Terremoto di magnitudo Md 2.9 del 21-03-1985 ore 18:17:45 (Italia) in zona: 2 km NW Villa Latina (FR)

Un terremoto di magnitudo Md 2.9 è avvenuto nella zona: 2 km NW Villa Latina (FR), il

  • 21-03-1985 17:17:45 (UTC)
  • 21-03-1985 18:17:45 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 41.6330, 13.8290 ad una profondità di 7 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

Visualizza la localizzazione con

Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Villa Latina FR 2 1241 1241
Atina FR 3 4316 5557
Picinisco FR 4 1218 6775
Gallinaro FR 4 1269 8044
Settefrati FR 5 728 8772
Belmonte Castello FR 6 739 9511
San Donato Val di Comino FR 9 2107 11618
San Biagio Saracinisco FR 9 349 11967
Casalattico FR 9 574 12541
Alvito FR 9 2713 15254
Casalvieri FR 10 2698 17952
Terelle FR 10 422 18374
Sant'Elia Fiumerapido FR 11 6166 24540
Vicalvi FR 11 783 25323
Vallerotonda FR 11 1581 26904
Posta Fibreno FR 13 1139 28043
Fontechiari FR 13 1303 29346
Acquafondata FR 14 263 29609
Colle San Magno FR 14 699 30308
Villa Santa Lucia FR 15 2632 32940
Cassino FR 16 36142 69082
Castrocielo FR 16 3965 73047
Roccasecca FR 16 7365 80412
Piedimonte San Germano FR 16 6535 86947
Opi AQ 16 420 87367
Santopadre FR 16 1357 88724
Viticuso FR 17 353 89077
Campoli Appennino FR 17 1725 90802
Civitella Alfedena AQ 18 296 91098
Pizzone IS 18 329 91427
Broccostella FR 18 2741 94168
Cervaro FR 18 8109 102277
Arpino FR 18 7262 109539
Villetta Barrea AQ 18 653 110192
Aquino FR 19 5370 115562
Scapoli IS 19 680 116242
Pescosolido FR 19 1555 117797
Barrea AQ 20 726 118523
Castel San Vincenzo IS 20 516 119039
Pescasseroli AQ 20 2203 121242

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
75 Km a NW di Caserta (76326 abitanti)
79 Km a E di Latina (125985 abitanti)
80 Km a NW di Aversa (53047 abitanti)
84 Km a NW di Giugliano in Campania (122974 abitanti)
85 Km a SW di Chieti (51815 abitanti)
87 Km a NW di Marano di Napoli (59874 abitanti)
88 Km a SE di L'Aquila (69753 abitanti)
88 Km a E di Velletri (53303 abitanti)
89 Km a NW di Afragola (65057 abitanti)
89 Km a NW di Acerra (59573 abitanti)
90 Km a NW di Casoria (77642 abitanti)
90 Km a N di Pozzuoli (81661 abitanti)
93 Km a E di Tivoli (56533 abitanti)
95 Km a NW di Napoli (974074 abitanti)
97 Km a NW di Benevento (60091 abitanti)
98 Km a SW di Pescara (121014 abitanti)
98 Km a E di Aprilia (73446 abitanti)
100 Km a NW di Portici (55274 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.9 1985-03-21
17:17:45
41.633 13.829 7 2013-07-15
08:40:51
Bollettino Sismico Italiano INGV 3459
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1985-03-21 17:17:45 ± 0.374
Latitudine 41.6330 ± 0.0287
Longitudine 13.8290 ± 0.0282
Profondità (km) 7 ± 2 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 3459

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 3961.0
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 145
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 12
Numero di fasi 12
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.5
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00065
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.01773
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 9
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 9
Parametri della magnitudo

Md:2.9

Campo Valore
Valore 2.9
Incertezza
Num. stazioni usate 4
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 3459
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 17:08:13
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.AR1.Z. 1985-03-21T17:18:20.00 10.0 undecidable manual PN 340 1.9647 0.83 0.5
--.SGO.Z. 1985-03-21T17:18:14.80 10.0 undecidable manual PN 133 1.5318 1.53 0.1
--.AQU.Z. 1985-03-21T17:18:14.00 10.0 undecidable manual SG 336 0.777 0.7 0.4
--.MNS.Z. 1985-03-21T17:18:07.50 10.0 undecidable manual PN 311 1.1322 -0.15 1.2
--.RDP.Z. 1985-03-21T17:18:03.00 10.0 undecidable manual PG 278 0.8325 0.48 1.2
--.DUI.Z. 1985-03-21T17:18:03.00 10.0 undecidable manual SG 86 0.4662 -0.11 0.6
--.SGG.Z. 1985-03-21T17:18:03.30 10.0 undecidable manual SG 120 0.4773 -0.09 0.6
--.AQU.Z. 1985-03-21T17:18:01.00 10.0 undecidable manual PG 336 0.777 -0.56 1.1
--.RMP.Z. 1985-03-21T17:18:01.50 10.0 undecidable manual PG 282 0.8547 -1.39 0.3
--.SGG.Z. 1985-03-21T17:17:55.70 10.0 negative manual PG 120 0.4773 -0.14 2.9
--.DUI.Z. 1985-03-21T17:17:54.50 10.0 undecidable manual PG 86 0.4662 -1.18 0.5
--.SD1.Z. 1985-03-21T17:17:48.00 10.0 negative manual PG 349 0.0666 0.25 2.7
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
Download
Tipo Descrizione Link
QuakeML - small Event, Origin, FocalMechanism Download
QuakeML - full Event, Origin, FocalMechanism, Amplitude, Arrival, Pick, Station Magnitude Download