Terremoto di magnitudo ML 2.9 del 15-02-2008 ore 10:34:36 (Italia) in zona: 1 km SW Piedimonte Etneo (CT)

Un terremoto di magnitudo ML 2.9 è avvenuto nella zona: 1 km SW Piedimonte Etneo (CT), il

  • 15-02-2008 09:34:36 (UTC)
  • 15-02-2008 10:34:36 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 37.8010, 15.1710 ad una profondità di 1 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Piedimonte Etneo CT 1 3963 3963
Fiumefreddo di Sicilia CT 3 9623 13586
Linguaglossa CT 5 5403 18989
Mascali CT 5 14282 33271
Calatabiano CT 6 5308 38579
Sant'Alfio CT 7 1582 40161
Giarre CT 8 27659 67820
Riposto CT 8 14838 82658
Gaggi ME 8 3184 85842
Milo CT 10 1087 86929
Castiglione di Sicilia CT 10 3215 90144
Giardini-Naxos ME 10 9415 99559
Motta Camastra ME 11 845 100404
Graniti ME 11 1492 101896
Taormina ME 11 10960 112856
Castelmola ME 11 1088 113944
Francavilla di Sicilia ME 12 3945 117889
Santa Venerina CT 13 8592 126481
Zafferana Etnea CT 13 9517 135998
Mongiuffi Melia ME 15 600 136598
Letojanni ME 15 2861 139459
Moio Alcantara ME 15 717 140176
Gallodoro ME 16 367 140543
Malvagna ME 17 733 141276
Roccafiorita ME 17 197 141473
Limina ME 18 836 142309
Forza d'Agrò ME 19 911 143220

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
21 Km a N di Acireale (52622 abitanti)
34 Km a N di Catania (314555 abitanti)
54 Km a SW di Reggio di Calabria (183035 abitanti)
55 Km a SW di Messina (238439 abitanti)
83 Km a N di Siracusa (122291 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.9
ML 2.9
2008-02-15
09:34:36
37.801 15.171 1 2014-10-21
12:27:13
Bollettino Sismico Italiano INGV 674079
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 2008-02-15 09:34:36 ± 0.13
Latitudine 37.8010 ± 0.0072
Longitudine 15.1710 ± 0.0125
Profondità (km) 1 (operator assigned)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-SISPICK
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 674079

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza uncertainty ellipse
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri) 1211
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri) 684
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi) 296
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 1360.1
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 104
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 43
Numero di fasi 28
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.74
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00000
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.98116
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 33
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 20
Parametri delle magnitudo

ML:2.9

Campo Valore
Valore 2.9
Incertezza 0.3
Num. stazioni usate
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 674079
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-05 12:47:07

