Terremoto di magnitudo Md 2.7 del 12-06-1986 ore 06:17:25 (Italia) in zona: 3 km E Castiglione dei Pepoli (BO)

Un terremoto di magnitudo Md 2.7 è avvenuto nella zona: 3 km E Castiglione dei Pepoli (BO), il

  • 12-06-1986 04:17:25 (UTC)
  • 12-06-1986 06:17:25 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 44.1430, 11.1870 ad una profondità di 5 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

Visualizza la localizzazione con

Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Castiglione dei Pepoli BO 3 5648 5648
Camugnano BO 8 1885 7533
San Benedetto Val di Sambro BO 9 4315 11848
Vernio PO 10 6060 17908
Castel di Casio BO 12 3448 21356
Grizzana Morandi BO 13 3916 25272
Monghidoro BO 14 3749 29021
Cantagallo PO 14 3105 32126
Sambuca Pistoiese PT 16 1626 33752
Firenzuola FI 16 4726 38478
Barberino di Mugello FI 16 10836 49314
Monzuno BO 17 6328 55642
Vergato BO 17 7639 63281
Alto Reno Terme BO 17 6960 70241
Loiano BO 18 4294 74535
Vaiano PO 20 9895 84430

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
30 Km a N di Prato (191150 abitanti)
32 Km a NE di Pistoia (90315 abitanti)
41 Km a SW di Bologna (386663 abitanti)
42 Km a N di Firenze (382808 abitanti)
43 Km a N di Scandicci (50609 abitanti)
48 Km a W di Imola (69797 abitanti)
58 Km a W di Faenza (58541 abitanti)
60 Km a SE di Modena (184973 abitanti)
64 Km a NE di Lucca (89046 abitanti)
69 Km a W di Forlì (117913 abitanti)
75 Km a SE di Carpi (70699 abitanti)
76 Km a SE di Reggio nell'Emilia (171345 abitanti)
79 Km a NE di Pisa (89158 abitanti)
81 Km a E di Viareggio (62467 abitanti)
84 Km a E di Massa (69479 abitanti)
84 Km a W di Cesena (96758 abitanti)
84 Km a SW di Ferrara (133155 abitanti)
86 Km a W di Ravenna (159116 abitanti)
87 Km a E di Carrara (63133 abitanti)
92 Km a N di Siena (53903 abitanti)
94 Km a NW di Arezzo (99543 abitanti)
96 Km a NE di Livorno (159219 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.7 1986-06-12
04:17:25
44.143 11.187 5 2013-07-15
08:41:04
Bollettino Sismico Italiano INGV 29199
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1986-06-12 04:17:25 ± 0.161
Latitudine 44.1430 ± 0.0126
Longitudine 11.1870 ± 0.0155
Profondità (km) 5 (operator assigned)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 29199

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 1867.4
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 86
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 20
Numero di fasi 20
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.5
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00332
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.03189
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 16
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 16
Parametri della magnitudo

Md:2.7

Campo Valore
Valore 2.7
Incertezza
Num. stazioni usate 3
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 29199
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 17:30:34
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.LRG.Z. 1986-06-12T04:18:21.80 10.0 undecidable manual PN 260 3.5409 0.8 0.6
--.LMR.Z. 1986-06-12T04:18:20.20 10.0 undecidable manual PN 258 3.4632 0.24 1
--.FRF.Z. 1986-06-12T04:18:18.20 10.0 undecidable manual PN 261 3.3189 0.29 1
--.ARV.Z. 1986-06-12T04:18:11.50 10.0 undecidable manual SN 116 1.4208 0.42 0.6
--.RBL.Z. 1986-06-12T04:18:10.50 10.0 undecidable manual PN 35 2.8305 -0.8 0.6
--.FO1.Z. 1986-06-12T04:18:09.00 10.0 undecidable manual PN 24 2.6862 -0.25 1.2
--.ROB.Z. 1986-06-12T04:18:04.30 10.0 undecidable manual PN 275 2.3754 -0.64 0.9
--.CVF.Z. 1986-06-12T04:18:04.20 10.0 undecidable manual PN 227 2.2977 0.26 1.3
--.FIN.Z. 1986-06-12T04:18:02.10 10.0 undecidable manual PN 272 2.1312 0.49 1.2
--.ARV.Z. 1986-06-12T04:17:53.50 10.0 undecidable manual PN 116 1.4208 1.7 0.1
--.CO9.Z. 1986-06-12T04:17:52.00 10.0 undecidable manual PN 297 1.3875 0.65 1.1
--.CRE.Z. 1986-06-12T04:17:52.50 10.0 undecidable manual SG 133 0.7548 -0.19 0.7
--.BVT.Z. 1986-06-12T04:17:45.60 10.0 undecidable manual PG 289 1.0323 -0.69 1.1
--.BDI.Z. 1986-06-12T04:17:43.00 10.0 undecidable manual SG 259 0.4218 0.85 0.5
--.CRE.Z. 1986-06-12T04:17:41.50 10.0 undecidable manual PG 133 0.7548 0.32 1.6
--.FIR.Z. 1986-06-12T04:17:39.00 10.0 undecidable manual SG 172 0.3663 -0.89 0.3
--.PS9.Z. 1986-06-12T04:17:38.00 10.0 undecidable manual PG 228 0.6327 -0.91 0.7
--.MI5.Z. 1986-06-12T04:17:36.20 10.0 undecidable manual PG 26 0.4995 -0.23 3.3
--.BDI.Z. 1986-06-12T04:17:34.50 10.0 undecidable manual PG 259 0.4218 -0.59 1.2
--.FIR.Z. 1986-06-12T04:17:33.00 10.0 undecidable manual PG 172 0.3663 -0.79 0.9
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
Download
Tipo Descrizione Link
QuakeML - small Event, Origin, FocalMechanism Download
QuakeML - full Event, Origin, FocalMechanism, Amplitude, Arrival, Pick, Station Magnitude Download