Terremoto di magnitudo Md 2.7 del 20-06-1986 ore 04:48:37 (Italia) in zona: 3 km SW Moiola (CN)

Un terremoto di magnitudo Md 2.7 è avvenuto nella zona: 3 km SW Moiola (CN), il

  • 20-06-1986 02:48:37 (UTC)
  • 20-06-1986 04:48:37 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 44.3040, 7.3590 ad una profondità di 18 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Moiola CN 3 234 234
Valdieri CN 4 935 1169
Valloriate CN 4 109 1278
Demonte CN 5 2003 3281
Gaiola CN 5 582 3863
Rittana CN 6 109 3972
Entracque CN 8 774 4746
Roccasparvera CN 8 741 5487
Roaschia CN 9 107 5594
Roccavione CN 10 2761 8355
Borgo San Dalmazzo CN 11 12468 20823
Vignolo CN 11 2600 23423
Aisone CN 11 248 23671
Bernezzo CN 11 4104 27775
Valgrana CN 12 786 28561
Monterosso Grana CN 12 505 29066
Robilante CN 12 2306 31372
Cervasca CN 13 5013 36385
Caraglio CN 14 6836 43221
Pradleves CN 14 250 43471
Vinadio CN 15 644 44115
Montemale di Cuneo CN 15 241 44356
Vernante CN 15 1178 45534
Boves CN 16 9835 55369
Castelmagno CN 17 66 55435
Dronero CN 18 7035 62470
Cuneo CN 18 56081 118551
Roccabruna CN 19 1585 120136

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
18 Km a SW di Cuneo (56081 abitanti)
64 Km a NW di Sanremo (54807 abitanti)
82 Km a SW di Moncalieri (57294 abitanti)
89 Km a W di Savona (61345 abitanti)
89 Km a SW di Torino (890529 abitanti)
94 Km a SW di Asti (76202 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.7
M 3.0
1986-06-20
02:48:37
44.304 7.359 18 2013-07-15
08:40:51
Bollettino Sismico Italiano INGV 29779
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1986-06-20 02:48:37 ± 0.185
Latitudine 44.3040 ± 0.0160
Longitudine 7.3590 ± 0.0176
Profondità (km) 18 ± 2 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 29779

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 2269.0
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 101
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 23
Numero di fasi 23
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.4
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00049
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.01028
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 13
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 13
Parametri delle magnitudo

Md:2.7

Campo Valore
Valore 2.7
Incertezza
Num. stazioni usate 3
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 29779
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 17:31:04

M:3.0

Campo Valore
Valore 3.0
Incertezza
Num. stazioni usate
Tipo di magnitudo M
Localizzazione di riferimento 29779
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 09:48:29
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.LMR.Z. 1986-06-20T02:49:13.60 10.0 undecidable manual SN 212 1.1433 -0.03 0.4
--.LRG.Z. 1986-06-20T02:49:12.80 10.0 undecidable manual SN 220 1.11 -0.01 0.4
--.BN9.Z. 1986-06-20T02:49:06.50 10.0 undecidable manual SN 327 0.888 -1.03 0.1
--.FRF.Z. 1986-06-20T02:49:05.90 10.0 undecidable manual SN 214 0.8991 -1.92 0
--.CKI.Z. 1986-06-20T02:49:01.20 10.0 undecidable manual SG 79 0.666 0.21 0.8
--.RRL.Z. 1986-06-20T02:49:01.80 10.0 undecidable manual SG 326 0.7326 -1.51 0
--.LMR.Z. 1986-06-20T02:48:59.40 10.0 undecidable manual PN 212 1.1433 1.04 0.2
--.FIN.Z. 1986-06-20T02:48:58.10 10.0 undecidable manual SG 98 0.6105 -1.26 0.1
--.LRG.Z. 1986-06-20T02:48:58.90 10.0 undecidable manual PN 220 1.11 1.01 0.3
--.IMP.Z. 1986-06-20T02:48:55.80 10.0 undecidable manual SG 135 0.5439 -1.31 0.1
--.BN9.Z. 1986-06-20T02:48:54.50 10.0 undecidable manual PN 327 0.888 -0.34 1
--.FRF.Z. 1986-06-20T02:48:54.80 10.0 undecidable manual PN 214 0.8991 -0.21 1.1
--.RRL.Z. 1986-06-20T02:48:52.00 10.0 undecidable manual PG 326 0.7326 -0.4 1.1
--.ROB.Z. 1986-06-20T02:48:51.40 10.0 undecidable manual SG 90 0.3552 -0.17 0.8
--.CKI.Z. 1986-06-20T02:48:51.80 10.0 undecidable manual PG 79 0.666 0.74 0.7
--.FIN.Z. 1986-06-20T02:48:50.20 10.0 positive manual PG 98 0.6105 0.08 2.8
--.IMP.Z. 1986-06-20T02:48:48.70 10.0 undecidable manual PG 135 0.5439 -0.13 1.4
--.DA9.Z. 1986-06-20T02:48:47.00 10.0 undecidable manual SG 337 0.2109 -0.1 0.8
--.ROB.Z. 1986-06-20T02:48:46.10 10.0 positive manual PG 90 0.3552 0.47 2.1
--.SOO.Z. 1986-06-20T02:48:44.30 10.0 undecidable manual PG 317 0.2664 0.32 2.5
--.DA9.Z. 1986-06-20T02:48:43.50 10.0 undecidable manual PG 337 0.2109 0.46 1.1
--.STV.Z. 1986-06-20T02:48:41.10 10.0 undecidable manual PG 201 0.0555 0 2.8
--.ENR.Z. 1986-06-20T02:48:41.00 10.0 undecidable manual PG 150 0.0777 -0.36 2.4
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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