Terremoto di magnitudo Md 3.0 del 30-03-1998 ore 04:48:25 (Italia) in zona: 4 km W Lama Mocogno (MO)

Un terremoto di magnitudo Md 3.0 è avvenuto nella zona: 4 km W Lama Mocogno (MO), il

  • 30-03-1998 02:48:25 (UTC)
  • 30-03-1998 04:48:25 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 44.2910, 10.6840 ad una profondità di 15 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Lama Mocogno MO 4 2734 2734
Palagano MO 4 2194 4928
Montecreto MO 6 940 5868
Polinago MO 7 1672 7540
Riolunato MO 7 712 8252
Frassinoro MO 9 1926 10178
Montefiorino MO 9 2203 12381
Sestola MO 10 2508 14889
Pievepelago MO 11 2222 17111
Fiumalbo MO 13 1280 18391
Fanano MO 13 2989 21380
Pavullo nel Frignano MO 13 17383 38763
Toano RE 14 4463 43226
Prignano sulla Secchia MO 16 3747 46973
Abetone PT 16 621 47594
Serramazzoni MO 17 8282 55876
Villa Minozzo RE 19 3750 59626

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
44 Km a NW di Pistoia (90315 abitanti)
44 Km a SW di Modena (184973 abitanti)
46 Km a S di Reggio nell'Emilia (171345 abitanti)
52 Km a NE di Massa (69479 abitanti)
52 Km a N di Lucca (89046 abitanti)
52 Km a E di Carrara (63133 abitanti)
56 Km a NW di Prato (191150 abitanti)
57 Km a W di Bologna (386663 abitanti)
57 Km a S di Carpi (70699 abitanti)
58 Km a NE di Viareggio (62467 abitanti)
63 Km a SE di Parma (192836 abitanti)
68 Km a NE di Pisa (89158 abitanti)
71 Km a E di La Spezia (93959 abitanti)
71 Km a NW di Scandicci (50609 abitanti)
74 Km a NW di Firenze (382808 abitanti)
82 Km a W di Imola (69797 abitanti)
87 Km a NE di Livorno (159219 abitanti)
96 Km a W di Faenza (58541 abitanti)
96 Km a SW di Ferrara (133155 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 3.0
ML-VAX 1.8
1998-03-30
02:48:25
44.291 10.684 15 2013-07-15
08:40:51
Bollettino Sismico Italiano INGV 328919
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1998-03-30 02:48:25 ± 0.203
Latitudine 44.2910 ± 0.0181
Longitudine 10.6840 ± 0.0242
Profondità (km) 15 ± 2 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 328919

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 2786.1
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 79
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 28
Numero di fasi 28
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.7
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00081
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.02453
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 24
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 24
Parametri delle magnitudo

Md:3.0

Campo Valore
Valore 3.0
Incertezza
Num. stazioni usate 2
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 328919
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 22:08:17

ML:1.8

Campo Valore
Valore 1.8
Incertezza
Num. stazioni usate 19
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 328919
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 13:07:13
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.FVI.Z. 1998-03-30T02:49:07.57 10.0 undecidable manual PN 31 2.7195 -0.58 1
--.MCGN.Z. 1998-03-30T02:49:05.61 10.0 undecidable manual PN 312 2.5197 0.26 1.2
--.MNS.Z. 1998-03-30T02:49:04.90 10.0 undecidable manual PN 141 2.3865 0.56 1.1
--.ORO.Z. 1998-03-30T02:49:04.30 10.0 undecidable manual PN 305 2.331 1.64 0.3
--.DOI.Z. 1998-03-30T02:49:04.28 10.0 undecidable manual PN 276 2.4642 -0.2 1.3
--.NRCA.Z. 1998-03-30T02:49:01.27 10.0 undecidable manual PN 128 2.2755 -0.73 1
--.VAI.Z. 1998-03-30T02:49:00.54 10.0 undecidable manual PN 320 2.0646 1.41 0.4
--.BR9.Z. 1998-03-30T02:49:00.54 10.0 undecidable manual PN 354 2.1978 -0.24 1.3
--.SFI.Z. 1998-03-30T02:48:57.98 10.0 undecidable manual SN 114 0.9213 1.4 0.2
--.SNTG.Z. 1998-03-30T02:48:57.31 10.0 undecidable manual PN 121 1.9203 0.17 1.5
--.ARV.Z. 1998-03-30T02:48:56.90 10.0 undecidable manual PN 115 1.8093 1.41 0.5
--.FB9.Z. 1998-03-30T02:48:52.80 10.0 undecidable manual PN 110 1.6206 -0.09 1.7
--.CKI.Z. 1998-03-30T02:48:52.32 10.0 undecidable manual PN 275 1.7205 -1.99 0.1
--.RSM.Z. 1998-03-30T02:48:49.73 10.0 undecidable manual PN 105 1.3098 0.98 1
--.GRFL.Z. 1998-03-30T02:48:46.92 10.0 undecidable manual PN 169 1.1544 0.32 1.7
--.CRE.Z. 1998-03-30T02:48:45.29 10.0 undecidable manual PN 125 1.1211 -0.89 1.1
--.SAL.Z. 1998-03-30T02:48:45.36 10.0 undecidable manual PN! 355 1.3098 -3.42 0
--.BOB.Z. 1998-03-30T02:48:43.26 10.0 undecidable manual PN 298 0.999 -1.13 0.8
--.CSNT.Z. 1998-03-30T02:48:42.95 10.0 undecidable manual PN 151 0.9213 -0.43 1.7
--.SFI.Z. 1998-03-30T02:48:42.44 10.0 undecidable manual PN 114 0.9213 -0.84 1.2
--.PII.Z. 1998-03-30T02:48:37.30 10.0 undecidable manual PG 191 0.5772 0 1.9
--.EB9.Z. 1998-03-30T02:48:36.37 10.0 undecidable manual SG 303 0.222 1.61 0.2
--.ZC9.Z. 1998-03-30T02:48:34.75 10.0 undecidable manual SG 73 0.2109 0.4 0.7
--.GU9.Z. 1998-03-30T02:48:31.82 10.0 undecidable manual SG 311 0.0888 0.85 0.5
--.BDI.Z. 1998-03-30T02:48:31.29 10.0 undecidable manual PG 195 0.2331 0.54 1.6
--.ZC9.Z. 1998-03-30T02:48:29.44 10.0 undecidable manual PG 73 0.2109 -1.01 1
--.EB9.Z. 1998-03-30T02:48:29.92 10.0 undecidable manual PG 303 0.222 -0.77 1.3
--.GU9.Z. 1998-03-30T02:48:28.40 10.0 undecidable manual PG 311 0.0888 -0.1 1.8
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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