Terremoto di magnitudo ML 3.1 del 07-03-2007 ore 16:00:39 (UTC) in zona: 6 km W Laino Borgo (CS)

Un terremoto di magnitudo ML 3.1 è avvenuto nella zona: 6 km W Laino Borgo (CS), il

  • 07-03-2007 16:00:39 (UTC)
  • 07-03-2007 17:00:39 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 39.9470, 15.8980 ad una profondità di 318 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Laino Borgo CS 7 1921 1921
Aieta CS 7 823 2744
Laino Castello CS 7 848 3592
Papasidero CS 8 734 4326
Castelluccio Inferiore PZ 9 2131 6457
Castelluccio Superiore PZ 10 824 7281
Mormanno CS 10 3027 10308
Tortora CS 11 6187 16495
Praia a Mare CS 12 6725 23220
Rotonda PZ 12 3494 26714
Lauria PZ 12 12919 39633
Trecchina PZ 13 2316 41949
San Nicola Arcella CS 14 1957 43906
Santa Domenica Talao CS 15 1263 45169
Maratea PZ 16 5139 50308
Nemoli PZ 16 1495 51803
Orsomarso CS 16 1265 53068
Viggianello PZ 17 3025 56093
Scalea CS 18 10913 67006
Latronico PZ 19 4556 71562
Rivello PZ 19 2767 74329

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
78 Km a S di Potenza (67122 abitanti)
79 Km a NW di Cosenza (67546 abitanti)
100 Km a SW di Matera (60436 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
ML 3.1 2007-03-07
16:00:39
39.947 15.898 318 2014-10-21
12:27:13
Bollettino Sismico Italiano INGV 618259
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 2007-03-07 16:00:39 ± 0.08
Latitudine 39.9470 ± 0.0180
Longitudine 15.8980 ± 0.0434
Profondità (km) 318 ± 0 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-SISPICK
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 618259

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza uncertainty ellipse
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri) 4105
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri) 2262
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi) 80
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 4205.9
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 98
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 22
Numero di fasi 22
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.33
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.23652
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 1.99380
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 22
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 22
Parametri della magnitudo

ML:3.1

Campo Valore
Valore 3.1
Incertezza 0.2
Num. stazioni usate
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 618259
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-05 11:47:08
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
.MPAZ.BHN. 2007-03-07T16:01:30.07 0.1 positive manual Pg 178 221.3118 0.142 53
IV.SOI.EHZ. 2007-03-07T16:01:28.99 0.1 undecidable manual Pg 176 208.236 -0.004 59
.MSRU.BHE. 2007-03-07T16:01:27.29 0.1 undecidable manual Pg 190 189.6657 -0.441 60
.PLAC.HHE. 2007-03-07T16:01:26.78 0.1 positive manual Pg 164 172.3941 0.141 70
IV.GRI.EHZ. 2007-03-07T16:01:24.88 0.1 undecidable manual Pg 160 132.4674 0.449 76
.SERS.HHE. 2007-03-07T16:01:24.22 0.1 positive manual Pg 146 121.5894 0.309 80
.JOPP.HHE. 2007-03-07T16:01:24.86 0.1 positive manual Pg 180 148.6401 -0.406 74
IV.NOCI.HHZ. 2007-03-07T16:01:24.45 0.1 negative manual Pg 46 135.7641 -0.145 81
MN.TIP.HHZ. 2007-03-07T16:01:23.85 0.1 undecidable manual Pg 139 112.4985 0.345 81
IV.AMUR.HHZ. 2007-03-07T16:01:23.91 0.1 negative manual Pg 29 122.0889 -0.024 85
IV.MIGL.HHZ. 2007-03-07T16:01:22.08 0.1 negative manual Pg 32 86.247 -0.425 84
IV.SGO.SHZ. 2007-03-07T16:01:22.87 0.1 undecidable manual Pg 324 84.5487 0.425 84
IV.CDRU.HHZ. 2007-03-07T16:01:22.50 0.1 negative manual Pg 320 78.4659 0.246 89
IV.CRAC.EHZ. 2007-03-07T16:01:21.72 0.1 undecidable manual Pg 44 64.9905 -0.154 93
IV.SIRI.HHE. 2007-03-07T16:01:21.03 0.1 undecidable manual Pg 354 26.2515 -0.136 100
IV.CMPR.HHZ. 2007-03-07T16:01:21.83 0.1 negative manual Pg 309 65.1903 -0.049 95
IV.BULG.HHZ. 2007-03-07T16:01:21.48 0.1 undecidable manual Pg 288 46.62 0.016 99
.CARO.HHE. 2007-03-07T16:01:21.88 0.1 undecidable manual Pg 160 81.5517 -0.471 84
IV.ORI.EHZ. 2007-03-07T16:01:21.72 0.1 undecidable manual Pg 76 48.3183 0.222 94
IV.SCHR.EHZ. 2007-03-07T16:01:21.12 0.1 negative manual Pg 28 31.8459 -0.111 99
IV.MCEL.HHZ. 2007-03-07T16:01:21.84 0.1 negative manual Pg 349 42.7239 0.444 91
IV.MGR.BHZ. 2007-03-07T16:01:20.92 0.1 negative manual Pg 306 36.1416 -0.369 94
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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