Terremoto di magnitudo ML 4.5 del 26-10-2016 ore 19:10:36 (Italia) in zona: 3 km SW Castelsantangelo sul Nera (MC)

Un terremoto di magnitudo ML 4.5 è avvenuto nella zona: 3 km SW Castelsantangelo sul Nera (MC), il

  • 26-10-2016 17:10:36 (UTC)
  • 26-10-2016 19:10:36 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 42.8790, 13.1270 ad una profondità di 9 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Castelsantangelo sul Nera MC 3 281 281
Visso MC 7 1107 1388
Preci PG 7 724 2112
Ussita MC 7 444 2556
Norcia PG 10 4957 7513
Bolognola MC 15 142 7655
Sellano PG 16 1079 8734
Monte Cavallo MC 16 145 8879
Montemonaco AP 17 604 9483
Montegallo AP 17 523 10006
Acquacanina MC 17 121 10127
Fiastra MC 18 559 10686
Fiordimonte MC 18 202 10888
Arquata del Tronto AP 18 1178 12066
Cerreto di Spoleto PG 18 1075 13141
Montefortino FM 19 1178 14319
Pieve Torina MC 20 1458 15777
Cascia PG 20 3217 18994

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
36 Km a E di Foligno (57155 abitanti)
53 Km a NE di Terni (111501 abitanti)
53 Km a W di Teramo (54892 abitanti)
63 Km a NW di L'Aquila (69753 abitanti)
65 Km a E di Perugia (166134 abitanti)
88 Km a SW di Ancona (100861 abitanti)
93 Km a W di Montesilvano (53738 abitanti)
98 Km a NE di Viterbo (67173 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento

Le tre mappe mostrano i risultati dell'elaborazione denominata ShakeMap per la stima dei parametri di scuotimento del suolo sulla base dei dati registrati dai sismometri e dagli accelerometri e delle successive interpolazioni basate sulle conoscenze sismologiche. Le mappe di scuotimento - ShakeMap - sono calcolate solo a fini di ricerca e danno esclusivamente stime indicative dello scuotimento prodotto dal terremoto. Sono calcolate automaticamente dai dati strumentali registrati dalle stazioni sismiche ed aggiornate man mano che nuovi dati diventano disponibili. Per ulteriori informazioni è possibile consultare il sito http://shakemap.ingv.it. La stella nera è l’epicentro del terremoto avvenuto. I triangoli sono le stazioni accelerometriche e velocimetriche usate nel calcolo, colorate in base allo scuotimento registrato.

Mappa di scuotimento: intensità

Mappa di scuotimento: intensità

In questa mappa è riportata la distribuzione delle intensità strumentali. L’intensità è ricavata attraverso una legge empirica che correla i valori registrati di effettivo scuotimento del suolo, per esempio in termini di accelerazione e velocità del suolo, con l’intensità macrosismica relativa ai terremoti italiani, come riportata nel DataBase Macrosismico Italiano (DBMI15, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.3).
Mappa di scuotimento: accelerazione

Mappa di scuotimento: accelerazione

In questa mappa è riportata la distribuzione delle accelerazioni di picco registrate, espresse in percentuale di g, l'accelerazione di gravità = 9.81 m/s².
Mappa di scuotimento: velocità

Mappa di scuotimento: velocità

In questa mappa è riportata la distribuzione delle velocità di picco espresse in cm/s.
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
ML 4.5 2016-10-26
17:10:36
42.8788 13.1272 9 2018-06-06
09:30:48
Bollettino Sismico Italiano INGV 54743171
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 2016-10-26 17:10:36 ± 0.04
Latitudine 42.8788 ± 0.0027
Longitudine 13.1272 ± 0.0049
Profondità (km) 9 ± 0 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-INGV
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 54743171

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza uncertainty ellipse
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri) 377
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri) 104
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi) 68
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 380.0
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 30
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 62
Numero di fasi 62
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.27
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.04587
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.72755
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 52
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 52
Parametri della magnitudo

