 ± 0.198
Latitudine 41.1460 ± 0.0140
Longitudine 15.2230 ± 0.0149
Profondità (km) 9 ± 2 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 345719

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 1991.5
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 70
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 21
Numero di fasi 21
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.4
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00121
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.00931
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 13
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 13
Parametri delle magnitudo

Md:2.6

Campo Valore
Valore 2.6
Incertezza
Num. stazioni usate 7
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 345719
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 22:23:47

ML:1.6

Campo Valore
Valore 1.6
Incertezza
Num. stazioni usate 4
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 345719
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 13:07:13
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.SL9.Z. 1998-07-18T09:52:29.36 10.0 undecidable manual SG 157 0.8103 1.53 0
--.FG3.Z. 1998-07-18T09:52:28.50 10.0 undecidable manual SG 43 0.777 1.36 0.1
--.MGR.Z. 1998-07-18T09:52:20.55 10.0 undecidable manual PN 165 1.0323 0.57 0.8
--.VTB1.Z. 1998-07-18T09:52:17.74 10.0 undecidable manual SG 274 0.444 1.78 0
--.SL9.Z. 1998-07-18T09:52:16.82 10.0 undecidable manual PG 157 0.8103 0.95 0.5
--.MU9.Z. 1998-07-18T09:52:15.69 10.0 undecidable manual SG 152 0.4329 0.16 0.7
--.FG3.Z. 1998-07-18T09:52:14.46 10.0 undecidable manual PG 43 0.777 -0.76 0.7
--.SGO.Z. 1998-07-18T09:52:11.10 10.0 undecidable manual PG 173 0.5883 -0.56 1.1
--.CI9.Z. 1998-07-18T09:52:11.96 10.0 undecidable manual SG 207 0.3108 0.02 0.7
--.MAB1.Z. 1998-07-18T09:52:11.50 10.0 undecidable manual PG 281 0.555 -0.02 1.7
--.PSB1.Z. 1998-07-18T09:52:11.42 10.0 undecidable manual SG 284 0.3108 -0.43 0.6
--.MRB1.Z. 1998-07-18T09:52:08.25 10.0 undecidable manual SG 263 0.1887 0.61 0.5
--.VTB1.Z. 1998-07-18T09:52:08.70 10.0 undecidable manual PG 274 0.444 -0.32 1.6
--.SMB1.Z. 1998-07-18T09:52:08.87 10.0 undecidable manual PG 303 0.444 -0.25 1.7
--.MU9.Z. 1998-07-18T09:52:07.97 10.0 undecidable manual PG 152 0.4329 -0.8 0.8
--.PSB1.Z. 1998-07-18T09:52:06.13 10.0 undecidable manual PG 284 0.3108 -0.52 1.3
--.FG5.Z. 1998-07-18T09:52:06.48 10.0 undecidable manual SG 14 0.1332 0.65 0.4
--.CI9.Z. 1998-07-18T09:52:06.50 10.0 undecidable manual PG 207 0.3108 -0.65 1.1
--.MRB1.Z. 1998-07-18T09:52:04.35 10.0 positive manual PG 263 0.1887 0.14 3.6
--.FG4.Z. 1998-07-18T09:52:04.43 10.0 undecidable manual PG 93 0.2109 -0.39 1.5
--.FG5.Z. 1998-07-18T09:52:03.43 10.0 undecidable manual PG 14 0.1332 0.26 1.7
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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