Terremoto di magnitudo Md 3.1 del 12-06-1998 ore 03:18:09 (UTC) in zona: 3 km SW Carife (AV)

Un terremoto di magnitudo Md 3.1 è avvenuto nella zona: 3 km SW Carife (AV), il

  • 12-06-1998 03:18:09 (UTC)
  • 12-06-1998 05:18:09 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 41.0050, 15.1960 ad una profondità di 4 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Carife AV 3 1408 1408
Castel Baronia AV 5 1129 2537
Guardia Lombardi AV 6 1718 4255
Trevico AV 6 993 5248
Vallata AV 6 2714 7962
San Nicola Baronia AV 6 771 8733
Rocca San Felice AV 6 851 9584
San Sossio Baronia AV 7 1643 11227
Sturno AV 7 3080 14307
Vallesaccarda AV 8 1386 15693
Frigento AV 8 3780 19473
Flumeri AV 9 2963 22436
Sant'Angelo dei Lombardi AV 9 4250 26686
Torella dei Lombardi AV 10 2144 28830
Villamaina AV 10 995 29825
Morra De Sanctis AV 10 1297 31122
Gesualdo AV 11 3516 34638
Scampitella AV 13 1234 35872
Andretta AV 13 1927 37799
Villanova del Battista AV 14 1690 39489
Grottaminarda AV 14 8137 47626
Zungoli AV 14 1099 48725
Paternopoli AV 14 2384 51109
Lioni AV 14 6201 57310
Fontanarosa AV 15 3170 60480
Anzano di Puglia FG 15 1284 61764
Bisaccia AV 15 3831 65595
Castelfranci AV 15 2041 67636
Nusco AV 16 4203 71839
Melito Irpino AV 16 1920 73759
Sant'Angelo all'Esca AV 17 801 74560
Luogosano AV 17 1187 75747
Mirabella Eclano AV 18 7684 83431
Teora AV 18 1537 84968
Monteleone di Puglia FG 19 1021 85989
Ariano Irpino AV 19 22700 108689
Cairano AV 19 326 109015
Montemarano AV 19 2851 111866
San Mango sul Calore AV 19 1185 113051
Castelvetere sul Calore AV 19 1615 114666
Bonito AV 20 2448 117114
Lacedonia AV 20 2340 119454
Taurasi AV 20 2377 121831

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
35 Km a E di Avellino (54857 abitanti)
37 Km a E di Benevento (60091 abitanti)
48 Km a NE di Battipaglia (50786 abitanti)
52 Km a NE di Salerno (135261 abitanti)
53 Km a NE di Cava de' Tirreni (53659 abitanti)
59 Km a SW di Foggia (151991 abitanti)
63 Km a E di Scafati (50787 abitanti)
65 Km a NW di Potenza (67122 abitanti)
66 Km a W di Cerignola (58396 abitanti)
69 Km a NE di Castellammare di Stabia (66466 abitanti)
70 Km a E di Acerra (59573 abitanti)
73 Km a E di Caserta (76326 abitanti)
73 Km a E di Portici (55274 abitanti)
74 Km a E di Torre del Greco (86275 abitanti)
75 Km a E di Ercolano (53709 abitanti)
75 Km a E di Afragola (65057 abitanti)
77 Km a E di Casoria (77642 abitanti)
77 Km a S di San Severo (53905 abitanti)
81 Km a E di Napoli (974074 abitanti)
83 Km a E di Aversa (53047 abitanti)
84 Km a E di Giugliano in Campania (122974 abitanti)
85 Km a E di Marano di Napoli (59874 abitanti)
92 Km a SW di Manfredonia (57279 abitanti)
94 Km a E di Pozzuoli (81661 abitanti)
95 Km a W di Andria (100440 abitanti)
97 Km a W di Barletta (94814 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 3.1
ML-VAX 2.2
1998-06-12
03:18:09
41.005 15.196 4 2013-07-15
08:40:51
Bollettino Sismico Italiano INGV 342159
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1998-06-12 03:18:09 ± 0.157
Latitudine 41.0050 ± 0.0097
Longitudine 15.1960 ± 0.0114
Profondità (km) 4 ± 2 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 342159

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 1438.8
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 66
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 42
Numero di fasi 42
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.6
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00170
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.02517
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 27
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 27
Parametri delle magnitudo

Md:3.1

Campo Valore
Valore 3.1
Incertezza
Num. stazioni usate 12
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 342159
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 22:20:29

