Terremoto di magnitudo Md 3.9 del 29-08-1986 ore 15:00:49 (UTC) in zona: 6 km SE Forni di Sotto (UD)

Un terremoto di magnitudo Md 3.9 è avvenuto nella zona: 6 km SE Forni di Sotto (UD), il

  • 29-08-1986 15:00:49 (UTC)
  • 29-08-1986 17:00:49 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 46.3500, 12.7050 ad una profondità di 5 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Forni di Sotto UD 6 600 600
Tramonti di Sopra PN 8 321 921
Tramonti di Sotto PN 10 387 1308
Ampezzo UD 10 1006 2314
Socchieve UD 11 908 3222
Forni di Sopra UD 13 993 4215
Sauris UD 13 416 4631
Preone UD 14 246 4877
Enemonzo UD 15 1319 6196
Frisanco PN 15 622 6818
Raveo UD 16 458 7276
Meduno PN 16 1574 8850
Claut PN 17 956 9806
Andreis PN 18 259 10065
Cavasso Nuovo PN 18 1525 11590
Villa Santina UD 18 2233 13823
Fanna PN 18 1583 15406
Lauco UD 20 729 16135
Ovaro UD 20 1922 18057
Maniago PN 20 11698 29755

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
44 Km a N di Pordenone (51229 abitanti)
52 Km a NW di Udine (99169 abitanti)
84 Km a NE di Treviso (83731 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 3.9 1986-08-29
15:00:49
46.35 12.705 5 2013-07-15
08:41:04
Bollettino Sismico Italiano INGV 33269
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1986-08-29 15:00:49 ± 0.208
Latitudine 46.3500 ± 0.0194
Longitudine 12.7050 ± 0.0170
Profondità (km) 5 (operator assigned)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 33269

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 2525.3
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 112
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 39
Numero di fasi 39
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.8
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00170
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.05294
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 37
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 37
Parametri della magnitudo

Md:3.9

Campo Valore
Valore 3.9
Incertezza
Num. stazioni usate 5
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 33269
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 17:33:58
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.RRL.Z. 1986-08-29T15:02:45.00 10.0 undecidable manual SN 253 4.3623 -0.58 0.4
--.CKI.Z. 1986-08-29T15:02:29.00 10.0 undecidable manual SN 239 3.6519 0.53 0.4
--.SOR.Z. 1986-08-29T15:02:18.10 10.0 undecidable manual PN 167 5.8719 0.79 0.6
--.CDM.Z. 1986-08-29T15:02:17.50 10.0 undecidable manual PN 152 5.8608 0.45 0.8
--.SGG.Z. 1986-08-29T15:02:07.90 10.0 positive manual PN 165 5.0949 1.3 0.8
--.SD1.Z. 1986-08-29T15:02:01.80 10.0 undecidable manual PN 169 4.6953 0.68 0.8
--.BN9.Z. 1986-08-29T15:01:57.50 10.0 undecidable manual PN 254 4.3956 0.56 0.9
--.RRL.Z. 1986-08-29T15:01:55.20 10.0 undecidable manual PN 253 4.3623 -1.4 0.4
--.STV.Z. 1986-08-29T15:01:54.20 10.0 undecidable manual PN 242 4.3179 -1.64 0.3
--.ENR.Z. 1986-08-29T15:01:53.80 10.0 undecidable manual PN 242 4.2624 -1.45 0.4
--.IMP.Z. 1986-08-29T15:01:53.10 10.0 undecidable manual PN 236 4.1736 -0.71 0.9
--.ROB.Z. 1986-08-29T15:01:51.20 10.0 undecidable manual PN 240 3.9516 0.27 1.1
--.FIN.Z. 1986-08-29T15:01:48.20 10.0 undecidable manual PN 237 3.8073 -0.73 0.9
--.CKI.Z. 1986-08-29T15:01:47.50 10.0 undecidable manual PN 239 3.6519 0.78 0.9
--.GEN.Z. 1986-08-29T15:01:42.70 10.0 undecidable manual PN 235 3.2634 1.25 0.6
--.ORO.Z. 1986-08-29T15:01:42.00 10.0 undecidable manual PN 259 3.3522 -0.62 1
--.ORX.Z. 1986-08-29T15:01:41.40 10.0 undecidable manual PN 259 3.3522 -1.2 0.6
--.PS9.Z. 1986-08-29T15:01:39.50 10.0 undecidable manual PN 211 3.0414 1.17 0.7
--.ARV.Z. 1986-08-29T15:01:37.50 10.0 undecidable manual PN 176 2.8527 1.79 0.3
--.BDI.Z. 1986-08-29T15:01:35.50 10.0 undecidable manual PN 213 2.7195 1.56 0.4
--.CO9.Z. 1986-08-29T15:01:35.50 10.0 undecidable manual PN 236 2.7639 0.89 0.9
--.CRE.Z. 1986-08-29T15:01:35.50 10.0 undecidable manual PN 191 2.775 0.81 1
--.BVT.Z. 1986-08-29T15:01:34.80 10.0 undecidable manual PN 228 2.7528 0.38 1.3
--.MDI.Z. 1986-08-29T15:01:27.50 10.0 undecidable manual PN 255 2.1423 1.42 0.5
--.SAL.Z. 1986-08-29T15:01:20.00 10.0 undecidable manual PN 244 1.6761 0.34 1.3
--.RNI.Z. 1986-08-29T15:01:15.30 10.0 undecidable manual PN 256 1.4652 -1.44 0.5
--.TRI.Z. 1986-08-29T15:01:10.50 10.0 undecidable manual PG 130 0.9657 1.08 0.8
--.VOY.Z. 1986-08-29T15:01:09.00 10.0 undecidable manual PG 110 0.8769 1.31 0.6
--.RBL.Z. 1986-08-29T15:01:03.50 10.0 undecidable manual PG 80 0.5883 1 0.9
--.CTI.Z. 1986-08-29T15:01:02.00 10.0 undecidable manual PG! 247 0.777 -3.97 0
--.DRE.Z. 1986-08-29T15:01:02.80 10.0 positive manual PG 104 0.666 -1 1.7
--.UDI.Z. 1986-08-29T15:00:59.20 10.0 negative manual PG 127 0.4551 -0.77 2.1
--.TAL.Z. 1986-08-29T15:00:59.60 10.0 negative manual PG 147 0.4995 -1.17 1.5
--.BAD.Z. 1986-08-29T15:00:58.00 10.0 negative manual PG 106 0.3885 -0.39 2.7
--.FOA.Z. 1986-08-29T15:00:56.10 10.0 undecidable manual PG 11 0.2331 0.95 0.9
--.BUA.Z. 1986-08-29T15:00:56.90 10.0 negative manual PG 114 0.3108 0.07 2.8
--.BOO.Z. 1986-08-29T15:00:55.80 10.0 negative manual PG 96 0.2664 -0.07 2.9
--.ZOU.Z. 1986-08-29T15:00:55.40 10.0 negative manual PG 41 0.2664 -0.54 2.5
--.RCL.Z. 1986-08-29T15:00:52.50 10.0 negative manual PG 190 0.1887 -1.59 0.8
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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