Terremoto di magnitudo Md 2.6 del 01-04-2013 ore 13:16:40 (Italia) in zona: Golfo di Policastro (Salerno, Potenza)

Un terremoto di magnitudo Md 2.6 è avvenuto nella zona: Golfo di Policastro (Salerno, Potenza), il

  • 01-04-2013 11:16:40 (UTC)
  • 01-04-2013 13:16:40 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 40.0380, 15.5660 ad una profondità di 302 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Ispani SA 6 1026 1026
Sapri SA 7 6770 7796
Vibonati SA 8 3293 11089
Santa Marina SA 8 3243 14332
San Giovanni a Piro SA 10 3780 18112
Torraca SA 10 1263 19375
Morigerati SA 12 665 20040
Tortorella SA 12 523 20563
Torre Orsaia SA 13 2118 22681
Roccagloriosa SA 13 1722 24403
Casaletto Spartano SA 14 1420 25823
Maratea PZ 14 5139 30962
Celle di Bulgheria SA 15 1922 32884
Caselle in Pittari SA 15 1956 34840
Camerota SA 17 6985 41825
Rivello PZ 17 2767 44592
Trecchina PZ 18 2316 46908
Lagonegro PZ 19 5584 52492
Alfano SA 20 1023 53515
Laurito SA 20 788 54303

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
70 Km a S di Potenza (67122 abitanti)
80 Km a SE di Battipaglia (50786 abitanti)
99 Km a SE di Salerno (135261 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.6 2013-04-01
11:16:40
40.0377 15.5662 302 2015-01-20
11:24:29
Bollettino Sismico Italiano INGV 5262701
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 2013-04-01 11:16:40 ± 0.55
Latitudine 40.0377 ± 0.0270
Longitudine 15.5662 ± 0.0576
Profondità (km) 302 ± 5 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-INGV
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 5262701

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza uncertainty ellipse
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri) 4401
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri) 2983
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi) 88
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 4400.0
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 116
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 25
Numero di fasi 25
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.35
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.10072
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 1.72490
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 20
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 20
Parametri della magnitudo

Md:2.6

Campo Valore
Valore 2.6
Incertezza 0.5
Num. stazioni usate 3
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 5262701
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2014-01-13 12:55:10
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
IV.PLAC.HHE. 2013-04-01T11:18:00.64 0.6 undecidable manual S 157 191.4639 147 -0.43 28
IV.JOPP.HHE. 2013-04-01T11:17:56.65 0.6 undecidable manual S 170 161.1165 151 -1.02 26
MN.TIP.HHZ. 2013-04-01T11:17:55.60 0.6 undecidable manual S 133 139.4604 154 0.07 38
IV.SERS.HHZ. 2013-04-01T11:17:55.50 0.6 undecidable manual S 139 146.8419 153 -0.74 32
IV.CELI.HHZ. 2013-04-01T11:17:53.81 0.6 undecidable manual S 131 106.9152 160 1.01 30
IV.PLAC.HHE. 2013-04-01T11:17:27.05 0.1 undecidable manual P 157 191.4639 147 -0.16 60
IV.GRI.EHE. 2013-04-01T11:17:25.06 0.3 undecidable manual P 151 153.4353 152 0.27 53
MN.TIP.HHZ. 2013-04-01T11:17:24.30 0.1 undecidable manual P 133 139.4604 154 0.29 74
IV.SERS.HHZ. 2013-04-01T11:17:24.73 0.1 negative manual P 139 146.8419 153 0.31 72
IV.NOCI.HHZ. 2013-04-01T11:17:24.35 0.1 undecidable manual P 56 151.5372 152 -0.33 71
IV.JOPP.HHE. 2013-04-01T11:17:24.57 0.1 undecidable manual P 170 161.1165 151 -0.68 61
IV.PIPA.HHZ. 2013-04-01T11:17:23.38 0.1 undecidable manual P 120 122.8881 157 0.21 78
IV.AMUR.HHE. 2013-04-01T11:17:23.13 0.1 undecidable manual P 42 130.2696 156 -0.4 73
IV.CELI.HHZ. 2013-04-01T11:17:23.28 0.1 undecidable manual P 131 106.9152 160 0.85 66
GE.MATE.HHE. 2013-04-01T11:17:22.48 0.1 undecidable manual P 54 117.6933 158 -0.44 75
IV.LTRZ.EHZ. 2013-04-01T11:17:22.78 0.1 negative manual P 59 123.1878 157 -0.4 75
IV.SNAL.HHE. 2013-04-01T11:17:22.16 0.6 undecidable manual P 343 103.0191 161 -0.11 41
IV.ORI.HHE. 2013-04-01T11:17:21.68 0.3 undecidable manual P 89 75.0693 166 0.43 61
IV.MCEL.HHE. 2013-04-01T11:17:20.93 0.1 undecidable manual P 32 37.629 173 0.56 84
IV.BULG.HHE. 2013-04-01T11:17:20.26 0.1 undecidable manual P 286 16.6722 177 0.13 96
IV.CMPR.HHE. 2013-04-01T11:17:20.27 0.3 undecidable manual P 324 38.2284 173 -0.11 70
IV.MGR.HHE. 2013-04-01T11:17:20.09 0.1 undecidable manual P 354 11.1777 178 -0.01 100
IV.SALB.HHZ. 2013-04-01T11:17:20.95 0.1 undecidable manual P 105 68.6757 167 -0.11 88
IV.CET2.HHE. 2013-04-01T11:17:20.83 0.3 undecidable manual P 149 65.49 167 -0.14 66
IV.SIRI.HHE. 2013-04-01T11:17:20.43 0.3 undecidable manual P 58 30.1476 174 0.17 70
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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