Terremoto di magnitudo Md 3.0 del 24-12-1996 ore 22:17:12 (UTC) in zona: 4 km SW Bagnolo in Piano (RE)

Un terremoto di magnitudo Md 3.0 è avvenuto nella zona: 4 km SW Bagnolo in Piano (RE), il

  • 24-12-1996 22:17:12 (UTC)
  • 24-12-1996 23:17:12 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 44.7400, 10.6400 ad una profondità di 7 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Bagnolo in Piano RE 4 9712 9712
Cadelbosco di Sopra RE 4 10628 20340
Reggio nell'Emilia RE 5 171345 191685
Campegine RE 10 5029 196714
Castelnovo di Sotto RE 10 8462 205176
Cavriago RE 10 9839 215015
San Martino in Rio RE 12 8099 223114
Correggio RE 12 25897 249011
Albinea RE 14 8860 257871
Poviglio RE 14 7311 265182
Novellara RE 14 13731 278913
Campagnola Emilia RE 15 5650 284563
Rubiera RE 15 14864 299427
Sant'Ilario d'Enza RE 15 11205 310632
Gattatico RE 15 5837 316469
Rio Saliceto RE 15 6213 322682
Bibbiano RE 16 10268 332950
Montecchio Emilia RE 16 10530 343480
Scandiano RE 16 25483 368963
Campogalliano MO 17 8845 377808
Vezzano sul Crostolo RE 17 4259 382067
Quattro Castella RE 18 13195 395262
Montechiarugolo PR 18 10813 406075
Casalgrande RE 18 19310 425385
Gualtieri RE 19 6556 431941
Sorbolo PR 19 9544 441485
Boretto RE 20 5272 446757
Fabbrico RE 20 6693 453450

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
5 Km a N di Reggio nell'Emilia (171345 abitanti)
20 Km a W di Carpi (70699 abitanti)
25 Km a W di Modena (184973 abitanti)
26 Km a E di Parma (192836 abitanti)
62 Km a W di Bologna (386663 abitanti)
65 Km a SE di Cremona (71901 abitanti)
78 Km a W di Ferrara (133155 abitanti)
82 Km a E di Piacenza (102191 abitanti)
83 Km a SW di Verona (258765 abitanti)
85 Km a NE di Carrara (63133 abitanti)
88 Km a NE di Massa (69479 abitanti)
92 Km a N di Pistoia (90315 abitanti)
95 Km a SE di Brescia (196480 abitanti)
95 Km a NE di La Spezia (93959 abitanti)
95 Km a W di Imola (69797 abitanti)
98 Km a W di Rovigo (51867 abitanti)
100 Km a N di Lucca (89046 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 3.0
ML-VAX 2.2
1996-12-24
22:17:12
44.74 10.64 7 2013-07-15
08:40:51
Bollettino Sismico Italiano INGV 258709
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1996-12-24 22:17:12 ± 0.631
Latitudine 44.7400 ± 0.0120
Longitudine 10.6400 ± 0.0206
Profondità (km) 7 ± 4 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 258709

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 2102.4
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 85
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 28
Numero di fasi 28
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.6
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00316
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.02501
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 20
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 20
Parametri delle magnitudo

Md:3.0

Campo Valore
Valore 3.0
Incertezza
Num. stazioni usate 12
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 258709
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 21:04:43

ML:2.2

Campo Valore
Valore 2.2
Incertezza
Num. stazioni usate 10
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 258709
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 13:07:13
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.BR9.Z. 1996-12-24T22:18:05.70 10.0 undecidable manual SN 353 1.7427 0.2 0.6
--.CTI.Z. 1996-12-24T22:17:59.46 10.0 undecidable manual SN 28 1.4874 0.09 0.7
--.MNS.Z. 1996-12-24T22:17:58.50 10.0 undecidable manual PN 147 2.775 1.11 0.4
--.CSNT.Z. 1996-12-24T22:17:55.21 10.0 undecidable manual SN 159 1.3431 -0.91 0.4
--.DOI.Z. 1996-12-24T22:17:52.00 10.0 undecidable manual PN 265 2.4198 -0.53 1
--.FVI.Z. 1996-12-24T22:17:51.56 10.0 undecidable manual PN 38 2.3754 -0.35 1.2
--.MDI.Z. 1996-12-24T22:17:51.45 10.0 undecidable manual SN 328 1.221 -1.69 0.1
--.SFI.Z. 1996-12-24T22:17:51.62 10.0 undecidable manual SN 133 1.1988 -0.96 0.3
--.PII.Z. 1996-12-24T22:17:48.55 10.0 undecidable manual SG 184 1.0101 0.55 0.6
--.ARV.Z. 1996-12-24T22:17:48.30 10.0 undecidable manual PN 126 2.0535 0.43 1.2
--.ORO.Z. 1996-12-24T22:17:48.00 10.0 undecidable manual PN 296 2.0646 0.33 1.3
--.FB9.Z. 1996-12-24T22:17:45.39 10.0 undecidable manual PN 123 1.8537 0.7 1
--.BR9.Z. 1996-12-24T22:17:44.24 10.0 undecidable manual PN 353 1.7427 1.05 0.6
--.VAI.Z. 1996-12-24T22:17:44.78 10.0 undecidable manual PN 311 1.7205 1.8 0.1
--.BOB.Z. 1996-12-24T22:17:42.66 10.0 undecidable manual SG 272 0.8436 0.29 0.7
--.CRE.Z. 1996-12-24T22:17:39.97 10.0 undecidable manual PN 139 1.4541 0.67 1.2
--.CTI.Z. 1996-12-24T22:17:38.78 10.0 undecidable manual PN 28 1.4874 -0.87 0.9
--.CSNT.Z. 1996-12-24T22:17:37.74 10.0 undecidable manual PN 159 1.3431 -0.03 1.8
--.SFI.Z. 1996-12-24T22:17:36.15 10.0 undecidable manual PN 133 1.1988 0.42 1.5
--.MDI.Z. 1996-12-24T22:17:35.54 10.0 undecidable manual PN 328 1.221 -0.52 1.4
--.PII.Z. 1996-12-24T22:17:32.26 10.0 undecidable manual PG 184 1.0101 -0.82 1
--.BOB.Z. 1996-12-24T22:17:30.37 10.0 undecidable manual PG 272 0.8436 0.54 1.4
--.SAL.Z. 1996-12-24T22:17:28.98 10.0 undecidable manual PG 354 0.8658 -1.3 0.4
--.EB9.Z. 1996-12-24T22:17:26.50 10.0 undecidable manual SG 206 0.3552 -0.22 0.7
--.BDI.Z. 1996-12-24T22:17:25.81 10.0 undecidable manual PG 182 0.6771 -0.89 0.9
--.ZC9.Z. 1996-12-24T22:17:22.67 10.0 undecidable manual PG 147 0.444 0.07 1.8
--.EB9.Z. 1996-12-24T22:17:20.97 10.0 undecidable manual PG 206 0.3552 0.17 1.8
--.GU9.Z. 1996-12-24T22:17:20.97 10.0 negative manual PG 185 0.3885 -0.42 3.1
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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