Terremoto di magnitudo Md 3.0 del 25-03-1985 ore 06:32:48 (Italia) in zona: 1 km W Morra De Sanctis (AV)

Un terremoto di magnitudo Md 3.0 è avvenuto nella zona: 1 km W Morra De Sanctis (AV), il

  • 25-03-1985 05:32:48 (UTC)
  • 25-03-1985 06:32:48 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 40.9260, 15.2330 ad una profondità di 4 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Morra De Sanctis AV 1 1297 1297
Guardia Lombardi AV 4 1718 3015
Sant'Angelo dei Lombardi AV 5 4250 7265
Rocca San Felice AV 6 851 8116
Lioni AV 6 6201 14317
Andretta AV 8 1927 16244
Teora AV 8 1537 17781
Torella dei Lombardi AV 10 2144 19925
Conza della Campania AV 12 1373 21298
Carife AV 12 1408 22706
Cairano AV 12 326 23032
Caposele AV 12 3483 26515
Vallata AV 13 2714 29229
Villamaina AV 13 995 30224
Nusco AV 13 4203 34427
Trevico AV 14 993 35420
Castelnuovo di Conza SA 14 619 36039
Castel Baronia AV 14 1129 37168
Sant'Andrea di Conza AV 15 1539 38707
Sturno AV 15 3080 41787
Frigento AV 15 3780 45567
Santomenna SA 15 443 46010
San Nicola Baronia AV 15 771 46781
Bisaccia AV 16 3831 50612
Vallesaccarda AV 16 1386 51998
Calabritto AV 16 2391 54389
San Sossio Baronia AV 16 1643 56032
Castelfranci AV 16 2041 58073
Gesualdo AV 16 3516 61589
Laviano SA 17 1438 63027
Pescopagano PZ 17 1910 64937
Bagnoli Irpino AV 17 3217 68154
Paternopoli AV 17 2384 70538
Calitri AV 18 4666 75204
Flumeri AV 18 2963 78167
Cassano Irpino AV 18 982 79149
Scampitella AV 19 1234 80383
Montemarano AV 20 2851 83234

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
37 Km a E di Avellino (54857 abitanti)
41 Km a NE di Battipaglia (50786 abitanti)
44 Km a SE di Benevento (60091 abitanti)
48 Km a NE di Salerno (135261 abitanti)
51 Km a NE di Cava de' Tirreni (53659 abitanti)
58 Km a NW di Potenza (67122 abitanti)
63 Km a E di Scafati (50787 abitanti)
65 Km a SW di Foggia (151991 abitanti)
68 Km a SW di Cerignola (58396 abitanti)
68 Km a E di Castellammare di Stabia (66466 abitanti)
72 Km a E di Acerra (59573 abitanti)
75 Km a E di Torre del Greco (86275 abitanti)
75 Km a E di Portici (55274 abitanti)
76 Km a E di Ercolano (53709 abitanti)
77 Km a E di Caserta (76326 abitanti)
78 Km a E di Afragola (65057 abitanti)
79 Km a E di Casoria (77642 abitanti)
83 Km a E di Napoli (974074 abitanti)
86 Km a S di San Severo (53905 abitanti)
86 Km a E di Aversa (53047 abitanti)
87 Km a E di Giugliano in Campania (122974 abitanti)
88 Km a E di Marano di Napoli (59874 abitanti)
95 Km a W di Andria (100440 abitanti)
96 Km a E di Pozzuoli (81661 abitanti)
97 Km a SW di Manfredonia (57279 abitanti)
98 Km a W di Barletta (94814 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 3.0
ML-VAX 2.6
1985-03-25
05:32:48
40.926 15.233 3 2013-07-15
08:40:51
Bollettino Sismico Italiano INGV 3619
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1985-03-25 05:32:48 ± 0.275
Latitudine 40.9260 ± 0.0148
Longitudine 15.2330 ± 0.0234
Profondità (km) 3 ± 3 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 3619

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 2562.1
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 79
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 18
Numero di fasi 18
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.6
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00105
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.03578
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 14
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 14
Parametri delle magnitudo

Md:3.0

Campo Valore
Valore 3.0
Incertezza
Num. stazioni usate 4
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 3619
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 17:08:22

ML:2.6

Campo Valore
Valore 2.6
Incertezza
Num. stazioni usate 3
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 3619
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 13:07:13
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.PHP.Z. 1985-03-25T05:33:50.20 10.0 undecidable manual PN 77 3.9738 -0.5 0.5
--.MNS.Z. 1985-03-25T05:33:30.50 10.0 undecidable manual PN 308 2.3865 1.54 0.1
--.AQU.Z. 1985-03-25T05:33:23.00 10.0 undecidable manual PN 316 1.9647 -0.15 1
--.FG2.Z. 1985-03-25T05:33:19.30 10.0 undecidable manual SG 356 0.8769 -1.05 0.2
--.BRT.Z. 1985-03-25T05:33:16.90 10.0 undecidable manual PN 91 1.443 1 0.6
--.SD1.Z. 1985-03-25T05:33:15.00 10.0 negative manual PN 306 1.3209 0.8 1.4
--.BAI.Z. 1985-03-25T05:33:13.50 10.0 undecidable manual PN 81 1.2543 0.25 1.2
--.FOG.Z. 1985-03-25T05:33:09.30 10.0 undecidable manual SG 24 0.5772 -1.29 0.1
--.FG3.Z. 1985-03-25T05:33:08.20 10.0 undecidable manual PG 34 0.9435 -0.15 2.7
--.FG2.Z. 1985-03-25T05:33:06.70 10.0 undecidable manual PG 356 0.8769 -0.38 1.2
--.SGO.Z. 1985-03-25T05:33:03.90 10.0 undecidable manual SG 171 0.3663 0.62 0.6
--.BS1.Z. 1985-03-25T05:33:02.30 10.0 undecidable manual SG 243 0.3441 0.04 0.8
--.SOR.Z. 1985-03-25T05:33:02.80 10.0 undecidable manual PG 243 0.7548 -2.08 0.1
--.FOG.Z. 1985-03-25T05:33:01.20 10.0 undecidable manual PG 24 0.5772 -0.25 1.3
--.SGO.Z. 1985-03-25T05:32:57.20 10.0 undecidable manual PG 171 0.3663 -0.02 1.4
--.BS1.Z. 1985-03-25T05:32:55.40 10.0 undecidable manual PG 243 0.3441 -1.23 0.6
--.FG4.Z. 1985-03-25T05:32:55.20 10.0 undecidable manual PG 46 0.2997 -0.4 2.3
--.TR9.Z. 1985-03-25T05:32:52.50 10.0 positive manual PG 359 0.1221 0.79 1.8
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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