Terremoto (frana) di magnitudo Md 3.3 del 23-08-2017 ore 09:30:12 (Italia) in zona: Confine Italia Svizzera (SVIZZERA)

Un terremoto (frana) di magnitudo Md 3.3 è avvenuto nella zona: Confine Italia Svizzera (SVIZZERA), il

  • 23-08-2017 07:30:12 (UTC)
  • 23-08-2017 09:30:12 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 46.3200, 9.5900 ad una profondità di 1 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Tipo di evento: frana.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Villa di Chiavenna SO 8 1010 1010
Val Masino SO 13 908 1918
Piuro SO 13 1929 3847
Chiavenna SO 14 7379 11226
Prata Camportaccio SO 15 2952 14178
Novate Mezzola SO 15 1882 16060
Mese SO 16 1800 17860
Buglio in Monte SO 17 2016 19876
San Giacomo Filippo SO 17 373 20249
Ardenno SO 17 3262 23511
Samolaco SO 17 2888 26399
Gordona SO 17 1959 28358
Verceia SO 17 1134 29492
Dazio SO 18 453 29945
Civo SO 18 1109 31054
Mello SO 19 952 32006
Forcola SO 19 811 32817
Cercino SO 19 784 33601
Cino SO 20 367 33968
Traona SO 20 2715 36683

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
69 Km a NE di Como (84495 abitanti)
70 Km a N di Bergamo (119381 abitanti)
81 Km a NE di Varese (80799 abitanti)
85 Km a NE di Monza (122671 abitanti)
90 Km a NE di Cinisello Balsamo (75078 abitanti)
92 Km a NE di Sesto San Giovanni (81608 abitanti)
96 Km a NE di Gallarate (53343 abitanti)
96 Km a NE di Legnano (60262 abitanti)
97 Km a NE di Busto Arsizio (83106 abitanti)
98 Km a NE di Rho (50434 abitanti)
99 Km a NW di Brescia (196480 abitanti)
100 Km a NE di Milano (1345851 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento

Le tre mappe mostrano i risultati dell'elaborazione denominata ShakeMap per la stima dei parametri di scuotimento del suolo sulla base dei dati registrati dai sismometri e dagli accelerometri e delle successive interpolazioni basate sulle conoscenze sismologiche. Le mappe di scuotimento - ShakeMap - sono calcolate solo a fini di ricerca e danno esclusivamente stime indicative dello scuotimento prodotto dal terremoto. Sono calcolate automaticamente dai dati strumentali registrati dalle stazioni sismiche ed aggiornate man mano che nuovi dati diventano disponibili. Per ulteriori informazioni è possibile consultare il sito http://shakemap.ingv.it. La stella nera è l’epicentro del terremoto avvenuto. I triangoli sono le stazioni accelerometriche e velocimetriche usate nel calcolo, colorate in base allo scuotimento registrato.

Mappa di scuotimento: intensità

Mappa di scuotimento: intensità

In questa mappa è riportata la distribuzione delle intensità strumentali. L’intensità è ricavata attraverso una legge empirica che correla i valori registrati di effettivo scuotimento del suolo, per esempio in termini di accelerazione e velocità del suolo, con l’intensità macrosismica relativa ai terremoti italiani, come riportata nel DataBase Macrosismico Italiano (DBMI15, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.3).
Mappa di scuotimento: accelerazione

Mappa di scuotimento: accelerazione

In questa mappa è riportata la distribuzione delle accelerazioni di picco registrate, espresse in percentuale di g, l'accelerazione di gravità = 9.81 m/s².
Mappa di scuotimento: velocità

Mappa di scuotimento: velocità

In questa mappa è riportata la distribuzione delle velocità di picco espresse in cm/s.
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 3.3 2017-08-23
07:30:12
46.3205 9.5902 1 2018-07-06
15:40:32
Bollettino Sismico Italiano INGV 49572161
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 2017-08-23 07:30:12 ± 0.11
Latitudine 46.3205 ± 0.0090
Longitudine 9.5902 ± 0.0104
Profondità (km) 1 (operator assigned)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-INGV
Tipo di evento landslide
ID localizzazione 49572161

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza uncertainty ellipse
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri) 980
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri) 730
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi) 13
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 980.0
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 53
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 19
Numero di fasi 19
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.23
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.22573
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 1.31571
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 19
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 19
Parametri della magnitudo

Md:3.3

Campo Valore
Valore 3.3
Incertezza 0.7
Num. stazioni usate 17
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 49572161
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2017-09-01 08:45:10
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
OX.MARN.HNN. 2017-08-23T07:30:38.04 1.0 undecidable manual P 121 146.0427 50 0.58 23
IV.ROVR.HHZ. 2017-08-23T07:30:36.08 1.0 undecidable manual P 123 136.4634 50 0.09 27
CH.MMK.HHN. 2017-08-23T07:30:35.20 1.0 undecidable manual P 257 128.4714 50 0.45 25
ST.DOSS.HHN. 2017-08-23T07:30:35.45 1.0 undecidable manual P 111 132.2676 50 0.11 27
IV.APPI.EHZ. 2017-08-23T07:30:34.61 0.6 undecidable manual P 81 126.4734 50 0.16 53
CH.BNALP.HHE. 2017-08-23T07:30:32.48 1.0 undecidable manual P 305 107.7144 50 0.92 22
SI.LUSI.HHZ. 2017-08-23T07:30:32.25 1.0 undecidable manual P 111 111.4995 50 0.12 28
IV.SALO.HHZ. 2017-08-23T07:30:30.92 1.0 undecidable manual P 137 106.116 50 -0.38 27
SI.MOSI.HHZ. 2017-08-23T07:30:27.46 1.0 undecidable manual P 66 80.2641 50 0.13 30
IV.MABI.HHZ. 2017-08-23T07:30:27.25 0.6 undecidable manual P 112 76.8675 50 0.46 55
CH.PLONS.HHZ. 2017-08-23T07:30:27.68 1.0 undecidable manual P 349 82.3509 50 0.03 30
CH.FUSIO.HHZ. 2017-08-23T07:30:26.18 0.6 undecidable manual P 282 72.4719 50 0.05 61
IV.MDI.HHE. 2017-08-23T07:30:24.30 1.0 undecidable manual P 171 61.8936 50 -0.19 30
CH.FUORN.HHN. 2017-08-23T07:30:23.74 0.6 undecidable manual P 57 61.2942 50 -0.65 53
CH.DAVOX.HHE. 2017-08-23T07:30:23.27 0.3 undecidable manual P 23 55.5999 91 -0.12 93
CH.MUGIO.HHN. 2017-08-23T07:30:23.83 0.6 undecidable manual P 224 61.0944 50 -0.54 56
IV.BRMO.HHN. 2017-08-23T07:30:23.95 0.6 undecidable manual P 74 62.2932 50 -0.6 54
CH.BERNI.HHE. 2017-08-23T07:30:19.63 0.6 undecidable manual P 73 34.743 92 0.43 60
MN.TUE.HHZ. 2017-08-23T07:30:17.30 0.3 undecidable manual P 312 25.0527 92 0.03 100
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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