Terremoto di magnitudo Md 3.0 del 06-08-1986 ore 14:25:39 (UTC) in zona: 4 km W Parenti (CS)

Un terremoto di magnitudo Md 3.0 è avvenuto nella zona: 4 km W Parenti (CS), il

  • 06-08-1986 14:25:39 (UTC)
  • 06-08-1986 16:25:39 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 39.1660, 16.3710 ad una profondità di 7 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Parenti CS 4 2188 2188
Rogliano CS 4 5637 7825
Santo Stefano di Rogliano CS 5 1725 9550
Mangone CS 5 1891 11441
Marzi CS 6 989 12430
Colosimi CS 6 1247 13677
Carpanzano CS 6 255 13932
Cellara CS 7 504 14436
Scigliano CS 7 1226 15662
Belsito CS 7 923 16585
Figline Vegliaturo CS 8 1137 17722
Bianchi CS 8 1305 19027
Pedivigliano CS 8 831 19858
Piane Crati CS 9 1423 21281
Aprigliano CS 9 2890 24171
Soveria Mannelli CZ 9 3076 27247
Motta Santa Lucia CZ 11 845 28092
Malito CS 11 783 28875
Altilia CS 11 711 29586
Pietrafitta CS 11 1310 30896
Paterno Calabro CS 11 1398 32294
Grimaldi CS 12 1680 33974
Pedace CS 13 1907 35881
Conflenti CZ 13 1392 37273
Serra Pedace CS 13 986 38259
Dipignano CS 13 4376 42635
Decollatura CZ 13 3159 45794
Casole Bruzio CS 14 2578 48372
Panettieri CS 14 351 48723
Trenta CS 14 2633 51356
Martirano CZ 14 884 52240
Spezzano Piccolo CS 14 2079 54319
Carlopoli CZ 14 1516 55835
Spezzano della Sila CS 15 4541 60376
Domanico CS 15 943 61319
Martirano Lombardo CZ 16 1112 62431
Carolei CS 16 3330 65761
Celico CS 16 2802 68563
Rovito CS 17 3158 71721
Cosenza CS 17 67546 139267
Serrastretta CZ 17 3176 142443
Zumpano CS 18 2570 145013
Lappano CS 18 941 145954
Aiello Calabro CS 18 1729 147683
Cleto CS 18 1301 148984
Platania CZ 18 2172 151156
Mendicino CS 19 9450 160606
Cicala CZ 19 968 161574
Lago CS 19 2624 164198
San Mango d'Aquino CZ 20 1564 165762
San Pietro Apostolo CZ 20 1691 167453

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
17 Km a SE di Cosenza (67546 abitanti)
22 Km a N di Lamezia Terme (70714 abitanti)
35 Km a NW di Catanzaro (90612 abitanti)
66 Km a W di Crotone (62178 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 3.0 1986-08-06
14:25:39
39.166 16.371 7 2013-07-15
08:40:51
Bollettino Sismico Italiano INGV 32349
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1986-08-06 14:25:39 ± 0.18
Latitudine 39.1660 ± 0.0103
Longitudine 16.3710 ± 0.0188
Profondità (km) 7 ± 2 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 32349

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 1985.4
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 72
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 19
Numero di fasi 19
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.4
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00170
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.01595
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 17
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 17
Parametri della magnitudo

Md:3.0

Campo Valore
Valore 3.0
Incertezza
Num. stazioni usate 4
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 32349
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 17:33:13
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.SO9.Z. 1986-08-06T14:26:16.59 10.0 undecidable manual SN 192 1.11 -0.39 0.3
--.LCI.Z. 1986-08-06T14:26:09.00 10.0 undecidable manual PN 48 1.7649 -0.93 0.2
--.SGO.Z. 1986-08-06T14:26:07.50 10.0 undecidable manual PN 329 1.6095 -0.21 0.7
--.MSI.Z. 1986-08-06T14:26:03.00 10.0 undecidable manual PN? 213 1.1544 1.61 0
--.FE2.Z. 1986-08-06T14:26:02.40 10.0 undecidable manual PN 191 1.1433 1.09 0.1
--.GA2.Z. 1986-08-06T14:26:01.40 10.0 undecidable manual PN 202 1.0767 0.98 0.2
--.MG9.Z. 1986-08-06T14:26:01.00 10.0 undecidable manual PN 327 1.1544 -0.43 0.7
--.SO9.Z. 1986-08-06T14:26:00.50 10.0 undecidable manual PN 192 1.11 -0.44 0.7
--.DR2.Z. 1986-08-06T14:26:00.50 10.0 undecidable manual SG 213 0.6216 -1.02 0.1
--.ORI.Z. 1986-08-06T14:25:57.00 10.0 undecidable manual PG 3 0.8769 0.11 1.1
--.RI2.Z. 1986-08-06T14:25:54.60 10.0 undecidable manual PG 173 0.7437 0.21 1.1
--.CSI.Z. 1986-08-06T14:25:52.50 10.0 undecidable manual PG 354 0.6216 0.52 1.5
--.DR2.Z. 1986-08-06T14:25:51.50 10.0 undecidable manual PG 213 0.6216 -0.51 0.7
--.TS9.Z. 1986-08-06T14:25:49.00 10.0 undecidable manual PG 356 0.4884 -0.63 0.6
--.ROI.Z. 1986-08-06T14:25:48.50 10.0 undecidable manual PG 20 0.4329 0.01 2.4
--.GR9.Z. 1986-08-06T14:25:46.50 10.0 negative manual PG 172 0.3552 -0.45 1.6
--.SE2.Z. 1986-08-06T14:25:46.40 10.0 undecidable manual PG 119 0.3108 0.25 2.1
--.ACI.Z. 1986-08-06T14:25:44.20 10.0 undecidable manual PG 324 0.222 -0.04 2.4
--.CZI.Z. 1986-08-06T14:25:43.60 10.0 undecidable manual PG 285 0.1887 0.11 2.3
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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