ML:2.2

Campo Valore
Valore 2.2
Incertezza
Num. stazioni usate 17
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 342159
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 13:07:13
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.BRT.Z. 1998-06-12T03:18:58.74 10.0 undecidable manual SN! 94 1.4763 1.71 0
--.SNTG.Z. 1998-06-12T03:18:56.96 10.0 undecidable manual PN! 324 2.7972 1.83 0
--.LT9.Z. 1998-06-12T03:18:52.90 10.0 undecidable manual SN 107 1.2876 -0.46 0.5
--.NRCA.Z. 1998-06-12T03:18:51.49 10.0 undecidable manual PN! 320 2.3865 1.94 0
--.GRI.Z. 1998-06-12T03:18:49.87 10.0 undecidable manual PN 156 2.3754 0.6 0.7
--.CRVI.Z. 1998-06-12T03:18:46.76 10.0 undecidable manual SG! 317 0.9768 2.54 0
--.MGR.Z. 1998-06-12T03:18:43.20 10.0 undecidable manual SG 162 0.9102 1.1 0.3
--.TDS.Z. 1998-06-12T03:18:40.20 10.0 undecidable manual PN 146 1.5984 1.55 0.2
--.FG3.Z. 1998-06-12T03:18:39.79 10.0 undecidable manual SG! 38 0.8991 -1.9 0
--.PQ9.Z. 1998-06-12T03:18:39.74 10.0 undecidable manual PN 307 1.6761 -0.06 1.2
--.FG2.Z. 1998-06-12T03:18:38.78 10.0 undecidable manual SG 358 0.7881 0.35 0.7
--.BRT.Z. 1998-06-12T03:18:37.60 10.0 undecidable manual PN 94 1.4763 0.62 1
--.ORI.Z. 1998-06-12T03:18:36.17 10.0 undecidable manual PN 134 1.3431 1.04 0.6
--.MAB1.Z. 1998-06-12T03:18:34.37 10.0 undecidable manual SG! 295 0.5883 2.84 0
--.LT9.Z. 1998-06-12T03:18:34.32 10.0 undecidable manual PN 107 1.2876 -0.08 1.4
--.SDI.Z. 1998-06-12T03:18:32.74 10.0 undecidable manual PN 304 1.2543 -1.16 0.5
--.CRVI.Z. 1998-06-12T03:18:30.97 10.0 undecidable manual PG 317 0.9768 1.38 0.4
--.RFI.Z. 1998-06-12T03:18:29.30 10.0 undecidable manual PG 288 0.9546 -0.14 1.7
--.FG3.Z. 1998-06-12T03:18:27.75 10.0 undecidable manual PG 38 0.8991 -0.38 1.6
--.CPI2.Z. 1998-06-12T03:18:26.75 10.0 undecidable manual PG 311 0.8769 -0.94 0.9
--.FG2.Z. 1998-06-12T03:18:25.48 10.0 undecidable manual PG 358 0.7881 -0.77 1.1
--.SGO.Z. 1998-06-12T03:18:25.56 10.0 undecidable manual SG 169 0.444 -1.53 0.1
--.MGR.Z. 1998-06-12T03:18:25.93 10.0 undecidable manual PG! 162 0.9102 -2.33 0
--.PSB1.Z. 1998-06-12T03:18:24.56 10.0 undecidable manual SG 306 0.3552 0.93 0.4
--.FG5.Z. 1998-06-12T03:18:22.67 10.0 undecidable manual SG! 10 0.2775 2.11 0
--.SL9.Z. 1998-06-12T03:18:22.87 10.0 undecidable manual PG 151 0.6882 -1.49 0.3
--.MAB1.Z. 1998-06-12T03:18:21.90 10.0 undecidable manual PG 295 0.5883 -0.36 1.6
--.MU9.Z. 1998-06-12T03:18:21.95 10.0 undecidable manual SG 137 0.3219 -0.38 0.6
--.CA9.Z. 1998-06-12T03:18:20.67 10.0 undecidable manual SG! 119 0.2109 2.79 0
--.FG4.Z. 1998-06-12T03:18:20.54 10.0 undecidable manual SG 62 0.2664 0.33 0.7
--.SMB1.Z. 1998-06-12T03:18:20.41 10.0 undecidable manual PG 317 0.5217 -0.83 1.1
--.VTB1.Z. 1998-06-12T03:18:19.67 10.0 undecidable manual PG 292 0.4551 -0.22 1.7
--.MRB1.Z. 1998-06-12T03:18:18.77 10.0 undecidable manual SG 304 0.2109 1.07 0.3
--.SGO.Z. 1998-06-12T03:18:18.46 10.0 undecidable manual PG 169 0.444 -1.24 0.5
--.PSB1.Z. 1998-06-12T03:18:17.23 10.0 undecidable manual PG 306 0.3552 -0.47 1.5
--.CI9.Z. 1998-06-12T03:18:17.74 10.0 undecidable manual SG 221 0.1887 0.59 0.6
--.MU9.Z. 1998-06-12T03:18:16.32 10.0 negative manual PG 137 0.3219 -0.63 2.7
--.FG5.Z. 1998-06-12T03:18:16.37 10.0 undecidable manual PG 10 0.2775 0.44 1.6
--.CA9.Z. 1998-06-12T03:18:15.31 10.0 negative manual PG 119 0.2109 0.93 1.8
--.FG4.Z. 1998-06-12T03:18:15.47 10.0 positive manual PG 62 0.2664 -0.26 3.4
--.CI9.Z. 1998-06-12T03:18:14.44 10.0 positive manual PG 221 0.1887 0.48 3
--.MRB1.Z. 1998-06-12T03:18:14.90 10.0 undecidable manual PG 304 0.2109 0.62 1.3
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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QuakeML - small Event, Origin, FocalMechanism Download
QuakeML - full Event, Origin, FocalMechanism, Amplitude, Arrival, Pick, Station Magnitude Download