Md:2.9

Campo Valore
Valore 2.9
Incertezza 0.2
Num. stazioni usate
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 674079
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-05 12:47:07
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
IV.FSSB.BHE. 2008-02-15T09:35:27.42 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.CRAC.EHZ. 2008-02-15T09:35:26.87 10.0 undecidable manual Sg 0 0 0
IV.GRI.EHE. 2008-02-15T09:35:15.88 10.0 undecidable manual Sg 0 0 0
MN.TIP.HHZ. 2008-02-15T09:35:12.35 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.SERS.HHZ. 2008-02-15T09:35:10.35 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.HMDC.BHN. 2008-02-15T09:35:09.31 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.CARO.HHE. 2008-02-15T09:35:07.40 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.HAVL.BHZ. 2008-02-15T09:35:07.39 0.3 undecidable manual Sg 183 93.4398 1.264 44
IV.GRI.EHE. 2008-02-15T09:35:07.67 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.CORL.HHZ. 2008-02-15T09:35:06.34 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.SBPO.BHN. 2008-02-15T09:35:01.74 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.PLAC.HHE. 2008-02-15T09:35:01.75 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.IVPL.BHZ. 2008-02-15T09:34:59.35 0.1 undecidable manual Sg 345 65.9895 0.552 85
IV.MSRU.BHZ. 2008-02-15T09:34:57.75 0.3 undecidable manual Sg 30 59.1963 0.758 59
IV.HVZN.BHZ. 2008-02-15T09:34:57.40 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
I1.HAGA.BHZ. 2008-02-15T09:34:56.69 0.1 undecidable manual Sg 181 57.1983 0.328 91
IV.GIB.SHZ. 2008-02-15T09:34:56.54 0.1 undecidable manual Pg 282 102.4197 1.55 49
I1.IACL.BHZ. 2008-02-15T09:34:55.72 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.JOPP.HHZ. 2008-02-15T09:34:55.60 0.1 undecidable manual Pg 35 108.9132 -0.395 81
IV.MILZ.BHZ. 2008-02-15T09:34:55.53 0.3 undecidable manual Sg 6 52.4031 0.833 58
IV.CSLB.SHZ. 2008-02-15T09:34:54.92 0.1 undecidable manual Pg 279 98.6235 0.509 81
IV.IFIL.BHZ. 2008-02-15T09:34:54.04 0.1 undecidable manual Pg 328 99.7224 -0.54 80
IV.HAVL.BHZ. 2008-02-15T09:34:53.23 0.3 undecidable manual Pg 183 93.4398 -0.373 63
IV.MTTG.HHZ. 2008-02-15T09:34:53.46 0.6 undecidable manual Sg 64 51.4152 -0.883 38
IV.RAFF.HHZ. 2008-02-15T09:34:53.59 0.1 undecidable manual Pg 228 95.8263 -0.384 84
IV.ILLI.BHZ. 2008-02-15T09:34:52.02 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
MN.CEL.HHZ. 2008-02-15T09:34:51.00 0.1 undecidable manual Pg 51 81.1521 -0.711 77
IV.SOI.SHZ. 2008-02-15T09:34:51.76 0.1 undecidable manual Pg 68 82.9503 -0.227 89
IV.MPAZ.BHZ. 2008-02-15T09:34:51.20 0.1 undecidable manual Pg 77 75.0693 0.424 86
IV.SSY.BHZ. 2008-02-15T09:34:50.42 0.3 undecidable manual Pg 187 71.8725 0.141 69
IV.SCLL.SHZ. 2008-02-15T09:34:49.28 0.1 undecidable manual Pg 43 69.2751 -0.605 83
I1.HAGA.BHZ. 2008-02-15T09:34:48.06 0.1 undecidable manual Pg 181 57.1983 0.092 96
IV.IVPL.BHZ. 2008-02-15T09:34:48.88 0.1 undecidable manual Pg 345 65.9895 -0.495 87
IV.MTTG.HHZ. 2008-02-15T09:34:47.91 0.1 undecidable manual Pg 64 51.4152 1.11 68
IV.MSI.SHZ. 2008-02-15T09:34:47.53 0.1 undecidable manual Pg 37 55.8996 -0.176 94
IV.GALF.HHZ. 2008-02-15T09:34:47.42 0.1 undecidable manual Pg 260 54.0015 0.109 96
IV.MSRU.BHZ. 2008-02-15T09:34:47.62 0.1 undecidable manual Pg 30 59.1963 -0.709 81
IV.MILZ.BHZ. 2008-02-15T09:34:46.13 0.1 undecidable manual Pg 6 52.4031 -0.877 76
IV.ESLN.BHZ. 2008-02-15T09:34:43.41 0.6 undecidable manual Sg 235 20.9679 -0.376 48
IV.MMME.BHZ. 2008-02-15T09:34:43.50 0.6 undecidable manual Sg 26 16.5723 1.246 34
IV.MMME.BHZ. 2008-02-15T09:34:40.06 0.1 undecidable manual Pg 26 16.5723 0.238 100
IV.ESLN.BHZ. 2008-02-15T09:34:39.99 0.1 undecidable manual Pg 235 20.9679 -0.717 86
IV.CRAC.EHZ. 2008-02-15T09:34:26.81 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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QuakeML - small Event, Origin, FocalMechanism Download
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