Terremoto di magnitudo Md 2.7 del 04-06-1997 ore 21:32:57 (Italia) in zona: 3 km NE Fiorenzuola d'Arda (PC)

Un terremoto di magnitudo Md 2.7 è avvenuto nella zona: 3 km NE Fiorenzuola d'Arda (PC), il

  • 04-06-1997 19:32:57 (UTC)
  • 04-06-1997 21:32:57 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 44.9430, 9.9380 ad una profondità di 4 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Fiorenzuola d'Arda PC 3 15297 15297
Besenzone PC 5 978 16275
Alseno PC 6 4714 20989
Cortemaggiore PC 6 4644 25633
Cadeo PC 7 6118 31751
San Pietro in Cerro PC 9 878 32629
Busseto PR 9 7054 39683
Villanova sull'Arda PC 11 1811 41494
Castell'Arquato PC 12 4713 46207
Carpaneto Piacentino PC 12 7715 53922
Fidenza PR 13 26770 80692
Caorso PC 13 4749 85441
Pontenure PC 14 6512 91953
Salsomaggiore Terme PR 14 19831 111784
Soragna PR 15 4834 116618
Polesine Zibello PR 15 3232 119850
San Giorgio Piacentino PC 16 5792 125642
Lugagnano Val d'Arda PC 16 4116 129758
Monticelli d'Ongina PC 16 5302 135060
Castelvetro Piacentino PC 18 5456 140516
Vernasca PC 18 2131 142647
Stagno Lombardo CR 19 1554 144201
Castelnuovo Bocca d'Adda LO 20 1638 145839
Fontanellato PR 20 7033 152872
Podenzano PC 20 9167 162039
Gerre de' Caprioli CR 20 1319 163358

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
22 Km a SW di Cremona (71901 abitanti)
23 Km a SE di Piacenza (102191 abitanti)
35 Km a W di Parma (192836 abitanti)
61 Km a W di Reggio nell'Emilia (171345 abitanti)
67 Km a E di Pavia (72576 abitanti)
70 Km a SW di Brescia (196480 abitanti)
77 Km a W di Carpi (70699 abitanti)
83 Km a SE di Milano (1345851 abitanti)
85 Km a W di Modena (184973 abitanti)
86 Km a SE di Sesto San Giovanni (81608 abitanti)
86 Km a S di Bergamo (119381 abitanti)
88 Km a SE di Monza (122671 abitanti)
89 Km a SE di Cinisello Balsamo (75078 abitanti)
93 Km a N di La Spezia (93959 abitanti)
94 Km a E di Vigevano (63310 abitanti)
96 Km a SE di Rho (50434 abitanti)
97 Km a N di Carrara (63133 abitanti)
99 Km a NE di Genova (586655 abitanti)
100 Km a SW di Verona (258765 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.7 1997-06-04
19:32:57
44.943 9.938 4 2013-07-15
08:40:51
Bollettino Sismico Italiano INGV 270239
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1997-06-04 19:32:57 ± 0.382
Latitudine 44.9430 ± 0.0113
Longitudine 9.9380 ± 0.0181
Profondità (km) 4 ± 3 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 270239

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 1903.6
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 96
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 18
Numero di fasi 18
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.5
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00348
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.01400
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 10
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 10
Parametri della magnitudo

Md:2.7

Campo Valore
Valore 2.7
Incertezza
Num. stazioni usate 2
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 270239
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 21:15:28
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.BR9.Z. 1997-06-04T19:33:47.26 10.0 undecidable manual SN 10 1.554 0.13 0.6
--.CKI.Z. 1997-06-04T19:33:41.26 10.0 undecidable manual SN 246 1.2876 0.6 0.5
--.VAI.Z. 1997-06-04T19:33:38.21 10.0 undecidable manual SN 318 1.2321 -1.12 0.2
--.BDI.Z. 1997-06-04T19:33:32.50 10.0 undecidable manual SG 151 0.9879 -0.45 0.6
--.ZC9.Z. 1997-06-04T19:33:30.00 10.0 undecidable manual SG 127 0.9435 -1.3 0.1
--.SAL.Z. 1997-06-04T19:33:26.50 10.0 undecidable manual SG 31 0.777 0.47 0.6
--.BR9.Z. 1997-06-04T19:33:26.51 10.0 undecidable manual PN 10 1.554 0.23 1.6
--.GU9.Z. 1997-06-04T19:33:25.95 10.0 undecidable manual SG 141 0.7437 0.91 0.4
--.CKI.Z. 1997-06-04T19:33:23.60 10.0 undecidable manual PN 246 1.2876 0.52 1.3
--.VAI.Z. 1997-06-04T19:33:21.65 10.0 undecidable manual PN 318 1.2321 -0.13 1.9
--.PII.Z. 1997-06-04T19:33:21.85 10.0 undecidable manual PN 160 1.2876 -0.72 0.9
--.BDI.Z. 1997-06-04T19:33:18.80 10.0 undecidable manual PG 151 0.9879 0.7 1.3
--.ZC9.Z. 1997-06-04T19:33:18.43 10.0 undecidable manual PG 127 0.9435 1.28 0.3
--.BOB.Z. 1997-06-04T19:33:13.29 10.0 undecidable manual SG 242 0.3885 0.45 0.7
--.GU9.Z. 1997-06-04T19:33:13.21 10.0 undecidable manual PG 141 0.7437 -0.31 1.8
--.SAL.Z. 1997-06-04T19:33:13.80 10.0 undecidable manual PG 31 0.777 -0.3 1.9
--.EB9.Z. 1997-06-04T19:33:10.70 10.0 undecidable manual PG 146 0.6216 -0.45 1.6
--.BOB.Z. 1997-06-04T19:33:06.00 10.0 undecidable manual PG 242 0.3885 -0.48 1.6
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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