ML:4.5

Campo Valore
Valore 4.5
Incertezza 0.3
Num. stazioni usate 7
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 54743171
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2018-03-21 14:27:40
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
IV.T1247.HHZ. 2016-10-26T17:10:52.99 0.6 undecidable manual S 164 50.5161 50 0.5 42
IV.ATVO.HHZ. 2016-10-26T17:10:50.25 0.1 positive manual P 314 80.7636 50 0 88
IV.VCEL.EHZ. 2016-10-26T17:10:50.23 0.1 positive manual P 132 79.2651 50 0.22 85
IV.FAGN.HHZ. 2016-10-26T17:10:49.45 0.3 undecidable manual P 151 77.5668 50 -0.31 62
IV.PP3.HNZ. 2016-10-26T17:10:49.03 0.1 positive manual P 35 67.7766 50 0.79 73
IV.FRON.EHZ. 2016-10-26T17:10:49.70 0.1 positive manual P 336 77.9664 50 -0.12 87
IV.ATFO.HHZ. 2016-10-26T17:10:48.71 0.1 positive manual P 320 70.374 50 0.06 89
IV.ATTE.HHZ. 2016-10-26T17:10:48.93 0.3 undecidable manual P 300 71.9724 50 0.03 67
IV.CIMA.HNZ. 2016-10-26T17:10:48.81 0.3 undecidable manual P 43 64.5909 50 1.05 49
IV.FIAM.HHZ. 2016-10-26T17:10:48.18 0.1 positive manual P 181 67.7766 50 -0.07 89
IV.ARVD.HHZ. 2016-10-26T17:10:48.72 0.1 positive manual P 348 70.2741 50 0.08 89
IV.SEF1.HNZ. 2016-10-26T17:10:47.50 0.6 undecidable manual S 334 33.1446 50 -0.35 45
IV.MURB.HHZ. 2016-10-26T17:10:47.98 0.1 positive manual P 311 64.7907 50 0.19 88
IV.MDAR.HNZ. 2016-10-26T17:10:47.91 0.6 undecidable manual S 2 34.8429 50 -0.4 44
IV.MMUR.HNZ. 2016-10-26T17:10:47.53 0.3 undecidable manual P 350 63.2922 50 -0.03 68
MN.AQU.HHZ. 2016-10-26T17:10:47.41 0.3 undecidable manual P 159 62.493 50 -0.03 68
IV.CING.HHZ. 2016-10-26T17:10:46.02 0.1 positive manual P 6 55.4001 50 -0.32 87
IV.GIGS.HHZ. 2016-10-26T17:10:46.61 0.3 undecidable manual P 142 59.5959 50 -0.38 64
IV.CESX.HHZ. 2016-10-26T17:10:46.08 0.1 positive manual P 236 53.3022 50 0.06 92
IV.GUMA.HHZ. 2016-10-26T17:10:46.36 0.6 undecidable manual S 40 26.4513 109 0.47 44
IV.SMA1.EHZ. 2016-10-26T17:10:46.66 0.6 undecidable manual S 148 32.3454 50 -0.99 35
IV.ATCC.EHZ. 2016-10-26T17:10:45.86 0.1 positive manual P 311 52.1034 50 0.03 93
IV.T1247.HHZ. 2016-10-26T17:10:45.60 0.1 undecidable manual P 164 50.5161 50 0.02 93
IV.EL6.EHZ. 2016-10-26T17:10:45.21 0.1 positive manual P 358 50.0166 50 -0.3 88
IV.TRE1.HNZ. 2016-10-26T17:10:45.93 0.3 undecidable manual P 17 50.2164 50 0.38 65
IV.OFFI.HHZ. 2016-10-26T17:10:45.55 0.1 positive manual P 82 45.8208 50 0.69 79
IV.T1211.EHZ. 2016-10-26T17:10:44.67 0.1 positive manual P 210 44.3223 50 0.04 94
IV.MTL1.HNN. 2016-10-26T17:10:44.37 0.3 undecidable manual P 347 43.0236 50 -0.06 70
IV.CESI.HHZ. 2016-10-26T17:10:44.44 0.6 undecidable manual S 308 22.8549 112 -0.26 46
IV.CAMP.HHZ. 2016-10-26T17:10:44.46 0.1 negative manual P 149 44.4222 50 -0.19 91
IV.T1215.HNZ. 2016-10-26T17:10:44.53 0.6 undecidable manual S 248 22.6551 112 -0.13 48
IV.RM33.EHZ. 2016-10-26T17:10:44.28 0.1 positive manual P 170 41.625 50 0.06 94
IV.SNTG.HHE. 2016-10-26T17:10:44.35 0.1 positive manual P 340 44.4222 50 -0.29 89
IV.MNTP.HNZ. 2016-10-26T17:10:44.24 0.1 undecidable manual P 44 39.9267 50 0.28 90
