Terremoto di magnitudo Md 3.1 del 06-01-1998 ore 14:22:13 (Italia) in zona: 3 km S Tivoli (RM)

Un terremoto di magnitudo Md 3.1 è avvenuto nella zona: 3 km S Tivoli (RM), il

  • 06-01-1998 13:22:13 (UTC)
  • 06-01-1998 14:22:13 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 41.9380, 12.7970 ad una profondità di 5 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Tivoli RM 3 56533 56533
San Gregorio da Sassola RM 7 1619 58152
Castel Madama RM 7 7399 65551
Gallicano nel Lazio RM 8 6334 71885
Casape RM 8 744 72629
Guidonia Montecelio RM 9 88673 161302
San Polo dei Cavalieri RM 9 2992 164294
Marcellina RM 10 7280 171574
Poli RM 10 2418 173992
Zagarolo RM 11 17843 191835
Vicovaro RM 12 4019 195854
Colonna RM 12 4287 200141
Ciciliano RM 12 1336 201477
Sant'Angelo Romano RM 13 5018 206495
Sambuci RM 13 925 207420
San Cesareo RM 13 15153 222573
Castel San Pietro Romano RM 13 902 223475
Palestrina RM 13 21672 245147
Pisoniano RM 14 770 245917
Palombara Sabina RM 15 13269 259186
Mandela RM 15 917 260103
Saracinesco RM 15 185 260288
Monte Porzio Catone RM 15 8693 268981
Monte Compatri RM 15 11978 280959
Roccagiovine RM 15 263 281222
Cerreto Laziale RM 15 1118 282340
Capranica Prenestina RM 15 351 282691
Rocca di Cave RM 16 377 283068
Fonte Nuova RM 16 32562 315630
Rocca Priora RM 16 11962 327592
Gerano RM 16 1263 328855
San Vito Romano RM 17 3273 332128
Mentana RM 17 22921 355049
Frascati RM 17 22087 377136
Cave RM 17 11287 388423
Licenza RM 18 1011 389434
Anticoli Corrado RM 18 915 390349
Labico RM 18 6379 396728
Genazzano RM 19 6036 402764
Cineto Romano RM 19 601 403365
Rocca Canterano RM 19 196 403561
Rocca Santo Stefano RM 19 975 404536
Roviano RM 19 1351 405887
Marano Equo RM 19 779 406666
Monteflavio RM 20 1348 408014
Monterotondo RM 20 40830 448844
Grottaferrata RM 20 20327 469171
Percile RM 20 255 469426
Moricone RM 20 2650 472076

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
3 Km a S di Tivoli (56533 abitanti)
9 Km a SE di Guidonia Montecelio (88673 abitanti)
26 Km a E di Roma (2864731 abitanti)
28 Km a N di Velletri (53303 abitanti)
38 Km a NE di Pomezia (62966 abitanti)
40 Km a NE di Aprilia (73446 abitanti)
50 Km a E di Fiumicino (78395 abitanti)
53 Km a N di Latina (125985 abitanti)
56 Km a N di Anzio (54211 abitanti)
68 Km a SW di L'Aquila (69753 abitanti)
70 Km a S di Terni (111501 abitanti)
78 Km a SE di Viterbo (67173 abitanti)
85 Km a E di Civitavecchia (52991 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 3.1
ML-VAX 2.5
1998-01-06
13:22:13
41.938 12.797 5 2013-07-15
08:40:51
Bollettino Sismico Italiano INGV 319399
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1998-01-06 13:22:13 ± 0.19
Latitudine 41.9380 ± 0.0106
Longitudine 12.7970 ± 0.0156
Profondità (km) 5 ± 2 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 319399

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 1744.1
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 145
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 20
Numero di fasi 20
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.3
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00130
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.01570
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 11
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 11
Parametri delle magnitudo

Md:3.1

Campo Valore
Valore 3.1
Incertezza
Num. stazioni usate 8
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 319399
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 21:59:27

ML:2.5

Campo Valore
Valore 2.5
Incertezza
Num. stazioni usate 2
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 319399
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 13:07:13
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.SNTG.Z. 1998-01-06T13:22:56.69 10.0 undecidable manual SN 4 1.3098 0.33 0.3
--.ASS.Z. 1998-01-06T13:22:51.99 10.0 undecidable manual SN 354 1.1211 0.18 0.5
--.RFI.Z. 1998-01-06T13:22:51.12 10.0 undecidable manual SN 125 1.0878 0.18 0.5
--.NRCA.Z. 1998-01-06T13:22:46.14 10.0 undecidable manual SG 14 0.9213 0.48 0.2
--.FB9.Z. 1998-01-06T13:22:44.63 10.0 undecidable manual PN 359 1.7427 0.63 0.3
--.SDI.Z. 1998-01-06T13:22:40.85 10.0 undecidable manual SG 106 0.777 -0.44 0.4
--.SNTG.Z. 1998-01-06T13:22:37.92 10.0 undecidable manual PN 4 1.3098 -0.13 1.3
--.AQU.Z. 1998-01-06T13:22:35.58 10.0 undecidable manual SG 46 0.6105 -0.03 0.7
--.ASS.Z. 1998-01-06T13:22:34.53 10.0 undecidable manual PN 354 1.1211 -0.89 0.3
--.RFI.Z. 1998-01-06T13:22:34.61 10.0 undecidable manual PN 125 1.0878 -0.32 1.2
--.PLI2.Z. 1998-01-06T13:22:33.40 10.0 undecidable manual PG 112 1.0101 -0.69 0.5
--.PQ9.Z. 1998-01-06T13:22:30.67 10.0 undecidable manual SG 79 0.444 0.05 0.7
--.NRCA.Z. 1998-01-06T13:22:30.76 10.0 undecidable manual PG 14 0.9213 -1.12 0.2
--.SDI.Z. 1998-01-06T13:22:29.81 10.0 undecidable manual PG 106 0.777 0.46 0.9
--.AQU.Z. 1998-01-06T13:22:25.99 10.0 undecidable manual PG 46 0.6105 -0.08 1.7
--.PQ9.Z. 1998-01-06T13:22:23.45 10.0 positive manual PG 79 0.444 0.25 2.6
--.RDP.Z. 1998-01-06T13:22:20.11 10.0 undecidable manual SG 198 0.1887 -0.4 0.5
--.RMP.Z. 1998-01-06T13:22:19.10 10.0 undecidable manual SG 208 0.1443 0.24 0.6
--.RDP.Z. 1998-01-06T13:22:17.32 10.0 negative manual PG 198 0.1887 -0.04 3.4
--.RMP.Z. 1998-01-06T13:22:16.53 10.0 negative manual PG 208 0.1443 0.13 3.2
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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