Terremoto di magnitudo Md 2.8 del 19-06-1986 ore 00:06:44 (Italia) in zona: 2 km S Ateleta (AQ)

Un terremoto di magnitudo Md 2.8 è avvenuto nella zona: 2 km S Ateleta (AQ), il

  • 18-06-1986 22:06:44 (UTC)
  • 19-06-1986 00:06:44 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 41.8360, 14.1950 ad una profondità di 10 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

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I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Ateleta AQ 2 1181 1181
Castel del Giudice IS 4 346 1527
San Pietro Avellana IS 5 503 2030
Capracotta IS 6 903 2933
Sant'Angelo del Pesco IS 7 364 3297
Gamberale CH 8 320 3617
Vastogirardi IS 9 704 4321
Castel di Sangro AQ 9 6538 10859
Pescopennataro IS 10 285 11144
Roccaraso AQ 10 1627 12771
Pizzoferrato CH 10 1130 13901
Rivisondoli AQ 11 700 14601
Pescocostanzo AQ 12 1128 15729
Quadri CH 13 815 16544
Borrello CH 13 354 16898
Rionero Sannitico IS 14 1118 18016
Agnone IS 15 5139 23155
Rosello CH 15 237 23392
Civitaluparella CH 15 351 23743
Roccasicura IS 16 550 24293
Forlì del Sannio IS 16 675 24968
Fallo CH 16 139 25107
Carovilli IS 16 1359 26466
Scontrone AQ 16 574 27040
Montenerodomo CH 17 690 27730
Palena CH 17 1392 29122
Roio del Sangro CH 17 103 29225
Montenero Val Cocchiara IS 17 538 29763
Alfedena AQ 17 864 30627
Villa Santa Maria CH 18 1346 31973
Castelverrino IS 18 115 32088
Acquaviva d'Isernia IS 19 425 32513
Montelapiano CH 19 82 32595
Pietrabbondante IS 19 759 33354
Colledimacine CH 19 202 33556
Lettopalena CH 19 358 33914
Barrea AQ 19 726 34640
Belmonte del Sannio IS 19 768 35408
Poggio Sannita IS 19 702 36110
Montebello sul Sangro CH 20 88 36198

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
57 Km a S di Chieti (51815 abitanti)
70 Km a S di Pescara (121014 abitanti)
76 Km a S di Montesilvano (53738 abitanti)
85 Km a N di Caserta (76326 abitanti)
87 Km a SE di L'Aquila (69753 abitanti)
92 Km a NW di Benevento (60091 abitanti)
96 Km a N di Aversa (53047 abitanti)
100 Km a W di San Severo (53905 abitanti)
100 Km a N di Acerra (59573 abitanti)
100 Km a SE di Teramo (54892 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.8 1986-06-18
22:06:44
41.836 14.195 10 2013-07-15
08:40:51
Bollettino Sismico Italiano INGV 29659
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1986-06-18 22:06:44 ± 1.649
Latitudine 41.8360 ± 0.0511
Longitudine 14.1950 ± 0.0491
Profondità (km) 10 ± 11 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 29659

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 6989.2
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 157
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 13
Numero di fasi 13
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.6
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00235
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.03618
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 10
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 10
Parametri della magnitudo

Md:2.8

Campo Valore
Valore 2.8
Incertezza
Num. stazioni usate 3
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 29659
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 17:30:57
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.SO9.Z. 1986-06-18T22:07:46.00 10.0 undecidable manual PN 158 4.0182 0.4 0.8
--.CSI.Z. 1986-06-18T22:07:25.60 10.0 undecidable manual PN 141 2.5863 -0.38 1.1
--.ORI.Z. 1986-06-18T22:07:25.00 10.0 undecidable manual PN 135 2.4531 0.8 0.7
--.BRT.Z. 1986-06-18T22:07:24.00 10.0 undecidable manual PN 112 2.4087 0.46 1.1
--.MNS.Z. 1986-06-18T22:07:23.00 10.0 undecidable manual SN 296 1.2432 -1.53 0.1
--.MAO.Z. 1986-06-18T22:07:22.50 10.0 undecidable manual PN 285 2.3199 0.15 1.4
--.BAI.Z. 1986-06-18T22:07:19.50 10.0 positive manual PN 109 2.1312 -0.23 2.8
--.MG9.Z. 1986-06-18T22:07:17.00 10.0 undecidable manual PN 148 1.9758 -0.61 1
--.AQU.Z. 1986-06-18T22:07:10.00 10.0 undecidable manual SG 311 0.777 -1.41 0.1
--.MNS.Z. 1986-06-18T22:07:08.00 10.0 undecidable manual PN 296 1.2432 0.45 1.3
--.AQU.Z. 1986-06-18T22:07:01.00 10.0 undecidable manual PG 311 0.777 1.03 0.5
--.DUI.Z. 1986-06-18T22:06:55.50 10.0 undecidable manual SG 132 0.2553 0.78 0.5
--.DUI.Z. 1986-06-18T22:06:49.50 10.0 negative manual PG 132 0.2553 -0.83 1.6
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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