IV.T1246.HHN. 2016-10-26T17:10:44.48 0.1 positive manual P 138 44.3223 50 -0.15 92
IV.TERO.HHZ. 2016-10-26T17:10:44.92 0.1 positive manual P 126 48.1185 50 -0.3 88
IV.FIU1.HNZ. 2016-10-26T17:10:43.62 0.3 undecidable manual P 335 37.8288 50 -0.01 71
IV.SMA1.EHZ. 2016-10-26T17:10:42.67 0.1 negative manual P 148 32.3454 50 -0.12 94
IV.T1204.EHZ. 2016-10-26T17:10:42.03 0.3 undecidable manual P 145 27.2505 109 0.1 71
IV.T1201.HNN. 2016-10-26T17:10:42.15 0.1 undecidable manual P 158 26.5512 109 0.36 90
IV.SEF1.HNZ. 2016-10-26T17:10:42.64 0.3 undecidable manual P 334 33.1446 50 -0.26 68
IV.T1299.HNN. 2016-10-26T17:10:42.56 0.1 undecidable manual P 155 29.9478 50 0.14 94
IV.LNSS.HHZ. 2016-10-26T17:10:42.63 0.1 positive manual P 193 31.4463 50 -0.02 96
IV.MDAR.HNZ. 2016-10-26T17:10:42.83 0.3 undecidable manual P 2 34.8429 50 -0.34 67
IV.T1243.HHZ. 2016-10-26T17:10:42.60 0.1 undecidable manual P 128 33.0447 50 -0.3 91
IV.PIO1.HNZ. 2016-10-26T17:10:42.95 0.3 undecidable manual P 341 35.1426 50 -0.28 68
IV.T1215.HNZ. 2016-10-26T17:10:41.30 0.1 positive manual P 248 22.6551 112 0.24 94
IV.GUMA.HHZ. 2016-10-26T17:10:41.82 0.1 positive manual P 40 26.4513 109 0.05 97
IV.CESI.HHZ. 2016-10-26T17:10:41.13 0.1 positive manual P 308 22.8549 112 0.04 97
IV.T1241.EHZ. 2016-10-26T17:10:41.31 0.1 undecidable manual P 96 24.8529 110 -0.16 95
IV.T1217.EHZ. 2016-10-26T17:10:41.66 0.1 positive manual P 221 24.4533 111 0.27 93
IV.FDMO.HHZ. 2016-10-26T17:10:40.05 0.1 positive manual P 350 17.7711 118 -0.12 97
XO.AM05.HNZ. 2016-10-26T17:10:40.79 0.1 positive manual P 59 21.3675 113 -0.02 98
IV.FEMA.HNZ. 2016-10-26T17:10:39.19 0.1 undecidable manual P 326 11.1777 130 0.13 97
IV.MC2.EHZ. 2016-10-26T17:10:39.43 0.3 undecidable manual S 54 6.1938 146 -0.59 66
IV.NRCA.HHZ. 2016-10-26T17:10:39.17 0.6 undecidable manual S 192 5.0949 151 -0.65 43
IV.T1245.HNZ. 2016-10-26T17:10:39.45 0.3 undecidable manual S 117 5.4945 149 -0.45 69
IV.MMO1.EHZ. 2016-10-26T17:10:39.94 0.1 positive manual P 82 16.3725 119 0.02 99
IV.NRCA.HHZ. 2016-10-26T17:10:38.50 0.1 positive manual P 192 5.0949 151 0.23 97
IV.MC2.EHZ. 2016-10-26T17:10:38.43 0.1 positive manual P 54 6.1938 146 0.05 100
IV.T1245.HNZ. 2016-10-26T17:10:38.47 0.1 positive manual P 117 5.4945 149 0.16 98
IV.T1216.EHZ. 2016-10-26T17:10:38.98 0.1 positive manual P 278 8.88 136 0.26 95
Ampiezza e Magnitudo per ciascuna stazione
SCNL mag Generic_amplitude Period Type Category Unit Time_window_reference
IV.SMA1.EHE. ML:4.4 0.125211 0.2432 AML other m 2016-10-26T17:10:47.20
IV.T1245.HNE. ML:4.8 1.0916892249999999 0.3584 AML other m 2016-10-26T17:10:39.92
IV.GUMA.HNE. ML:4.9 0.4342794 0.2944 AML other m 2016-10-26T17:10:46.43
IV.GUMA.HNN. ML:4.6 0.20444805 0.1664 AML other m 2016-10-26T17:10:46.52
IV.SMA1.EHN. ML:4.0 0.043941600000000025 0.0768 AML other m 2016-10-26T17:10:46.76
IV.FEMA.HNE. ML:4.4 0.31252285 0.3456 AML other m 2016-10-26T17:10:40.93
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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